Bresciaoggi – Centrale del Latte, un «Settebello» da sogno
Sette vittorie, una cavalcata fantastica che lancia Brescia, magnifica seconda, felice e vincente come mai nella sua storia era stata. E pazienza se 2 punti (quelli della vittoria a Forlì) sono stati revocati e altri 2 (quelli della vittoria a Barcellona Pozzo di Gotto) lo saranno. La squadra si gode un risultato impensabile e adesso è giusto cominciare ad alzare l’asticella. Oppure no? Dilemma arduo: da un lato è bello sognare, pensare che si possa ambire ai due risultati più importanti (promozione e vittoria alle final six di coppa Italia), dall’altro conviene restare con i piedi per terra: questa squadra è ai vertici della A2 proprio perchè sa programmare una gara per volta. L’obiettivo del Brescia, è risaputo, era l’ottava piazza. E oggi il vantaggio sull’ottavo posto è di 10 punti, oltre allo scontro diretto a favore con tutte le 3 formazioni ferme a quota 14. La Leonessa guarda già alla sfida di domenica con Casalpusterlengo (che viene da 3 successi in fila, tutti con le siciliane) e si leva la maschera. Se coach Andrea Diana è ancora prudente («Verona e Torino sulla carta hanno più di noi, che però siamo più squadra e abbiamo grande voglia di migliorarci»), la certificazione del ruolo di protagonista è arrivata da Jesi, dove l’ex play della Silverstone Maurizio Lasi ha detto espressamente che Brescia corre per il successo finale. Se sarà così davvero, lo dirà il campo, e in particolare la gara interna contro Torino del 25 gennaio. Prima di allora altro match probante, contro Ca-salpusterlengo. E il piccolo vantaggio di venire da un turno infrasettimanale: la terza di ritorno si giocherà a Mantova il 28 gennaio; Torino il 22 sfiderà Trapani. Il primo spartiacque per misurare le ambizioni della Centrale può essere il primo febbraio. Da oggi ad allora Brescia affronterà 4 volte squadre in lotta per i play-off (Casalpusterlengo, Torino, Mantova e Biella, le ultime due fuori casa) e in base ai risultati si potrà capire a cosa la Centrale può ambire: la speranza è che la coppia americana Nelson-Brownlee riesca a trovare la continuità che oggi le manca, anche perché gli americani finora sono stati gli… italiani. Ad esclusione della prova di Trapani di Brownlee (36 punti e 12 rimbalzi), le vittorie sono state targate Italia e se giocatori come Fernandez e Cittadini hanno il talento e l’esperienza adatte, quello che ha colpito favorevolmente è l’impatto del duo Loschi-Alibegovic: sulla carta doveva esserci una rivalità fortissima per il posto da ala piccola. Invece, complice l’infortunio di Nelson, lo strano duo da staffetta è diventato complementare. Il capitano ora è il signor doppia cifra, per 2 volte miglior marcatore (a Jesi e contro Barcellona sempre con 18 punti) mentre le triple di Alibegovic sono diventate l’arma in più di Brescia: doppio 4/5 dall’arco nelle Marche e contro Barcellona. Per loro, e soprattutto per coach Diana, il miglior risultato possibile.
Alberto Banzola
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In serie A2 Gold potrebbe esserci un’altra novità poco piacevole. Dopo Forlì, anche Barcellona Pozzo di Gotto si appresta a chiudere i battenti? Così pare: la situazione, che già si trascinava da diverse settimane, è arrivata a un punte limite: dopo lo sciopero dei giocatori e gli incontri andati a vuoto tra l’amministrazione comunale e la società, in Sicilia c’è aria di smobilitazione. I tifosi stanno cercando di racimolare i fondi necessari (50.000 euro) per concludere le stagione, ma ormai sembra un’operazione impossibile, considerando anche che i procuratori dei giocatori giallorossi stanno offrendo i loro assistiti alle altre squadre di serie A2. A questo punto, difficilmente domenica si giocherà il match tra Barcellona e Verona che doveva sancire la riapertura del PalAlberti post maquillage: calendari e classifiche vanno verso il secondo ribaltone, mentre il numero di retrocessioni calerebbe a una, vale a dire l’ultima di A2 Silver (attualmente Piacenza).