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Bresciaoggi – La Centrale deve ripartire e punta sul fattore campo

Niente di grave: la Leonessa è inciampata nella sua corsa in discesa nell’ostacolo Biella (stasera, alle 22.10 su Brescia. IV, la differita dell’incontro) ma è subito pronta a rialzarsi. Perché la serie delle vittorie consecutive (10 sul campo, 9 per le statistiche visto il ritiro di Forlì) prima o poi doveva esaurirsi, anche se la sconfitta in Piemonte brucia. Di alibi ce ne sono due e sono rilevanti: 3 partite in 7 giorni da affrontare contro 3 squadre di livello (Torino, Mantova e Biella) ad esempio, o l’assenza «last minute» di Juan Fernandez, che ha messo un po’ in ambasce Brescia, e non tanto perché chi lo ha sostituito (Marco Passera) non sia stato all’altezza. Anzi: proprio il play varesino è riuscito a dare la scossa in più momenti. Ma sicuramente le rotazioni ne hanno risentito e la stanchezza accumulata si è fatta sentire: perché Alibegovic da play qualche energia in più l’ha dovuta spendere, e così anche il resto della squadra. E perché quell’ultimo pallone, gestito da Juan Fernandez, poteva scottare meno. Lo sanno bene i tifosi, che apprezzano il mix “corazon y bolas” del giocatore argentino che già in passato si è preso delle belle responsabilità. Tirato il fiato dopo la settimana da straordinari, Brescia deve iniziare a pensare al futuro prossimo, perché a febbraio sono previsti ancora match di primissima levatura. Casale Monferrato, Trieste, Verona e Ferentino: 3 partite casalinghe e una sola trasferta. Sesta, settima, prima e terza: la preparazione alla Final Six di coppa Italia (a proposito: Brescia gioca la sua prima partita sabato 7 marzo alle 18,15 contro la vincente di Ferentino-Treviso, la finalissima è prevista domenica alle 18,30) prevede solo partite di livello, con quello che potrebbe essere l’anticipo della finale, venerdì 20 febbraio, al PalaOlimpia di Verona. Brescia per ora pensa a Casale Monferrato: i rossoblu sono la bestia nera del «San Filippo» e finora in via Bazoli hanno perso solo in coppa Italia 2 stagioni fa. Già all’andata però la Centrale riuscì nell’impresa di far saltare il fortino del pala-Ferraris di Casale Monferrato (per la prima volta nella storia) e domenica cercherà di riprendere la corsa contro i rossoblu, che l’anno scorso regalarono la prima delusione interna alla Centrale del latte. Il tabellone del San Filippo recitava 89-91: il secondo supplementare consecutivo in cui Brescia non riuscì a vincere. E non fu l’ultimo: una motivazione in più per chi dello scorso anno è rimasto qui, e domenica dopo domenica sta crescendo nel proprio apporto, risultando uno dei giocatori dal miglior rendimento: Federico Loschi. Il centesimo da scommettere è tutto per lui; anche perché la differenza tra Brescia e le altre squadre di serie A2 Gold sta proprio nella capacità di reinventarsi, domenica dopo domenica, protagonisti nuovi, eroi di giornata che cementano una squadra vera, in cui non esiste il solista, il giocatore che ti risolve la partita (come Voskuil per Biella). E questo per la Centrale del Latte è un vantaggio considerevole. ”

 Alberto Banzola