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Giornale di Brescia – La Centrale vuole superarsi

La vittoria di domenica a spese della Sigma Barcellona segna per la Centrale del latte Brescia il raggiungimento di due traguardi storici: la qualificazione alla Final Six di Coppa Italia, un altro traguardo storico e la quinta affermazione consecutiva. Una striscia che eguaglia la più lunga serie di affermazioni fatte registrare dalla Leonessa nella sua recente storia nel secondo campionato nazionale. Per ritrovare una così lunga sfilza di successi bisogna risalire infatti alla stagione 2012/2013, quella nella quale il sodalizio presieduto da Graziella Bragaglio sfiorò la promozione in Serie A. Ad unire idealmente i due exploit è proprio la Sigma Barcellona che il 6 gennaio 2013 venne travolta al San Filippo per 101-69, con la Centrale (allora diretta da Alberto Martelossi) che si mise così alle spalle nel migliore dei modi un dicembre 2012 da incubo, con quattro sconfitte in cinque gare. La netta affermazione sui siciliani diede nuova linfa al campionato dei biancoblù che inanellarono altre quattro affermazioni, superando nell’ordine Trento in trasferta, lesi in casa (successo conseguito senza i due «lunghi» del quintetto Brkic e Barlos), Trieste «on the road» e Scafati tra le mura amiche. Il percorso s’interruppe a Casale Monferrato, dove la Centrale si arrese 91-87 al termine di un confronto serrato chiusosi soltanto in volata. Tornando al presente, anche la Centrale targata Andrea Diana inizia la sua serie d’oro con una vittoria roboante, stavolta ai danni della malcapitata Prima Veroli (87-44 il finale). La settimana successiva Brescia passa agevolmente anche a Forlì contro una squadra in disarmo per sopravvenuti problemi societari. Si arriva così alla gara casalinga contro Agrigento, affrontata senza Brownlee (per l’ormai nota vicenda dei problemi personali) e con Nelson presto fuori per infortunio. Senza americani, Brescia non solo riesce a rimontare da -16 e a rimandare l’esito del match al supplementare, ma nell’overtime riesce addirittura a vincere con un canestro a fìl di sirena di Fernandez. Non sazia dell’impresa a spese dei siciliani, la giornata successiva Brescia fa ancor meglio a Napoli. Sprofondata a -18 nel secondo quarto, la Leonessa ritorna in partita e sulle ali dell’entusiasmo riesce a imporsi nel finale punto a punto per 71-64. Il resto è storia recente, con la vittoria contro Barcellona che chiude una seconda parte di 2014 da incorniciare. Difficile trovare anelli di congiunzione fra due squadre costruite in modo molto diverso e che hanno costruito le loro fortune su pallacanestro per certi versi agli antipodi (più impostata sul gioco interno quella di Martelossi, più perimetrale la versione di Diana). Sta di fatto che il gruppo del 2012/2013 da quella striscia di vittorie pose le basi per arrivare a un passo dalla promozione nella massima serie; quella attuale pare aver tutte le carte in regola per portare avanti un cammino simile, mail percorso è ancora lungo. Vincere domenica a Trapani e centrare per la prima volta nella storia della Leonessa dei canestri la sesta «W» di fila rappresenterebbe certo un eccellente preambolo.

Simone Rizzolo