19 Nov 2014

Brescia-Verona: l’angolo tecnico di Matteo Cotelli

Cotelli

Quali sono i punti forti e i punti deboli di Verona?
Verona è senza dubbio la squadra che fino ad ora ha espresso la miglior pallacanestro del campionato. Offensivamente ha un gioco frizzante ed eccezionali percentuali dall’arco dei 3 punti; difensivamente ha mostrato compattezza e solidità che le consegnano la palma di miglior difesa dell’intera A2 Gold. Il quintetto titolare è composto dal playmaker De Nicolao, giocatore di categoria superiore e grande assistman, dall’americano Umeh, guardia tiratrice di talento, dalle ali Boscagin e Ndoja, giocatori di esperienza e personalità, con parecchi punti nelle mani. A completare lo starting five è l’americano Monroe, centro dalle eccellenti qualità atletiche, ottimo rimbalzista e con buone capacità offensive. Fino ad ora questa squadra non ha messo in mostra punti deboli, ma l’infortunio di Monroe potrebbe mettere in difficoltà le rotazioni di coach Ramagli. Inoltre con il lungo americano a mezzo servizio, ne potrebbe risentire il livello di atletismo dell’intera compagine scaligera.

Quale potrà essere il giocatore chiave per Verona?
Troppo riduttivo parlare di un solo giocatore. La forza di Verona si basa sul gioco di squadra e soprattutto sulla difesa aggressiva che permette loro di recuperare molti palloni da convertire in facili punti in contropiede e transizione. A mio avviso sarà importante arginare le iniziative dall’arco dei tre punti di Ndoja e Boscagin, soprattutto nelle situazioni in transizione a tutto campo.

Su cosa si basa il gioco di Verona? Cosa bisogna fare per “bloccare” i loro meccanismi offensivi e difensivi?
Per Brescia sarà importante giocare la propria pallacanestro anche contro la difesa aggressiva di Verona. In particolare limitare il numero di palle perse in modo da concedere poche situazioni di contropiede agli Scaligeri. Nella metà campo difensiva la Leonessa dovrà farsi trovare pronta a chiudere l’area per contrastare le iniziative di De Nicolao e Umeh, ma dovrà esser ancor più brava a riaprirsi per contestare i tiri dalla distanza.

La chiave del match?
La chiave del match sarà più di una; entrambe le squadre si affidano in modo cospicuo al tiro da tre punti. Le percentuali dall’arco saranno determinanti sul risultato finale. Così come sarà decisivo il controllo dei rimbalzi e limitare le palle perse di squadra.

Credo però che una partita di questo livello, un derby, sarà prima di tutto una battaglia sportiva e sarà decisa da chi saprà sacrificarsi e restare compatti fino alla sirena finale. Ovviamente sotto questo aspetto l’eccezionale pubblico del San Filippo sarà di grandissimo aiuto per Brescia!

F.C.

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