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Bresciaoggi – Bragaglio, Lega e bilancio: «Il basket è cresciuto»

Tempo di bilanci per Graziella Bragaglio: la numero 1 di via Bazoli dopo 18 mesi di presidenza di Lega nazionale pallacanestro è prossima a lasciare la poltrona più importante della Lega. Domani ci sarà l’assemblea elettiva che decreterà il nuovo presidente ed il nuovo consiglio; e nel nuovo consiglio potrebbe sedere Graziella Bragaglio al fianco di Marco Tajana, presidente di Legnano (A2 Silver) e da sempre legato al duo Bonetti-Bragaglio. «Si chiude il ciclo legato alla mia presidenza – dice Graziella Bragaglio -. Ed è giusto stilare un resoconto di quanto successo sino ad oggi: ho preso in mano una situazione difficile da gestire, visto che questa lega nata dalla fusione di quella precedente insieme ai professionisti di Legadue si è trovata da subito a dover fare i conti con tante situazioni difficili, a partire dalla riforma dei campionati». Un incarico ad interim nel marzo del 2013 succedendo a Marco Bonamico alla presidenza di Legadue, divenuto poi suo atutti gli effetti nell’autunno successivo: un regno a cavallo di 3 stagioni, che hanno segnato la consacrazione di Brescia come piazza impor- tante per il basket italiano: «Abbiamo lavorato tanto a Bologna, ci siamo messi sotto: mi piacerebbe essere eletta in consiglio, per dare continuità a quanto fatto in precedenza». Ed allo staff di cui è direttore generale Claudio Coldebella, non potrebbe che giovare la presenza di Graziella Bragaglio: «Stiamo lavorando per ottenere la certificazione Iso 9001. È uno step che qualificherebbe Lnp agli occhi anche di nuovi investitori; e questo è solo un esempio quanto stiamo facendo per il basket». Happening come gli All star game, o come la spettacolare finale di Coppa Italia dello scorso anno a Rimini (denominata Rhythm & basket, con 3 giorni di concerti, fiera e partite) sono lì a testimoniare che la Bragaglio con le mani in mano non è restata: «Non era facile mettere insieme le 220 società che costituiscono il nostro “sindacato”: c’era il vuoto più totale quando abbiamo cominciato. Siamo partiti da 0 creando un sistema sostenibile per tutte le 220 società che costituiscono la Lega». A cui sono stati avvicinati sponsor di un certo spessore: Adecco, Veneto banca, Best union, Dallariva: «Un voto di fiducia da parte di società importanti: ci sono i presupposti per attirare altri investitori. Già essere part-ners di Expo 2015 è un traguardo non da poco». Domenica Brescia gioca a Forlì, che è stato il «casus belli» che ha portato alle nuove elezioni: non è che incrociando Boccio (presidente dei romagnoli) la Bragaglio avrà qualche cattivo pensiero? «No, anche perché noi, come Lega, abbiamo fatto la nostra parte. La scelta di accettare l’iscrizione di Forlì non era di nostra competenza. Poi si possono fare mille considerazioni, ma la realtà è questa e non dimentichiamoci che la stessa situazione, non più tardi di 2 stagioni fa, si verificò con gli Eagles di Ozzano». E se non dovesse essere eletta? «Pazienza, vorrà dire che mi dedicherò di più al Basket Brescia».

Alberto Banzola

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Nuvole pesanti gravitano attorno a Forlì ed alla sua squadra di basket. La Fulgorlibertas domenica contro la Centrale potrebbe ritrovarsi senza i titolari italiani in campo: dopo lo sciopero di qualche giorno fa, e la partenza degli stranieri Sani Becirovic, Andrija Zizic e Ty Abbott (che ha firmato ieri in Turchia all’Eskisehir), il rischio è che dopodomani in campo non scendano i titolari italiani, che nelle ultime due giornate hanno tenuto in piedi la formazione biancorossa, battendo Casalpusterlengo in casa, e venendo battuta nei minuti finali a Ferentino. Bruttini, Carraretto, Frassineti e compagni sarebbero pronti a incrociare le braccia, vista la situazione difficile ed i mancati pagamenti degli stipendi fino ad oggi.