Giornale di Brescia – Centrale all’assalto di un tabù: c’è la fatal Jesi
Ci sono campi dove andare a giocarci anche con sei vittorie consecutive nel trolley non basta per sentirsi tranquilli. Ci sono campi fatali, maledetti, stregati. Ci sono campi che vanno però esorcizzati e se proprio dovevamo scegliere una Centrale del latte per provarci, quella che ha a disposizione Andrea Diana in questo momento è la migliore. Jesi, già Jesi. Due sconfitte nelle ultime due stagioni. Un tabù. Brescia ci perse anche l’anno della storica cavalcata fino alla finale promozione: d’accordo era la prima giornata, la squadra aveva «i difetti di chi gioca insieme da poco tempo» come disse Stojkov a fine gara, ma partire segnando solo 58 punti (record negativo stagionale) fece rabbrividire. Quella domenica 7 ottobre 2012 la Leonessa dei canestri tirò con percentuali ridicole: 38% da 2, 22% da 3. Andarono in doppia cifra solo Brkic (15 punti, unico in rosa ad avere un minutaggio importante in A2), e Jenkins (12). A conferma che al PalaTriccoli c’è sempre qualcosa che non torna ecco la debacle del 6 febbraio scorso, un giovedì: 95-93 per i marchigiani dopo un tempo supplementare. Gara a tratti dominata dai biancoazzurri sempre affidati a Martelossi, capaci di volare anchea+ 17 (42-25), di condurre quasi fino alla fine per poi farsi recuperare da una squadra che dovette rinunciare in partenza a Rocca e Goldwire e a Maggioli, ben presto gravato di falli, a gara in corso. Fu Santiangeli, che scrisse 29, il giustiziere. Quell’incredibile sconfitta portò all’esonero, poi rientrato, di Martelossi; una vicenda che condizionò in negativo il prosieguo della stagione conclusa senza il raggiungimento dell’obiettivo minimo stagionale: i play off. Prima di quel match c’erano solo 6 punti di differenza tra le due squadre, ora sono il doppio, ma chi pensa a una passeggiata di salute (anche se in settimana la Fileni ha salutato Migliori e ha Maggioli con un ginocchio scricchiolante) rischia di risvegliarsi in un incubo. Intanto sul caso Forlì, autoesclusosi dal campionato, la Lnp vuole sottoporre alla Fip la possibilità di considerare i romagnoli ultimi e quindi retrocessi nella futura serie B, consentendo alla squadra che terminerà in fondo alla classifica di essere considerata penultima, andando così a spareggiare con la quindicesima della Silver. Sul tema era stato tranchant il presidente Basciano, patron di Trapani, domenica scorsa dopo il match con la Centrale: «Il regolamento è uno e va rispettato. Non devono esserci modifiche per non perdere ulteriore credibilità». Pillola di mercato, infine: Mantova (ospiterà Brescia giovedì 22 al PalaBam) potrebbe cedere Jefferson a Sassari e per sostituirlo pensa a Wojciechowski. Prima di tutto questo però la Centrale deve pensare a come esorcizzare il campo maledetto.
Cristiano Tognoli