Bresciaoggi – La Centrale non si ferma più: a Trapani c’è la sesta meraviglia
La Centrale del Latte Brescia è una cassaforte di punti a tenuta stagna: supera anche la prova di Trapani e con la sesta vittoria consecutiva chiude il girone d’andata al secondo posto. Al giro di boa del campionato – restando in tema di mare e soprattutto di vela, visto che il cartello d’ingresso a Trapani ricorda che da qui è salpata l’ultima vera Coppa America – l’invincibile armata guidata da Andrea Diana arriva con il vento in poppa, spinta da uno straordinario Justin Brownlee, autore di ben 36 punti e protagonista di una prova da navigatore del canestro. Ma ad impressionare è il valore dell’intero «equipaggio» bresciano, con tutti a remare nella stessa, vincente direzione, sia che siano imbarcati nella partita o costretti a soffrire e a esultare sulla panchina, come l’ammiraglio Nelson, che proprio in questa sfida gioca meno del solito (ma era al rientro) ma alla fine è il primo a issare la bandiera della vittoria. In partenza il tecnico Andrea Diana tiene in panchina Nelson e Loschi e schiera Passera nel ruolo di play con Fernandez dirottato a guardia, Alibegovic ala alta, Brownlee ala piccola e Cittadini pivot. La Li-ghthouse Trapani risponde con Meini in regia, Bray guardia, Legion e Baldassarre ali e Renzi pivot. La partenza è tutta trapanese con uno scatenato Renzi che approfitta di due errori bresciani e firma il 4-0 dopo un solo minuto; e subito dopo arriva una bomba di Bray per il 7-0. Il pubblico si scalda, ma si infiamma maggiormente quando Brownlee fa capire di essere tipo «camurruso» (come dicono da queste parti), ovvero poco disposto ad arrendersi e senza paura, così indica a tutti di stare zitti. La Centrale alza la voce e si sblocca a 7’50” con una tripla di Passera, poi ci pensa un canestro di Cittadini a riaprire i giochi. La Centrale c’è e tiene botta con una tripla di Brownlee (9-7). Si battaglia punto su punto fin quando di nuovo Brownlee azzecca un’altra tripla e riduce lo svantaggio a -1 (15-14). È il segno che il vento è cambiato, così si va al primo riposo sul più 3 grazie a una bomba di Alibegovic e a un appoggio da sotto canestro del solito Brownlee. Il secondo parziale è un’altalena di emozioni: la Centrale stenta, azzecca solo una bomba con Loschi e dopo due minuti viene ripresa sul 22 pari. Trapani però non punge troppo e due triple in successione di Loschi e Nelson, intervallate da una di Legion, danno il via all’allungo (25-30). Poi tocca a Loschi con 3+1 che vale il massimo vantaggio +7 (27-34). Con Nelson e Benevelli si arriva al +9 del 29-38. La Centrale sul più bello però va in tilt. Troppi errore sotto canestro ridanno fiducia a Trapani che pian piano risale trovando il pareggio sul 41-41 dopo che un’altra tripla di Brownlee aveva riacceso un attimo la luce. Diana chiama il time-out e l’istruzione data serve per produrre un’azione magistrale di Brownlee finalizzata sotto canestro da Cittadini che vale il vantaggio al riposo lungo (41-43). Il terzo parziale si apre all’insegna dell’equilibrio, ma Brownlee serve subito due cannoli da tre e Alibegovic ci mette sopra lo zucchero per il +9 sul 47-56. E dopo un bel canestro di Nelson, il massimo vantaggio della partita arriva con due tiri liberi di Brownlee per il +10 (52-62). Il Trapani prova a stare galla con Renzi e Ferrero, Brownlee è implacabile e con un altro 2/2 dalla lunetta fissa il 59-64 di fine parziale. Un +5 abbastanza rassicurante, al quale lo scatenatissimo Brownlee dà più valore mettendo subito a segno due triple in avvio dell’ultima frazione per il 64-70 che incanala la partita e fa superare indenne un momento di défaillance che frutta a Trapani cinque punti con Ferrerò (2+1) e Meini in contropiede per il 69-72. La Centrale impressiona per la compattezza di squadra, così anche se Brownlee sbaglia qualcosina ci pensa Alibegovic a ristabilire le distanze con due tiri liberi. E anche se Fernandez non è nelle sue giornate migliori al tiro, riesce comunque a estrarre dal cilindro le giocate che lasciano il segno, come un assist da metà campo che mette Brownlee tutto solo sotto canestro: tutto facile e di nuovo +7. Nella sostanza non c’è partita, perché ogni volta che Trapani si riporta sotto nella perfetta orchestra di Diana c’è qualcuno che trova l’acuto giusto. Come il solito Brownlee, che con la sua ultima bomba firma il 71-79. O come Fernandez che con due tiri liberi spegne sul nascere le speranze di recupero dei trapanesi. Oppure Alibegovic che con canestro e un tiro dalla lunetta a un minuto dalla fine fa capire che non c’è più partita. L’ultimo canestro «vero» è poi realizzato da Cittadini che corregge nella retina un’entrata a canestro di Juan Fernandez. Poi è un susseguirsi di falli e tiri liberi, che servono solo a sancire la superiorità di una Centrale del Latte che vince per 94-88 e continua il proprio momento d’oro con la sesta vittoria consecutiva, un filotto mai riuscito nei sei anni di storia della Leonessa dei canestri. Una vera cassaforte di punti che neanche le punte del Trapani riescono a far saltare.
