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Giornale di Brescia – II fascino discreto della Coppa Italia

Bella formula, bella visibilità, bell’ambientazione, bel montepremi. La Final Six di Coppa Italia di A2 che da domani a domenica si disputerà alla Fiera di Rimini è destinata a sicuro successo. La presenza delle migliori squadre di Gold e Silver al termine del girone d’andata (ma i valori non sono mutati nel frattempo: soltanto Ferentino, delle sei, avrebbe perso il posto), la diretta su SkySport3, l’impianto romagnolo con le sue arene e un contorno che è improprio definire tale, la partecipazione all’Euro-challenge per la squadra vincitrice hanno rilanciato la manifestazione riservata alla seconda serie nazionale nata un po’ in sordina nel 2005. Come d’altronde è destino per la Coppa Italia nel nostro Paese, dove la forbice di importanza e interesse tra il campionato e il trofeo tricolore è probabilmente la più ampia in Europa, a partire dal calcio. Nel caso del basket, poi, siamo davanti a una… vocazione tardiva. La prima edizione è infatti soltanto del ’68 e venne vinta dalla Fides Napoli, seconda in campionato alle spalle di Cantù. Per la cronaca, al mini torneo disputato al PalaDozza di Bologna dal 15 giugno al 7 luglio parteciparono solo cinque squadre di serie A, allora unica, e 9 di B. Viste le date, non si fatica a capire perché Ignis, Simmenthal e gli stessi tricolori distertarono l’appuntamento… Nella successiva edizione si esagerò in senso opposto: 76 squadre di B e C – tra le quali la Centurv Basket Brescia del presidente Tortosa e di coach Mario Gabusi (Amadini, Rubagotti e Romano tra i giocatori) che superò il primo turno ai danni di Riva e venne poi eliminata da Vigevano – a guadagnarsi i sedicesimi nei quali entrarono in scena le 12 formazioni di A. Le prime partite si disputarono il 6 ottobre ’68 e la finale il 2 giugno ’69: vinse l’Ignis di Nico Messina, che poi vedremo all’ombra del Cidneo così come «Chico» Ovi e Flaborea, in squadra con Rusconi, Ossola, Raga, Malagoli, Meneghin e Paschini, oggi il meno conosciuto, allora miglior realizzatore. Nel 1973 semifinali e finali vennero disputate all’Eib il 10 e l’ 11 maggio, singolarmente un giovedì e venerdì. Vinse ancora l’Ignis (quarto titolo in sei edizioni) che già si era assicurata scudetto, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale, superando in finale la Saclà Asti di Caglieris e Benevelli (sì, proprio Amos, il papà di Andrea) con un netto 94-65. D’altronde Asa Nikolic disponeva di una squadra straordinaria, nella quale Morse, Bisson e Zanatta si erano aggiunti a Rusconi, Ossola, Flabora e Meneghin; senza dimenticare Polzot, che asua volta approderà la stagione successiva nella Rondine Brescia. La settima edizione fu vinta dalla Sinudyne Bologna di Dan Peterson, John Fultz (padre di Robert) e Pierangelo Gergati (padre di Lollo). Poi più nulla fino all’84 quando il torneo riprese da dove era stato interrotto, ovvero con il successo della Granarolo Bologna di Bucci (e Brunamonti, Bonamico, Villata, Binelli, Rolle), mentre il Simmenthal Brescia uscì negli ottavi per mano della Simac. D’altronde la Coppa Italia non vide mai il Basket Brescia fare molta strada. Fuori nella fase eliminatoria l’anno dopo, quindi out nei sedicesimi prima con Gorizia, poi Cantù, quindi Treviso e Milano. Se possibile andò ancora peggio nelT 89/90, quando si passò dall’ eliminazione diretta ai gironi e la Filodoro chiuse ultima con una vittoria in sei partite. La stagione successiva ancora fuori nei sedicesimi contro la Knorr Bologna e nel 91/92 per mano di Trieste. Poi la retrocessione in B e la cessione dei diritti a Ferrara. Nel 2000 il trofeo cambiò formula e collocazione temporale: Final Eight invernale con le prime sette di Al e la migliore di A2 al termine dell’andata. Nel2001/02 con la nascita della Lega-Due, la serie A si… mise in proprio e la seconda serie attese il 2004/05 per organizzare la prima Coppa Italia di categoria che vide la partecipazione delle migliori quattro al giro di boa e l’organizzazione affidata a una di queste. Si disputarono così 9 edizioni caratterizzate dal tris di Veroli (2009, 2010, 2011), mentre l’ultima vincitrice fu Trento, sconfitta in finale un anno fa da Biella nella prima Final Six. La Centrale, in LegaDue dal 2011/12, è al debutto, mentre Brescia manca dall’edizione 91/92. Una lunga attesa, che merita di essere ripagata.

Franco Bassini