Bresciaoggi – La Centrale da primato ha ricominciato a volare
Vince, convince, strapazza Veroli e torna a volare in classifica. Le due amare sconfitte contro Verona e Ferentino sono spedite nel dimenticatoio e oggi la Centrale del latte torna, con il sorriso sulle labbra, a lavorare in palestra per preparare il prossimo incontro che la vedrà di scena a Forlì. E’ piaciuta, ed anche parecchio, la formazione bresciana domenica sera al san Filippo. Contro non aveva di fronte i Los Angeles Lakers e neppure i Miami Heat, ma l’avversario non lo si sceglie, si cerca di battere quello che il calendario ti propone: e questa premessa serve permettere a tacere coloro i quali domenica sera hanno avuto il coraggio di affermare di non essersi divertiti stante la pochezza di Veroli. Ma la Centrale non centra: anzi, va dato merito a Loschi e compagni di non essersi mai accontentati e di aver continuato a spingere sull’acceleratore anche quando i due punti erano già in saccoccia. E se ci si può permettere un piccolo parallelo, si può anche dire che questo requisito poco apparteneva alla formazione della passata stagione, quasi mai capace di «uccidere» sfide sulla carta anche molto semplici. E poi il +43 inflitto alla malcapitata formazione ciociara rappresenta il record di tutti i tempi in Legadue per il Basket Brescia Leonessa, che mai aveva castigato con un simile distacco un avversario. Prima della strabiliante prova di domenica sera contro Veroli, la Leonessa dei canestri vantava come miglior scarto inflitto ad un avversario, il doppio incontro della passata stagione contro il derelitto Andrea Costa Imola, che alla fine della sua tribolatissima annata sportiva (ma lo fu anche per Brescia!) raccolse un solo successo nelle trenta gare disputate. 95-61 fu il punteggio che scaturì in terra di Romagna a favore dei biancazzurri che travolsero gli avversari grazie alla gran serata di Jr Giddens (28 punti) e Federico Loschi (20). Nel girone di ritorno al San Filippo i bresciani si ripeterono (83-45) in un match che li vide in totale sofferenza nel primo quarto, ma che poi li vide distendersi e vincere agevolmente sfruttando una delle rarissime occasioni in cui giocò discretamente bene l’oggetto misterioso Tamar Slay. Indimenticabile anche la scoppola che Scanzi e soci inflissero a Barcellona il 6 gennaio del 2013, quando in evidenza si misero Fernandez (18), Jenkins (16), Giddens (24) e Barlos (19). Quel match se lo dovrebbe ricordare molto bene anche l’attuale beniamino della folla bresciana, Alessandro Cittadini, che realizzò solo tre punti e lasciò il San Filippo a capo chino per la pesantissima sconfitta appena subita. Nei tre anni e mezzo di Legadue, la Centrale del latte, ha vinto una volta con uno scarto superiore ai 40 punti, quella dell’altra sera contro Veroli, per tre volte superando i 30 punti (due volte contro Imola e poi Barcellona Pozzo di Gotto) e quattro volte con un divario maggiore ai venti punti. Se la statistica dovesse allargarsi a tutta la storia del Basket Brescia Leonessa, il risultato ottenuto contro Veroli, non sarebbe più il migliore in assoluto. A correggere la graduatoria entrerebbe il 96-50 (+46) con cui nella stagione di serie A Dilettanti 2010-2011, quella poi culminata con la promozione in Legadue e lo scudetto, la formazione allenata da Sandro Dell’Agnello affondo l’Edilcost Osimo. I marchigiani arrivano da ultimi in classifica e con il biglietto della retrocessione già in tasca. Il miglior marcatore di quella sfida fu Massimo Rezzano che siglò 17 punti, ma in doppia cifra finirono pure Stojkov (12), Gergati (14), Crow (10), Ghersetti (13) e Bushati (10).