Giulio Tosini
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7 JUAN FERNANDEZ
Stranamente impreciso al tiro, il giocatore più in forma della Leonessa non si smentisce in quanto a difesa, costruzione del gioco e pericolosità offensiva. Non è il solito “Lobito” ma la sua prestazione è sufficientemente valida per consentire alla Centrale di brindare al successo per la sesta volta consecutiva.
7.5 ALESSANDRO CITTADINI
Spalla ideale del miglior Brownlee di sempre, il pivot perugino raccoglie ogni pallone che gli capita nelle vicinanze e quando serve una mano in attacco mostrai tempi giusti per offendere la retina siciliana Otto punti, otto rimbalzi: numeri che garantiscono solidità e qualità.
7.5 MIRZA ALIBEGOVIC
Loschi non è al meglio dopo una settimana difficile e così Diana gli offre il pass per il quintetto iniziale. Da sesto uomo di lusso ad ala piccola titolare: per Mirza, lo sfacciato, non cambia niente. Picchia in difesa e fa canestro quando serve. Un uomo indispensabile nella perfetta arma da guerra della presidentessa Bragaglio.
7 ANDREA BENEVELLI
Meno efficace di altre volte, meno pronto nel farsi trovare smarcato fuori e dentro l’area, ma negli undici minuti in cui sta sul parquet il lungo pesarese fa in pieno il proprio dovere.
8 FEDERICO LOSCHI
I migliori aggettivi si sprecano ormai per il capitano. Non è nei cinque in partenza perché in settimana non si è mai allenato, ma si fa trovare pronto. I primi tre tiri da tre punti sono sentenze per la retina dei padroni di casa. La chicca della terza bomba segnata con l’aggiunta di un tiro libero per il fallo subito, è la certificazione di quanto sia indispensabile.
7.5 MARCO PASSERA
Se Fernandez e Passera sono considerati la coppia di migliori registi del campionato un motivo ci sarà. Il primo è che Juan Fernandez è un’ira di Dio, il secondo è che il regista varesino lo completa alla perfezione. Anche contro Trapani, Passera riesce a fare le cose giuste al momento giusto. Segna ogni volta che ha l’occasione, costruisce azioni di grande qualità e serve pure 5 assist ai suoi compagni.
7.5 ROBERTO NELSON
Out da tre settimane per infortunio, l’ammiraglio”, che già da qualche giorno scalpitava per poter rientrare, entra in campo a partita iniziata e lascia subito il segno. Cinque punti di fila sono il biglietto da visita che certifica il ritorno della guardia californiana, alla fine utilissima per il successo bresciano, anche se è rimasta in campo persoli undici minuti.
9 JUSTIN BROWNLEE
Potenza, precisione, duttilità: un mix di rara efficacia per una gara che la Centrale del latte voleva vincere e che grazie a questo ragazzone georgiano ha fatto sua. Dodici rimbalzi, 36 punti e un incredibile 46 di valutazione: sono i numeri che attestano la straordinaria prestazione del lungo americano, a cui la marachella di qualche settimana fa è del tutto perdonata.
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Aprire l’anno con una vittoria che è un mix di forza e tenacia per Andrea Diana è più dolce di una cassata siciliana gustata con lo zibibbo: «Vincere qui è un grande risultato – afferma il coach della Centrale del Latte Brescia -. Ha un sapore speciale e dolcissimo, non solo perché è la sesta vittoria consecutiva che conferma il nostro ottimo momento, ma anche perché ci siamo imposti con grande autorità su un campo che non è sicuramente dei più facili e contro una squadra di buon valore. Sapevamo che sarebbe stata una partita molto impegnativa, ma la squadra ha dato prova di grande maturità e di una straordinaria compattezza sia in campo che fuori». Nella giornata in cui si è riaccesa la stella di Brownlee, la Centrale ha brillato grazie a una prestazione davvero illuminante: «Il nostro gioco “aperto” ha fatto la differenza – spiega un Diana che trattiene la gioia per rispetto degli amici trapanesi, nel momento più nero della loro stagione -. Forse abbiamo concesso qualcosa di troppo in difesa, tanto da incassare ben 88 punti, ma in attacco abbiamo disputato una partita splendida, andando spesso al tiro da tre e trovando un Brownlee a dir poco strepitoso: con otto bombe e 36 punti totali definire sontuosa la sua prova non è sicuramente un’esagerazione». Dato a Brownlee il giusto merito per la vittoria, Diana rende comunque onore a tutta la squadra, anche, se magari qualcuno (vedi Fernandez) non si è espresso sui livelli migliori: «Quando si vince in trasferta nel modo in cui l’abbiamo fatto noi, ovvero chiudendo in testa tutti i parziali, è il segno di una grande prova di squadra, di grande unione – tiene a precisare il tecnico biancazzurro -. Fernandez ha avuto una giornata storta al tiro, ma le sue