Giornale di Brescia – La Centrale per non fermarsi
Il San Filippo riapre oggi al basket per ospitare la sfida tra Centrale del latte e l’Assigeco Casalpusterlengo, valida per la seconda di ritorno del campionato di A2. Per la Leonessa si tratta del primo impegno interno del nuovo anno, iniziato con le vittoriose trasferte di Trapani e Jesi che hanno allungato a sette la striscia di successi consecutivi e a tredici quelli totali. Un ritmo straordinario, inferiore soltanto a quello di Verona che la precede di due punti e carica di attese il derby di ritorno in programma al PalaOlimpia venerdì 20 febbraio. Soltanto un paio di settimane fa, la partita odierna (ore 18, diretta su Radio Bresciasette, aggiornamenti in tempo reale su www.giornaledibrescia.it )sarebbe stata catalogata tra quelle facili, non solo per l’autorevolezza mostrata in casa dalla Centrale (sei affermazioni in sette gare),ma anche perle difficoltà palesate dai lodigiani, sconfitti dieci volte nelle prime tredici partite. L’Assigeco è invece riuscita nell’impresa di infilare tre vittorie consecutive – curiosamente ai danni delle tre formazioni siciliane – raddoppiando così il proprio fatturato e portandosi di fatto in zona sicurezza. «Siamo attesi da una sfida impegnativa – osserva in proposito coach Diana- contro una squadra in crescita, grazie anche all’inserimento di Lorenza Saccaggi (oggi alla terza uscita con la nuova maglia dopo aver iniziato la stagione a Forlì, ndr) e l’ottimo momento di Young (24 punti con 4/6 da 3 domenica scorsa contro Agrigento, ndr). Noi però siamo reduci da due vittorie esterne consecutive che, oltre a incrementare la consapevolezza nei nostri mezzi, hanno dimostrato quanto sia importante aggredire fin dalla palla a due: è quanto faremo anche in questa occasione, decisi a esprimere la nostra migliore pallacanestro con l’obiettivo di regalare a noi e al nostro pubblico l’ennesimo successo». Casalpusterlengo è la squadra che tira peggio del campionato, con il 46% da 2 e il 30% da 3 (ma domenica ha concluso con un eccellente 11/22); in compenso vanta la terza miglior difesa, dopo Casale e Verona, e primeggia tanto nei rimbalzi totali quanto in quelli offensivi, merito in particolare di Mitchell Poletti, che ne cattura in media 9.1 (miglior italiano del torneo) 3.9 dei quali in attacco (migliore in assoluto), oltre a tirare con un 55% palesemente sopra la media della squadra. «La chiave del match sarà la lotta sotto i tabelloni – conviene Diana – e più in generale l’attenzione all’interno dell’area. Noi veniamo da una settimana molto buona, all’inizio della quale Nelson ha smaltito l’attacco influenzale che lo aveva limitato a Jesi». All’andata Brescia si impose 76-69 al termine di un incontro per nulla facile, complici l’assenza di Passera e Giammò, i problemi di falli di Fernandez e l’infortunio alla caviglia di Nelson, che suggerirono a coach Diana di far esordire già nel primo quarto il diciassettenne Bolis in un quintetto tutto italiano. Trascinata da Cittadini (20 punti e 10 rimbalzi con 33 di valutazione) e Alibegovic (16 punti con 4/7 nelle «bombe») la Centrale fece così sua soltanto nel finale la partita più lunga della storia del basket bresciano e non solo, iniziata il 12 ottobre e conclusa il 13novembre. Il primo tentativo venne infatti interrotto dopo nemmeno 5 minuti per la pericolosità del parquet reso viscido dalla condensa. Il primo di due rinvii consecutivi – l’altro a Torino – che infittirono il calendario novembrino della Centrale, che poi perse le ultime due gare delle sei concentrate in 21 giorni. Una circostanza ricordata da Matteo Bonetti nel corso della presentazione della gara avvenuta nella sede dell’AiFOS, associazione che si occupa di sicurezza che come tale, ha osservato con un sorriso il patron della Centrale, avrebbe modo di rendersi utile al PalaCampus di Codogno.