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Giornale di Brescia – Dalmasson: «Per vincere servirebbe un mezzo miracolo»

Tornare nel Bresciano per lui rappresenta sempre qualcosa di speciale, oggi più che mai. Eugenio Dalmasson, coach di Trieste che domenica sarà di scena al San Filippo, ritrova quella Centrale del latte che quest’estate è stata vicina a diventare la sua squadra. Quanto c’era di vero nelle voci che quest’estate la volevano in procinto di sedersi sulla panchina biancoblù? «Non è un segreto che fra me e la proprietà bresciana ci siano stati contatti. Ci siamo incontrati per valutare questa eventualità; non posso far altro che ringraziare la presidentessa Graziella Bragaglio e il patron Matteo Bonetti per aver pensato al sottoscritto, da sempre molto legato alla vostra realtà (Dalmasson ha allenato a Montichiari prima e Lumezzane poi ndr), come una delle alternative valide per la squadra». Quali sono stati i fattori che non hanno permesso la buona riuscita della trattativa? «Possiamo dire che non sono coincisi i tempi. Trieste necessitava di risposte, mente Brescia stava ancora valutando varie opportunità. Così ho deciso di restare, proseguendo il lavoro che ormai stiamo portando avanti con buoni frutti da cinque anni a questa parte». Dal suo avvento sulla panchina alabardata sono stati tanti i confronti con Brescia, prima in A Dilettanti e poi in A2 Gold. Trieste è sempre uscita sconfitta; è arrivato il tempo delle rivincita? «Non penso di far torto a nessuno dicendo che le  forze in campo non sono mai state alla pari. Sin dai tempi della A Dilettanti, con Sandro Dell’Agnello in panchina, Brescia ha sempre costruito squadre con obiettivi ben diversi dai nostri e quest’anno non fa eccezione. Sappiamo che per poter venire a vincere al San Filippo servirà un mezzo miracolo». Entrambe le squadre stanno comunque andando al di la delle aspettative di inizio stagione. Credeva ad un una Centrale così dominante in questo campionato? «Personalmente penso che Brescia stia facendo una stagione migliore di quella che con Martelossi in panchina vide la squadra arrivare ad un passo dalla serie A. A Diana vanno i miei complimenti perché non poteva cominciare meglio di così la sua carriera da head coach». Per voi, complice le vicissitudini che hanno coinvolto diverse squadre della A2 Gold, l’obiettivo play off è alla portata. Quanto ci credete? «Sarebbe un risultato eccezionale, tenuto conto che la squadra è stata costruita per ottenere la salvezza, eventualmente anche all’ultima giornata. Inoltre stiamo continuando a lavorare sui prodotti del nostro vivaio, che ci stanno regalando soddisfazioni. Penso soprattutto all’esplosione di Tonut, che con le sue prestazioni sta ovviando al rendimento un po’ altalenante dei nostri americani». Da navigato uomo di sport, che effetto le fa prendere parte ad un campionato dove ogni settimana si parla di una squadra sull’orlo del fallimento? «Dispiace che le classifiche, più che dal campo, vengano decise da quanto accade fuori. È paradossale pensare che, qualora venissero estromesse Napoli e Veroli, noi perderemmo in un sol colpo sei punti. È difficile giocare ed esprimersi al meglio in queste condizioni». Oggi dalle 18 alle 19.30 primo giorno di prevendita dei biglietti sia per la gara con Trieste sia per quella di venerdì prossimo a Verona. I tagliandi per il match di dopodomani, quando le biglietterie apriranno alle 16, sono acquistabili anche on line al sito www.basketbrescialonessa. it/ eventi.

Simone Rizzolo