Giornale di Brescia – Centrale una veloce goletta dalle cannonate sempre più precise
Sempre più sicuro e preciso, l’equipaggio della Centrale del latte prosegue senza incertezze la sua navigazione nel procelloso mare dell’A2 Gold, dove è già affondato Forlì, mentre Veroli, Barcellona e Napoli faticano a rimanere a galla. Scelti uno a uno dal comandante Diana, gli uomini dell’agile e veloce goletta verde bresciana hanno dimostrato di poter rivaleggiare con le corazzate Verona, Ferentino e Torino, la prima appena lì davanti, le altre costrette a inseguire. E per quanto si è visto finora, la lotta per la pole position nei play off dovrebbe essere ristretta a queste quattro imbarcazioni. La Centrale è attualmente quella con più vento in poppa, avendo vinto gli ultimi sette duelli, anche se il naufragio dei romagnoli, seconda vittima di questa serie, riduce a sei il dato ufficiale della Lega. Vento in poppa e colubrine quanto mai precise, come testimonia il 38% nelle «bombe», la seconda miglior percentuale del torneo, appena un punto in meno rispetto a Verona che però tira in media 23.1 volte da 3 punti, mentre i tentativi dei biancoblù sono 24.3 a partita. In termini assoluti, Brescia ha già mandato a bersaglio 140 colpi dalla grande distanza, superata soltanto da Biella che ne ha piazzati 163, avendo però una media di 31.1 tentativi (10.5 dei quali del solo Voskuil) per una percentuale di successo del 35%. Arrembante e indomita per sua natura, la Centrale sta dunque costruendo il suo miglior campionato nella seconda serie nazionale dai tempi della Cidneo – di cui sta onorando al meglio la maglia che è una citazione di quella indossata da Piet, Tom e compagni – anche grazie alla precisione nelle conclusioni pesanti. Una precisione che è frutto di un talento diffuso, come evidenzia la tabella a fianco che vede quattro biancoblù tra i primi 25, come nessun’altra squadra (Verona, Agrigento e Jesi ne presentano tre, le altre al massimo due), senza dimenticare che un quinto giocatore, Roberto Nelson, è trentunesimo con il 34%, frutto di 17/50. Un talento diffuso che è emerso con il passare delle partite. Da questo (ma non solo) punto di vista è paradigmatico il doppio confronto con Jesi, conclusosi con due vittorie quantomai diverse nonostante i punteggi simili (82-74 e 85-72) visto che all’andata Brescia finì sotto anche di 14 lunghezze, mentre domenica in terra marchigiana ha dominato dal primo minuto: nella gara d’esordio in campionato Alibegovic e Loschi totalizzarono 3 punti, tutti dalla lunetta, con 0/7 nelle triple, contro i 34 dell’ultima gara con uno straordinario 8/11 dall’arco. Soprattutto grazie a loro, la Centrale ha concluso con 14/24 per un 58% che migliora di un punto il record stabilito contro la cenerentola Veroli (16/28 con Mirza allora come al PalaTriccoli a 4/5), confermando la grande precisione che caratterizza quest’ultimo periodo, scandito dal 52% contro Barcellona (12/23, con 6/9 per la premiata ditta AliLos) e dal 44% di Trapani, dove Brownlee è stato grande protagonista (8/13), ma il capitano ha ancora una volta brillato (3 / 4).
Franco Bassini