giocate sono state comunque determinanti e sono spesso arrivate nei momenti in cui eravamo più in difficoltà». La vittoria del gruppo ha comunque una dedica singola per Diana: «Questo successo è dedicato al nostro tifoso Enzo Langella, l’unico presente a sostenerci per di più accanto ai tifosi del Trapani, che applaudendoci alla fine hanno dimostrato grande sportività». E più di tutti ha raccolto applausi Justin Brownlee nonostante un piccolo screzio con il pubblico in avvio di gara: «Mi stavano fischiando ingiustamente dopo che avevo allontanato la palla in attacco. Il mio non è stato un gesto fatto con cattiveria (indice dritto davanti alla bocca a dire “tutti zitti “; ndr), ma devo riconoscere che un po’ quei fischi mi hanno caricato». È difatti da lì è partita la sua grande serata: «È stata sicuramente la mia miglior partita da quando gioco a Brescia e anche la migliore della mia carriera – afferma sorridente più che mai Brownlee -. È andato tutto benissimo e ho segnato come mai mi era capitato finora». Un prova raggiante che cancellale nubi delle scorse settimane: «Ringrazio compagni, staff tecnico e tifosi perché mi hanno riaccolto come se nulla fosse successo -conclude Brownlee-. Da parte mia prometto il massimo impegno fino alla fine per questa squadra che riesce ad esaltare il mio gioco». È proprio vero die le vittorie sono sempre dolci. Anche più di una cassata (pure con la z), vero Brownlee?
Giulio Tosini
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Il più irriducibile degli Irriducibili non ha rinunciato alla trasferta più lunga del girone d’andata: 1700 chilometri da Brescia a Trapani, secondo Google Maps. Enzo Langella, più conosciuto come «Pazzia» nel mondo della pallacanestro bresciana, era l’unico tifoso biancazzurro presente ieri sera sulle tribune del PalAuriga di Trapani. Pur di non perdersi l’ultima partita d’andata ha messo a dura prova anche la passione più irriducibile con una trasferta che è tutta da raccontare: partenza ieri all’alba da Brescia per imbarcarsi sul volo Bergamo-Trapani della Ryanair decollato da Orio al Serio alle 6.30, ritorno a Brescia stanotte dopo aver viaggiato un giorno intero in auto con uno sconosciuto. Cose da… pazzia. «Non potevo assolutamente mancare a questa partita -racconta Enzo Langella, 45 anni, napoletano d’origine ma bresciani d’adozione, agente immobiliare in città da anni -. Gli amici trapanesi, con i quali siamo legati da un solido gemellaggio mi aspettavano per fare una grande festa e non potevo deluderli, perciò mi sono adoperato per superare gli ostacoli geografici e soprattutto economici». Il viaggio in aereo andata e ritorno costava oltre 800 euro, troppo anche per una passione che non conosce confini, ma non abbastanza per fare desistere un tifoso che quest’anno non aveva saltato nemmeno una trasferta: «Un amico mi ha fatto scoprire il sito internet Blablacar, una sorta di autostop degli anni Duemila dove è possibile trovare un passaggio in auto a poco prezzo. Lì ho incontrato un tale che si chiama Riccardo che lunedì mattina parte da Trapani per Milano e che per meno di 100 euro mi porta fino a Brescia. Un’occasione incredibile che ho colto al volo». Così la passione irriducibile di Enzo Langella ha superato tutti gli ostacoli: speciale per lui l’accoglienza a Trapani, con un pantagruelico pranzo a base di tonno insieme ai tifosi granata («ma senza dolce, per scaramanzia come prima di ogni partita»), e poi la partita all’interno del palazzetto dove è stato rinnovato il gemellaggio tra le due tifoserie con uno strisione esposto dai supporters siciliani: «I trapanesi granata oggi sono Irriducibili». E oggi Enzo «Pazzia» Langella ripartirà per Brescia ma con un’esperienza unica nel cuore, tra l’altro davvero fortunata per i propri colori.
G.T.
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Grazie al secondo posto ottenuto al termine del girone di andata, la Centrale del latte, come Verona che ha vinto la classifica parziale, sarà esentata dal turno preliminare della «Final Six» di coppa Italia. La manifestazione che è in programma fra il 6 e l”8 marzo a Rimini, vedrà sfidarsi nella giornata di venerdì l’FMC Ferentino e il De’Longhi Treviso nella parte alta del tabellone, mentre in quella inferiore lo spareggio vedrà protagoniste Manital Torino e Acmar Ravenna. Il giorno successivo, sabato 7 marzo, la Centrale del Latte sfiderà la vincente di Ferentino-Treviso, mentre a Verona toccherà la qualificata fra Torino e Ravenna. Domenica pomeriggio la finalissima che assegnerà la coppa Italia e il pass per l’Eurochallenge. L’ordine degli incontri e gli orari di gioco sono da definire.