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Bresciaoggi – Centrale, l’impresa rimane lontana un canestro

Solo di misura, con la palla della possibile vittoria sputata dal ferro, la Centrale del latte si è arresa alla Pallacanestro Varese: contro un pezzo di storia della pallacanestro italiana, nell’amichevole di ieri i biancazzurri hanno fatto un figurone. Nell’edizione 2014 del Memorial Porta, giocato sul parquet di Gorla Maggiore, al cospetto di una Pallacanestro Varese che probabilmente non ha ancora ingranato il passo che le servirà per disputare un dignitoso campionato di Al, Loschi e soci hanno sfiorato l’impresa. Varese fa subito la voce grossa. Gianmarco Pozzecco, dopo le due scoppole subite in Coppa Lombardia ad opera dell’Olimpia Milano e Vanoli Cremona, non è disposto ad accettare altre battute d’arresto, per di più contro un avversario del piano di sotto. Ed Edward Daniel, ala-pivot di 200 centimetri tutto muscoli ed atletismo, diventa subito un fattore determinante per la retroguardia bresciana, che a stento, e solo con Brownlee, riesce ad arginarlo. Varese si porta subito sul 14-4 (4′), ma grazie alle alcune buone conclusioni di Loschi e Nelson la gara, pur rimanendo saldamente in mano ai ragazzi di Pozzecco, rimane viva. Varese comanda, Brescia rincorre (25-16,19-31). Il primo vero scossone all’incontro lo assestano in coppia Casella e Diawara che piazzano il break che al 18′ consentono alla Pallacanestro Varese di andare sul 50-31. Mini recupero bresciano targato Giammò e Tomasello e squadra che vanno a godere dell’intervallo lungo con Varese sul 52-39. La sosta negli spogliatoi è graditissima alla Centrale che quando rientra in campo riesce a giocare uno dei suoi migliori spezzoni di partita. Sfruttando il calo fisico che accusa Varese, con Daniel in panchina a riprendere fiato ed a pagare una situazione falli non brillantissima, la Leonessa si rifa sotto. Quattro punti ed un assist al bacio per Cittadini, regalati alla Centrale dall’unico ex in campo, Marchino Passera, consentono ai bresciani di riportarsi quasi a contatto (54-60 al 27). Ma il bello deve ancora venire. Chiuso il terzo periodo in ritardo di sette lunghezze (58-65), la Leonessa azzanna alla gola la stanca Varese che barcolla (74-72, 77-75), con Loschi autore di due triple consecutive. Ma c’è pure il tempo di festeggiare il primo e unico vantaggio quando a poco più di 60 secondi dalla fine Brownlee schiaccia nella retina l’84-82. Poco prima, sull’80-80, Cittadini e Kangur, protagonisti di una furiosa rissa, erano stati spediti anzitempo negli spogliatoi. Diawara pareggia (84-84), Robinson realizza un solo tiro libero dopo il fallo «intenzionale» di Brownlee, ma a venti secondi dallo scadere è Brescia che si costruisce il tiro della possibile vittoria. Palla a Roberto Nelson, bravo nell’insinuarsi nella difesa varesina, ma il suo tiro sbatte sul ferro ed esce. Varese vince, ma Brescia esce a testa altissima. «Certo, vincere sarebbe stato come mettere la ciliegina sulla torta – dice Federico Loschi a fine gara -. Ma in queste gare di precampionato il risultato finale conta relativamente. Invece ce la siamo giocata sino alla fine contro una squadra come Varese. Non l’avremmo mai potuto ipotizzare prima della partita ed invece grazie ad un’altra buona prova collettiva, dopo quella contro Ferentino, per poco non riusciamo nell’impresa di sconfiggere una squadra di A».