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L’avversario di Brescia: Galatasaray Istanbul

Una delle squadre più attrezzate della 7 DAYS EuroCup, uno degli avversari più difficili da affrontare per blasone e stile di gioco. Per la Germani Brescia Leonessa, una buona parte del discorso qualificazione alle prossime Top 16 è racchiuso nella sfida casalinga contro il Galatasaray che, a sua volta, vede nella partita al PalaLeonessa un’occasione d’oro per proseguire il proprio cammino europeo.

Allenati da Ertugrul Erdogan, i turchi si presentano in Lombardia con un ruolino di marcia di 3 vittorie e 4 sconfitte e dopo essere tornati al successo europeo nell’ultimo turno (77-69 ai tedeschi del Ratiopharm Ulm al Sinan Erdem Dome). Il cammino singhiozzante dei leoni di Galata fornisce una chiara percezione di come il Group A dell’attuale 7DAYS EuroCup sia contraddistinto da una qualità diffusa su tutte le sei squadre che lo compongono, tale da rendere ogni partita disputata tanto incerta quanto equilibrata. Giunti ormai al Round 8, dunque, niente è scontato in chiave passaggio del turno e per questo i tifosi della Leonessa devono continuare a sperare di non abbandonare prematuramente il sogno chiamato Top 16.

La sfida interna contro il Galatasaray è un crocevia importante per la Germani, che ha a disposizione un solo risultato: la vittoria. All’andata, la squadra di coach Diana dimostrò di potersela giocare alla pari per 35’, salvo poi cedere il passo ai turchi nel finale di partita quando la squadra di Erdogan innalzò notevolmente la qualità del proprio attacco e dette l’accelerata decisiva che la portò al successo. Sono proprio le fiammate offensive, soprattutto quando provengono dagli esterni, uno dei maggiori pericoli del Galatasaray. Tai Webster, Nigel Hayes e Aaron Harrison (attualmente il miglior realizzatore dei turchi con 15.8 di media e il 45% da tre) sono tre giocatori difficili da disinnescare una volta che si accendono, al pari di Goksenin Koksal, che all’andata mise a referto 21 punti – un bottino mai nemmeno lontanamente replicato in questa EuroCup in cui ha una media di poco più di 6 punti a gara – e risultò una delle chiavi del successo contro Brescia. Chiude il quintetto uno tra Zach Auguste e Marko Arapovic, centri di sostanza che Erdogan alterna sul parquet.

La qualità del Gala non è però rappresentata solo dal talento presente in quello che solitamente è lo starting five ma si sostanzia soprattutto nella profondità della panchina, con Can Korkmaz e Jaka Klobukar usati in dose massice e il resto delle seconde linee pronti a dare minuti di qualità quando chiamati in causa. Talentuosi, profondi e con un famelico bisogno di vittorie: servirà una Leonessa altrettanto affamata per conquistare il successo. 

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