Bresciaoggi – “Siamo in crescita, sognare ora è lecito”
Il faccione è di quelli simpatici, che ti conquistano. Estremamente alla mano, una risata che ricorda quella di Eddie Murphy: Justin Brownlee, 27enne alaforte da Tifton (Georgia), è un simbolo della nuova Leonessa dei canestri. E non solo per quanto fatto vedere sul parquet di gioco (con il picco di mercoledì sera a Torino, 22 punti, 11 carambole e 2 assist, 29 punti di valutazione globale): Justin è il classico compagnone, quello sempre pronto alla battuta, quello che ti fa gli scherzi quando meno te lo aspetti, capace di mettere di buonumore un intero spogliatoio con poche battute e la cui espressione più seria dura più o meno 15″. In campo però c’è lo sguardo duro, quello del giocatore determinato, che non accenna mai a mollare e che vuole dare il massimo per se stesso e per la squadra, come sottolinea proprio lui. «SIAMO una bella squadra di matti: stiamo bene assieme e siamo nettamente in crescita: veniamo da una sconfitta (Torino, 106-98) ma siamo stati belli, concreti, determinati». Sconfitti, però: «Già: ed è anche merito nostro. Non abbiamo, io in testa, curato i dettagli come andava fatto. Un esempio? Amoroso. Gli abbiamo concesso troppo. Giocatore super, gran tiratore, ma se fai 6/7 da 3 evidentemente non abbiamo calcolato la tua pericolosità dall’arco. Dobbiamo migliorare, io in testa». E dove? «Direi indifesa: in attacco non possiamo stare a recriminare nulla sul gioco d’attacco. Dietro dobbiamo, anzi devo, sistemarmi».
A Casale Monferrato in effetti non era andata benissimo sotto il proprio cristallo, sicuramente meglio a Torino: «L’ impatto con le trasferte me lo aspettavo duro…non così duro però: forse mi sono rilassato troppo dopo le prime 3 vittorie». Dev’essere la mancanza d’abitudine: «Lo scorso anno come questo ero un giocatore importante negli equilibri della squadra, con la sola differenza che gli Erie Bayhawks non erano una squadra vincente». Al contrario di questa, almeno per il momento: «Il campionato – continua Brownlee – è altamente competitivo: devo essere sincero, me lo aspettavo più molle, invece è zeppo di giocatori di talento. Guardate Torino: mamma mia che squadra! Ah, con ciò non voglio giustificare la nostra sconfitta. Anzi: credo che aver giocato a lungo alla pari di Torino legittimi alcuni sogni nostri». Tipo? «Siamo una squadra vincente: una di quelle squadre che possono raggiungere risultati impossibili con la forza del gruppo». Possiamo dire che l’obiettivo siano i playoff: «Beh sì: non sarà comunque facile: vediamo cosa ci riserva il futuro, cominciando da quello immediato». Che declina Trieste, assieme ad Agrigento sorpresa in positivo della A2 Gold, sul cammino dei biancoazzurri: «Sarà una battaglia e noi dobbiamo essere pronti: la sconfitta di Torino ci può essere d’aiuto. E’ una lezione per tanti aspetti». E a Trieste non ci sarà Amoroso, anche se ci sono Stefano Tonut (miglior giovane del torneo) e Murphy Holloway (dirimpettaio di Brownlee), 40 punti di media: «È una bella squadra, che ha già fatto vittime importanti (Trapani a domicilio, Biella in casa rimontando un -22): noi ci stiamo preparando al meglio, curando quello che forse avevamo perso un po’ di vista con Torino: i dettagli».
L’avversaria – Eugenio Dalmasson: «Ma noi ci siamo» Trieste aspetta placida la Centrale del Latte: la squadra giuliana tallona Brescia in graduatoria e vorrebbe fare uno scherzetto alla formazione bresciana sul campo amico, dove fino ad ora è passata solo la capolista imbattuta Verona (79-93) mentre hanno pagato dazio Veroli (81-62) e Biella (106-97 dopo 2 tempi supplementari). In panchina c’è sempre Eugenio Dalmasson: l’ex coach di Montichiari e Lumezzane la guida ininterrottamente dal 2010: capace di riportare Trieste in serie A e di guidare squadre sempre competitive che ricalcano le peculiarità del coach mestrino. «STIAMO facendo un campionato molto positivo, con un gruppo di giocatori giovani che stanno dimostrando la giusta fame per fare bene in questa categoria». E che domenica se la vedranno con Brescia: «Andrea Diana ha forgiato veramente un bel gruppo ed in campo va una squadra precisa e sicura». E che domenica vuole tornare alla vittoria: «Ne ha le capacità: noi di contro dobbiamo vincere il più possibile in casa».