27 Dic 2013

L’angolo tecnico di Andrea Diana: Torino Vs Brescia

Diana

Quali sono i punti deboli e i punti di forza di Torino?
Torino è una squadra molto solida che vanta nelle proprie fila giocatori esperti, fino allo scorso anno protagonisti nella Serie A italiana. Mancinelli,  Amoroso, Steele e Bowers insieme a Chessa e Stojkov sono stati i grandi acquisti estivi che sono andati a rinforzare il nucleo, già fortissimo, della promozione in Lega Gold. Avere un roster così completo assegna a Torino il ruolo di grande favorita per la vittoria finale del campionato. Il loro punto di forza è la fisicità e la capacità di produrre un sistema offensivo molto efficace e coinvolgente, con tutti i giocatori in grado di andare a canestro. Cardine delle loro azioni è avere la pazienza di colpire l’avversario al momento giusto con il giocatore posizionato meglio e con più vantaggio sul campo. Il loro punto debole, se lo vogliamo trovare, sta nel fatto di non aver mai giocato al completo, e di conseguenza non aver ancora trovato il giusto equilibrio. Questo li porta a non essere costanti per tutti i 40 minuti e li disunisce nei momenti in cui le squadre avversarie producono il massimo sforzo, alzando l’intensità di gioco.

Qual è il giocatore di Torino sul quale va posta maggiore attenzione?
Più che su un singolo giocatore la nostra attenzione dovrà essere massima ogni volta che la palla arriva nella posizione di post basso, perché loro, per caratteristiche e per attitudini individuali, sono bravissimi a segnare da quella posizione. Sia i giocatori interni che quelli esterni posso colpire con ripetizione da quella posizione.

Su cosa si basa il gioco di Torino? Cosa bisogna fare per bloccare i suoi ingranaggi difensivi e offensivi?
Hanno un sistema di gioco molto paziente, una buona circolazione di palla, e aspettano il momento giusto per eseguire un tiro con la più alta percentuale possibile. Per fare questo è chiaro che abbiano come primo obiettivo quello di far arrivare la palla vicino al canestro, per tirare o per liberare un tiratore sul perimetro nel caso in cui la squadra avversaria sia costretta a mandare qualche giocatore in aiuto. Per evitarlo avremo bisogno di una grande intensità difensiva, che costringa gli avversari a fare sempre un passo in più e a togliere la ricezione della palla nelle posizioni che prediligono. Questo alla fine pagherà tantissimo.

La chiave del match? 
La parola chiave della partita sarà “energia”. Se riusciremo a mettere energia sul campo per 40 minuti sono convinto che faremo un buon match, e che ce la potremo giocare fino in fondo. Questa energia andrà ogni volta alimentata con buone difese.

Buona partita a tutti, GOLEONESSAGO!!!

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