Giornale di Brescia – Con o senza il contributo USA questo gruppo sa sempre cosa fare
Se apre la finestra, Andrea Diana vede, oltre al secondo posto (e il primo potenziale), una squadra che dopo un mese di campionato ha già un’identità. Spiccata. La Centrale che rimonta e vince con Jesi e Casale Monferrato, che sbuffa, soffre, ma la porta a casa con Mantova, che domina Biella, è un impianto dove otto giocatori (più qualche carneo degli under Giammò e Tomasel-lo) si stanno alternando a portare la staffetta, diventando di volta in volta decisi- vi. Nel campionato dei due americani, che riporta finalmente al meraviglioso basket anni ’80-90, più un passaportato, sembrava che senza il contributo degli stranieri non si potesse fare nulla più del normale.
E invece al PalaFerraris la Leonessa dei canestri ha compiuto un’impresa frutto sì di un Fernandez «illegale», ma anche di due panchinari extralusso come Alibegovic e Benevelli. Se altre volte s’erano fatti sentire Cittadini e Passera, oltre ai due americani, in Piemonte Nelson e soprattutto Brownlee sono scesi sotto il livello standard al quale ci avevano abituati. Soprattutto Justin, che aveva già alle spalle due doppie doppie (punti e rimbalzi), pur segnando 10 punti non ha incantato. Anzi ha rischiato di essere dannoso con uno 0/2 in lunetta nel finale. Comunque anche nella loro altalena di prestazione, gli yankee della Centrale hanno prodotto 22 punti in due. Non malissimo, ma ci hanno già fatto vedere di poter chiudere sul «quarantello» globale. Intanto con o senza un loro contributo stellare, la squadra sa sempre cosa fare. E con cinque uomini in doppia cifra, come a Casale, non perdi mai.
Et.