Qs – Sollievo a Brescia: «E’ solo una vicenda personale»
Tutto si è risolto dopo una notte di grande apprensione che ha fatto passare in secondo piano il successo in campionato contro Agrigento (83-81 dopo un supplementare). Per quasi due giorni Justin Brownlee, l’ala-pivot della Centrale del Latte arrivato in estate dopo aver disputato un’ottima Summer League con gli Charlotte Hornets, è sparito senza dare alcuna notizia. Solo ieri in mattinata il telefono dell’americano è tornato raggiungibile e ha finalmente spiegato cosa è accaduto. «Si tratta di una vicenda personale – hanno fatto sapere dalla società -. Una situazione che lo ha fatto chiudere in sé senza dare spiegazioni. Si è scusato con tutti, ora valuteremo come comportarci». Di certo c’è che domenica mattina staff tecnico e compagni lo attendevano per il consueto allenamento di tiro che precede ogni partita. Lui invece non si è presentato senza avvertire nessuno. Non lo ha fatto nemmeno ore dopo quando i suoi compagni in campo superavano al supplementare Agrigento conquistando un’altra vittoria in campionato. «E’ fuori per un’influenza», hanno fatto sapere dalla società nel prepartita, ma già al termine della gara le prime voci hanno cominciato a girare facendosi sempre più insistenti. «Nessuna influenza. Justin è sparito e non risponde al telefono», il tam tam si è fatto sempre più insistente e la preoccupazione cresceva. Fino a ieri mattina quando Brownlee è ricomparso. La sua presenza per Napoli è per ora in dubbio così come quella dell’altro americano, Roberto Nelson, infortunatosi nella sfida contro Agrigento. Per lui nessuna frattura, solo una lesione muscolare come ha evidenziato la risonanza magnetica eseguita nelle scorse ore. Giovedì sarà sottoposto a un nuovo esame strumentale.
Paolo Cittadini