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Giornale di Brescia – «Brescia in Europa, ci pensate?»

Raccontano da casa Bonetti che in questi giorni il patron della Leonessa dei canestri sta facendo sogni strani. L’altranotte si è svegliato di soprassalto convinto che su Sky stesse per andare in onda «La leggenda dell’onda blu e di Juan Fernandez, raccontata da Federico Buffa». Non sta più nella pelle il signor Matteo: la possibilità di portare il Basket Brescia in Europa è distante solo due partite. Vincendo la Coppa Italia nel fine settimana a Rimini ci sarebbe la certezza di giocare poi l’anno prossimo in Eurochallenge, la terza competizione continentale dopo Eurolega ed Eurocup. Non per rovinarle il sogno, ma nel caso dove si giocherebbe? «Al San Filippo. Non ci sono problemi di capienza, ci siamo già informati. Inoltre sono reduce da una cena con due rappresentanti del Comune che mi hanno garantito che il Primo aprile inizieranno i lavori perii nuovo Eib. Speriamo non sia un pesce… Ma se così fosse vorrebbe dire che dal campionato 2016-2017 avremo una nuova casa». Brescia in Europa, è il suo sogno da sempre? «Sì, lo ammetto: da quando ho portato i diritti della Juvi Cremona in questa città. Più passava il tempo e più capivo che questa città aveva bisogno di un respiro europeo». Pensa che la squadra di Diana sia pronta? «Già essere a Rimini è un grande traguardo, ho vissuto questa kermesse l’anno scorso e vi posso assicurare cne tra musica, eventi, clinic e soprattutto partite che si susseguono una dopo l’altra, è un grande spot per la nostra disciplina. Ci saranno tanti addetti ai lavori, molti tifosi: Treviso e Ferentino si muoveranno addirittura con i sindaci. Un anno fa si raggiunsero le 25.000 presenze in 3 giorni, quest’anno saranno senz’altro di più». Non c’è il rischio che la Centrale, squadra giovane, avverta eccessivamente il peso dell’ambiente e della situazione? «Abbiamo chiesto ai ragazzi di rimanere sereni e di sognare. Non succede, ma se succede…». Chi può essere l’uomo chiave, Fernandez? «Io dico Nelson. Magari è la competizione che lo sblocca definitivamente. Un anno fa Trento, pur perdendo in finale con Biella, ebbe un grande contributo da Triche che da lì in avanti fece un eccellente finale di stagione contribuendo alla promozione in serie A della squadra». Se vi ritrovaste di fronte Ferentino nella semifinale di sabato sera, bisognerebbe anche ripartire dalle polemiche del coach ciociaro, Gramenzi, che ha accusato gli arbitri di aver condizionato la partita di sabato scorso favorendo Brescia… «Frasi che non ho gradito e mi hanno anche francamente stupito. Stimo Gramenzi, non me l’aspettavo. Penso comunque che si tratti di pretattica, ha cercato così di scaldare l’ambiente. È un vecchio trucco, ma non ci cascheremo».

Cristiano Tognoli

Tifosi in 200 a Rimini per creare l’onda blu tra pallacanestro e turismo

Saranno almeno in 200 e saranno la seconda tifoseria più numerosa, dopo quella trevigiana che promette di spostare oltre 500 persone. I tifosi bresciani sono pronti a invadere Rimini per ricreare «l’onda blu» che in tante trasferte ha già fatto notizia. Gli «Irriducibili» hanno raccolto iscrizioni per 60 persone in pullman più altrettante che seguiranno, in auto, il torpedone in partenza alle 13 di dopodomani dal Piazzale dell’Iveco. Non saranno certo soli quindi gli uomini di Andrea Diana, una squadra che si autoalimenta con il calore dei propri sostenitori. Sarà una trasferta ricca di iniziative a metà tra l’agonismo, il divertimento e il turismo: Rimini, anche se non siamo in estate, con la temperatura mite di questi giorni si presta a una bella gita e i 200 sostenitori bresciani ne approfitteranno per fare una passeggiata sul mare, per un cena a base di pesce o per una gustosa piadina. Sabato ci sarà giusto il tempo di arrivare in albergo (il SoleBlu di Rimini è completamente riempito da bresciani) e di sistemarsi per poi andare subito al palasport e seguire il match che la Centrale del latte giocherà contro la vincente di Ferentino-Treviso. La mattina dopo, per chi vuole, è in programma anche un torneo tra le tifoserie: un 3 contro 3 su metà campo per socializzare e spezzare la tensione di una competizione sentita come la Coppa Italia di serie A2. Anche gli «Irriducibili» sono iscritti allo speciale trofeo e cercheranno di tenere ben alta la bandiera di Brescia. Nel malaugurato caso in cui la Leonessa dei canestri non dovesse riuscire a qualificarsi per la finale di sabato, i tifosi decideranno solo domenica mattina, dopo le sfide sul campo, se rimanere ad assistere alle finali oppure tornare verso casa. Ma a questo, per ora, nessuno vuole pensare.

C.T.