Bresciaoggi – Centrale, la serie positiva si interrompe a Torino
Onore delle armi: una Leonessa decimata perde (106-98) l’imbattibilità dopo 40 minuti tiratissimi contro una Torino devastante e quasi perfetta. La Centrale arriva alla quarta sirena senza Benevelli (problema muscolare alla gamba destra) e Passera (distorsione alla caviglia destra), infortunati nel corso della partita e con Nelson fuori per diversi minuti per un taglio alla testa rimediato durante il gioco. Difficile in ogni caso pensare di uscire vittoriosi dal PalaRuf-fini che ancora una volta ha avuto problemi all’impianto elettrico (tabellone punti e 24″ ko): la squadra piemontese è una macchina da guerra con un potenziale offensivo devastante. La Centrale incerotta-ta ci ha provato fino alla fine con cuore e grinta ma di più non poteva fare. Per la palla a due Brescia deve fare di necessità virtù. Cittadini non è al meglio. Andrea Diana parte con Fernandez, Nelson, Loschi, Brownlee e Benevelli; Luca Bechi, coach del Torino, sceglie Giachetti, Ber-ry, Lewis, Amoroso, Fantoni. Dopo la tensione dell’inno nazionale (il 19 ottobre il blackout del Ruffini scattò proprio in quel momento e i tifosi di casa lo hanno ricordato tra fischi e gesti scaramantici) in campo è battaglia a ritmi altissimi: Brownlee e Fernandez danno il primo scossone alla gara (0-4) anche se il vantaggio dura giusto un minuto (7-6). Gli attacchi meglio delle difese: i due roolde Berry e Nelson si sfidano in una spettacolare partita nella partita. Loschi sente la partita e segna due volte dall’arco (12-14) ma presto coach Diana si trova a fare i conti con una situazione falli difficile, legata alle 2 penalità chiamate a Fernandez e a Passera. Torino lancia la fuga (23-16) con 5 punti di fila dell’ex Gergati. Diana chiama time-out e… ci risiamo: al PalaRuffini saltano il tabellone dei 24 secondi e quello del punteggio. Si passa al tabellone manuale a 85 secondi dalla prima sirena. A cui Brescia arriva sotto di 9 lunghezze (27-18) e con una situazione falli difficile, considerando anche quelli chiamati a Benevelli (2).
AL RIENTRO c’è anche il tabellone funzionante: manca solo Brescia che subisce la fluidità dei giochi a 2 tra Gergati e Fan-toni (33-20). In campo c’è solo una squadra: 39-22 per la Ma-nital. Una prima miniscossa bresciana arriva con 4 punti in fila di Nelson (39-29). Brescia però è succube della serata mostruosa al tiro pesante di Amoroso (47-33) che colpisce da tutte le parti. Toccato di nuovo il fondo, la Leonessa: dall’apnea riemerge con 6 punti in fila di Loschi e una tripla di Ali-begovic: a 90″ dalla seconda sirena è +7 Torino (47-40) e potrebbe diventare -5, ma Brownlee è palesemente spostato al Un tentativo dell’ex Gergati momento del tiro mandando su tutte le furie coach Diana: fallo tecnico di conseguenza e Brescia imbocca gli spogliatoi sotto di 9 (49-40). Al rientro la Centrale cerca il break (49-44) ma un 7-0 riporta Torino in doppia cifra (56-44) Brownlee prende per mano la Centrale e ne infila 7 di fila (56-51). Di nuovo a contatto la Leonessa esce dalla gara e subisce Torino (64-53). Passera è fuori per infortunio. Brescia fatica a contenere Torino sempre lucida nel pitturato e la zona 2-3 non paga dividendi alla terza sirena è -12 (76-64) L’ultimo quarto si apre con l’infortunio di Bene-velli che ricade male da una schiacciata: in campo è un tira-molla continuo. Brescia torna a -8 (88-80) e poi si spegne di nuovo 95-80). Loschi (24) non molla: sua l’ultima fiammata (101-94) ma è troppo tardi.
LE PAGELLE
6 FERNANDEZ. Dopo la ” 3 partita fantastica di Casale Monferrato, il «Lobito» parte con l’handicap di 2falli dopo pochi minuti digioco. L’infortunio di Passera lo costringe agli straordinari: il quinto fallo arriva a gara andata nei secondi finali. Se solo fosse riuscito a stare più calmo nei minuti iniziali…
7 CITTADINI. Schiena dolorante, nessun allenamento, denti stretti: in campo ci prova. E ci resta a lungo, 33′ senza mollare un colpo. Fin dove arriva, almeno. Di fronte Fantoni (17), Amoroso (27,6/7 da 3). Sfortunato in difesa; i raddoppi lo portano sempre a non far segnare l’avversario nel pitturato. Poi però non arriva nessuno a prendere il rimbalzo. Di più? Provateci voi, se ci riuscite. Adesso necessita di riposo.
5 ALIBEG0VIC. Gioca ” 3 18 minuti in cui non riesce a dare quella spinta che anche lui vorrebbe imprimere. Prova con la difesa. Non gli riesce tantissimo. Su una sua sbavatura si spengono le luci: Brescia in recupero, palla vagante. Potrebbe prenderla tranquillamente. Nessuno gli urla che è “loro” la rimessa: da una potenziale azione di attacco, Brescia subisce 3 punti. Game over.
5 BENEVELLI. Infortu-” 3 nio a parte, non ha le energie necessarie per contrastare il tonnellaggio torinese, che fa la differenza. Subisce, non riesce a dare l’apporto di domenica. Lotta, caparbiamente schiaccia potrebbe entrare finalmente nel vivo della gara e invece… quelli che potrebbero essere crampi.
7 LOSCHI. Lewis ne met-” 3 te 20: lui 24. Non serviranno, come dirà a fine gara. Ma ragazzi che partita: l’ultimo a mollare; il capitano si cuce addosso i gradi e non lascia nemmeno chegli arbitri lo maltrattino. Prova di maturità, prova d’autore. Fate un po’ voi. Forse Andrea Diana ha trovato il giocatore che cercava.
6 PASSERA. Riparte dal ” 3 suo ruolo classico: prendere il posto di Juan quando si satura l’ossigeno ed i falli sono troppi. Ne spende qualcuno anche lui. Non molla, anzi: accelera, rallenta, segna. Gara in salita, poi l’ennesima penetrazione: canestro + fallo. Il libero però lo tira Loschi: lui viene trasportato a braccia in panchina. Una serata davvero sfortunata.
7 NELSON. Con Berry ” 3 devono essere state botte da orbi ai tempi del college: lui a Oregon state, l’altro a Weber. Entrambi specialisti: inizialmente sono scintille. Poi Berry si fa da parte e l’ammiraglio da spettacolo. 25 punti. Lo ferma un colpo in testa: vola in panchina a farsi ricucire. Rientra però troppo tardi. Un’autentica sfortuna.
7 BROWNLEE A tratti ” 3 fa reparto da solo. E’ una vera e propria forza della natura. I numeri parlano sicuramente per lui: 22 punti, 2 assist (per Nelson), 12 rimbalzi, 9/12 da 2. Quando si accende non lo si tiene più: è un’arma potentissima che sta imparando quanto duro e sporco sia il nostro basket. Domenica a Trieste la prossima puntata del Brownle-e-show, sperando che l’esito conclusivo sia quello delle prime 4 partite.
Alberto Banzola