Skip to main content
             

Bresciaoggi – Finale sofferto ma vincente: la Centrale torna a sorridere

Ritorna alla vittoria la Centrale del Latte Brescia che al Pala-rubini di Trieste coglie due punti importantissimi (81-87) al termine di una partita complicata, in cui le energie fisiche dei biancazzurri sono crollate nell’ultimo quarto. Non sono bastati 23 punti di vantaggio accumulati nei primi 30 minuti di gioco ai ragazzi di Diana per rendere un «proforma» gli ultimi 10′: onore ai ragazzi di Dalmasson, capaci di tenere la partita aperta fino alla fine. La Leonessa paga il tour de force che l’ha vista protagonista in campo ben 3 volte in 7 giorni e che le ha permesso di portare a casa due vittorie esterne che in chiave classifica certificano l’importanza del roster bianoazzurro che fino a quando ha avuto freschezza ed energie fisiche e mentali ha dimostrato di essere una delle squadre più temibili della categoria. Rimporverare alla Centrale qualche colpa per aver permesso a Trieste di rientrare sarebbe eccessivo: a Femandez e soci alla fine è mancata solo la lucidità ed è un po’ più che giustificabile. Alla contesa Andrea Diana si trova a dover ragionare con una coperta non propriamente lunghissima, considerando l’infortunio di Passera e le situazioni fisiche di Benevelli e Cittadini, tutt’altro che al 100%. Lo startingfive è quello formato da Fernandez, Nelson, Loschi, Brownlee e Cittadini; Eugenio Dalmasson risponde invece con Grayson, Prandin, Tonut, Holloway e Candussi. Partenza positiva per la Centrale(2-7) con una tripla di Nelson: Brescia difende bene e attacca meglio, scavando il primo minsolco (6-13) con la schiacciata in contropiede di Nelson al giro di boa del primo quarto. Trieste con calma cerca di ritarsi e si avvicina grazie a Grayson e Candussi: in difesa Cittadini intercetta qualsiasi pallone ed in attacco è un punto di riferimento e Brescia si presenta ai 100″ dalla prima sirena avanti di 7 (13-20). Loschi si prende tiri e spazi importanti mentre è Fernandez a chiudere il primo quarto (18-24). Il secondo parziale vede Brescia cercare di controllare i padroni di casa ispirati da Holloway (6 punti in fila) mentre Brescia ha il fattore Benevelli da giostrare (24-32) ed in campo c’è spazio anche per Alibego-vic, Tomasello e Giammò. Il quintetto con le seconde linee non paga dividendi importanti (28-32): il rientro di Nelson e Brownlee dà la giusta energia ai biancoazzurri che tornano a difendere come nei primi 10′ ed allungano nuovamente (28-42) potendo controllare gli ultimi 120″ del secondo quarto che si chiude sul 32-49. La ripresa parte col + 19 (32-51) ma Trieste non molla come già aveva fatto con Biella (con cui aveva rimontato un -23) ma mostra poca lucidità non sfruttando un fallo tecnico chiamato a Loschi (terzo fallo) eviene punita in attacco da Cittadini e Alibegovic che segnano canestri seriali (44-67). Difesa concreta, attacco concentrato: Brescia si ritrova con la partita in controllo ma con l’obbligo di non mollare la presa: e così è, mentre un contatto non chiamato a Nelson a rimbalzo riscalda il Pala Rubini ed alla terza sirena si arriva sul + 19 (51-70) sui fischi del pubblico di casa all’indirizzo di una terna arbitrale che non ha convinto fino in fondo. Brescia ha un vantaggio cospicuo che amministra (51-74) prima dello sblocco di Trieste dall’arco: 2 triple dei padroni di casa accendono la gara a 7 dalla sirena finale (58-74). Benevelli cerca di tenere a bada la sua ex squadra anche se i padroni di casa accorciano ancora (65-78). Brescia fa 0/3 (con tanto di schiacciata sul ferro di Brownlee) sul medesimo attacco e Trieste a 4’35” dalla fine si ritrova sul -10 mentre Cittadini saluta per limite di falli raggiunto. Brescia è in bambola in attacco (70-78) ma in difesa si ritrova e riesce quantomeno a non subire canestri dei biancorossi per un paio di minuti. A 72″ dalla fine è +6 Brescia (73-79) : il minuto finale vede Brescia presentarsi in lunetta con continuità e Brownlee (1/2), Nelson (2/2) e Fernandez (4/4) la chiudono dalla linea della carità.

È terminata dunque col sorriso la settimana terribile della Centrale del Latte: 3 partite in 7 giorni con un contorno di infortuni e difficoltà non indifferenti per chi sta ancora cercando una quadratura del cerchio che ovviamente fatica ad arrivare se i raffronti in campo sono così ravvicinati: «Era una gara difficile da interpretare per i miei ragazzi che hanno risposto benissimo alle sollecitazioni in campo – dice 0 tecnico della Centrale del latte Andrea Diana al termine della partita -. Pensare di venire a Trieste e giocare come abbia- mo fatto per i primi 30′ era obiettivamente difficile in virtù delle premesse e considerando che Trieste è una squadra che ti mette sempre in difficoltà». E infatti la squadra di Dalmasson ha fatto sudare fino alla fine i biancazzurri: «Non poteva essere altrimenti – commenta l’allenatore livornese – e credo si debba elogiare tuttala squadra: sono contento degli americani, perché era la prima volta che giocavano in un ambiente del genere, e rientrare in campo con 3000 persone che ti fischiano contro non era mai successo; poi le seconde linee non si sono fatte pregare e la cosa più bella è l’aver visto le facce stravolte dei miei nei timeout finali pronti a dare tutto per me. Un voto alla mia soddisfazione per questa squadra? 10». Il ritorno del grande ex Andrea Benevelli è stato dolcissimo: «Vincere qui e a Casale Monferrato è un grandissimo risultato: non saremo stati perfetti, ma che cuore abbiamo avuto! Siamo fantastici: giocare così tante partite in pochi giorni e non mollare mai fino a quando le gambe non ce la fanno più non è da tutti. Ci divertiamo e quando ci si diverte in campo è più facile portare a casa grandi risultati». Intanto il pullman degli irriducibili (presenti anche ieri) tornava contento verso Brescia: il pensiero è già a giovedì sera, per la battaglia di Codogno contro Casalpusterlengo.