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Giornale di Brescia – La Centrale trasformista

C’è un nuovo regalo sotto l’albero natalizio, è la Centrale transformer. Un giocattolo che Andrea Diana ha costruito con precisione per divertirsi e divertire, una squadra nella quale ognuno sa cosa fare anche se sballottato fuori ruolo. Basta avere spirito d’adattamento e seguire lo spartito. Così è possibile vedere Juan Fernandez passare con nonchalance dal ruolo di play a quello di guardia (20 punti) oppure scoprire che Alibegovic, un’ala, può marcare il regista avversario come se non avesse mai fatto altro nella vita. E se si tratta di Valerio Spinelli, più di 200 presenze in serie A, il valore della prestazione aumenta. Quello Spinelli che proprio ieri su Facebookha annunciato l’addio alla maglia partenopea e a breve potrebbe essere seguito da Brkic: i due domenica sono stati pesantemente contestati dai tifosi napoletani, ma dietro c’è anche un’altra storia, fatta di problemi economici che in A2 Gold (vedi pure Forlì e Veroli) rischiano di falsare una stagione. Con una volontà che sa forzare anche le casseforti, la Leonessa dei canestri ha comunque vinto a Napoli partendo da -18 in una partita ancora più difficile di quella della settimana prima con Agrigento dov’era sprofondata a -16, prima di esultare. Più difficile perché ottenuta in trasferta, al sud dove – anche se il PalaBarbuto non è più una bolgia incandescente come anni fa – per tornare a casa con qualcosa bisogna alimentare il camino con legna pregiata, fatta di attenzione, coraggio e forza di gruppo. Il traguardo delle Final Six di Coppa Italia (6-8 marzo) è stato tagliato da Brescia con due turni d’antìcipo e adesso i sogni europei sono ancora più concreti. «Sono stato il primo – dice il patron Matteo Bonetti – a puntare l’obiettivo sulla Coppa Italia. Portare Brescia in Europa è il mio pallino fisso. Non voglio mettere troppa pressione sui giocatori che stanno già facendo cose miracolose, ma adesso vogliamo provarci. Riuscire ad inaugurare nella prossima stagione l’Eib con una partita di Eurochallange sarebbe meraviglioso, un premio per tutta la città». Bonetti ha parole al miele per Andrea Diana: «Sta andando anche oltre le nostre migliori aspettative. Dalla panchina s’inventa sempre qualcosa per vincere. È un creativo, un intuitivo e anche un professionista del calibro di Calvani domenica mi ha fatto i complimenti per la scelta: ha detto di aver visto tutte le nostre partite e di aver notato la mano dell’allenatore». Ieri giornata di controllo per Roberto Nelson il cui problema muscolare all’altezza del femore è migliorato del 30%, ma il suo recupero per domenica nel match interno con Barcellona resta utopistico. E poi c’è da recuperare mentalmente Brownlee. Altre invenzioni in arrivo per il giocattolaio Andrea Diana.

Cristiano Tognoli