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Giornale di Brescia – Con Verona patta in 8 mosse

In principio era Verona. Inarrestabile, addirittura maestosa nell’incedere: nove vittorie consecutive a fare immediatamente il vuoto. Brescia però non sfigura: inizia con quattro successi, l’ultimo dei quali a Casale Monferrato, parquet fino a quel momento stregato. Poi viene bombardata da Amoroso a Torino (106-98), vince a Trieste e Codogno (quattro trasferte consecutive dopo tre partite in casa…) e si presenta al big match del San Filippo con un Nelson acciaccato nella scia di una Tezenis priva di Monroe. La sfida è di alto livello, oltre che incerta e appassionante: la spunta di due punti la capolista, grazie anche a un paio di sviste arbitrali. Verona si porta a +4 e tre giorni dopo regola in casa Biella mentre Brescia viene sconfitta di misura a Ferentino al termine della sesta partita giocata in 22 giorni, conseguenza dei rinvìi di Codogno e Torino. La Tezenis comincia ad essere lontana, quando Brescia riceve una Veroli in palese difficoltà e Verona va a Napoli contro una squadra dal rendimento a dir poco altalenante. Ma mentre i biancoblù si allenano (87-44), gli scaligeri, sempre privi di Monroe, incappano in una serata nerissima, fermandosi a 57 punti, 10 in meno dei partenopei. La domenica successiva, il 7 dicembre, i biancoblù sono di scena a Forlì, dove non c’è storia (69-92) e ora nemmeno traccia negli annali, dopo l’esclusione dei romagnoli dal torneo e la cancellazione delle loro partite. La capolista ospita la pericolante Jesi che sorprendentemente si impone 83-74, conducendo sin dalle prime battute, nonostante la Tezenis abbia 26 punti dal rientrante Monroe, mentre Umeh si ferma a 2 con 1 /11 al tiro. Ricapiterà, come vedremo. Brescia si riporta a 2 punti, che resteranno tali anche dopo l’appena ricordata disavventura di Forlì, che il 21 dicembre viene bastonata al PalaOlimpia (125-37) nella sua ultima apparizione in campo. Quel giorno la Centrale fa sua a Napoli una partita complicata, così come lo era stata la precedente in casa con Agrigento, vinta dopo un supplementare nel giorno in cui Brownlee non si era presentato e Nelson aveva gettato la spugna per infortunio nel terzo quarto. La squadra di Diana è uno schiacciasassi e sa far fronte alle assenze come alle situazioni diffìcili che si presentano sul campo. Vince sempre, al pari di Verona, che alla penultima di andata espugna Ferentino, mettendo fine alla striscia di sette successi dei ciociari, e chiude l’andata piegando Torino. Ieri, ancora a sorpresa, la terza caduta stagionale, a Barcellona, per mano di un’ altra squadra altalenante nel rendimento e nelle vicende societarie. Umeh? Due punti con 1 /12 al tiro. Complice l’entusiasmo per il primo posto in classifica, gli appassionati bresciani hanno già esaurito i posti sul pullman che gli Irriducibili hanno organizzato per le trasferte a Mantova del 28 gennaio e a Biella del primo febbraio. Ne è stato così opzionato un secondo per seguire entrambe le partite. Per iscriversi si può chiamare Daniela al 3388091692, scrivere una mail a irriducibili.leonessa@gmail.com o utilizzare la pagina del gruppo su Fa-cebook.

Franco Bassini