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Bresciaoggi – Centrale contro un tabù «Casale? Lo batteremo»

I disagi causati dalla neve in città ieri non hanno scalfito la programmazione del Basket Brescia, tantomeno l’umore del suo general manager Ferencz Bartocci, marchigiano di Matelica (Macerata), classe 1971, abituato tra Fabriano e Veroli a svegliarsi circondato da manti di coltre bianca: «Spiace solo aver dovuto rimandare un evento organizzato con un nostro sponsor, ma lo recupereremo presto», fa sapere. E allora l’attenzione si sposta di nuovo al parquet perchè l «gm» Ferencz Bartocci con la presidente Graziella Bragaglio Per Bartocci, cresciuto al fianco di Ario Costa (con cui ha lavorato a Fabriano), la gara di domani non sarà una partita come le altre: a Casale Monferrato ci sono Marco Ramondino in panchina, e in campo andranno Giovanni Tomassini, Brett Blizzard e Jamar Samuels, che lo scorso anno vestivano la maglia di Veroli, la societa da cui previene il «gm» marchigiano. La squadra frusinate fu la sorpresa della stagione come la Centrale in questa annata ed i meriti sono sicuramente di Bartocci, che in estate ha costruito un telaio di prim’ordine. «Sicuramente rivedere da avversari Ramondino in primis e 3 atleti di un anno molto bello fa sì che riaffiorino tantissimi bei ricordi. Ma non c’è tempo per i sentimentalismi: io voglio vincere. Faremo finta di non conoscerci». Ma Bartocci sa che Casale è la bestia nera della Leonessa: «Speriamo di sfatare questo mito: anche all’andata lo era, eppure abbiamo sbancato il PalaFerraris. Questa è una squadra che sta stupendo e rivisitando in positivo le statistiche del passato: ogni stagione fa storia a sé. Ma credo che stavolta Casale sia più preoccupata di noi». Non può essere ancora tempo di bilanci per Bartocci, ma con la squadra dei record (10 vittorie in fila), un secondo posto con ampio margine sulle inseguitrici e una Final Six di coppa alle porte, c’è di che essere contenti: «Il prossimo obiettivo? Arrivare in fondo a qualcosa che ci giocheremo tra un mese e che ci potrebbe far entrare nella storia». Chiaro il riferimento alla Final Six di Cop- pa Italia a Rimini, il 7-8 marzo: «Ho avuto il piacere di vincere 2 volte questa competizione, nel 2010 a Sassari e nel 2011 con il Novara. Vincere la coppa può aprire degli scenari oltre confine». Li aprirebbe anche per il suo general manager: «Non ho mai avuto il piacere di confrontarmi con l’estero: mi piacerebbe molto. Non abbiamo pressioni e questo ci permette di lavorare in maniera serena: in questa maniera nessun obiettivo è precluso».

Alberto Banzola