Basket A2, formula magica cercasi
Da Carlo Emilio Gadda ad Isaac Asimov. Dal «pasticciaccio brutto» alla fantascienza. Una quindicina di giorni fa avevamo riferito delle indicazioni fornite dal consiglio federale del 21 febbraio sul futuro dell’A2, sottolineando la singolarità (eufemismo) della formula proposta per la prossima stagione, oltre ad altre stranezze. Il fine settimana scorso, quello dedicato alle finali di Coppa Italia di Lnp è stato occasione per un direttivo della Lega Dilettanti, cui ha partecipato il presidente federale Gianni Petrucci, che si è espresso sul tema delle fidejussioni, dei tesseramenti e degli impianti, lasciando clamorosamente in sospeso l’argomento formula. Questo perché dopo che le società interessate avevano comprensibilmente bocciato la proposta della Fip dei gironi A e B cosiddetti paritari, ma con le più forti nel primo e le più deboli nel secondo, non è stata trovata un’intesa. Le ipotesi messe sul tavolo dalla Lnp sono state due: le quattro conference o i due classici gironi, sempre individuati con criteri geografici. La federazione però, piccata per la mancata accoglienza della sua soluzione e comunque proiettata verso l’approdo a un girone unico a 24 squadre, ha di fatto rimandato la scelta al mese di luglio, quando cioè saranno stati effettuati i controlli del caso una volta chiuse le iscrizioni al campionato. In pratica la formula verrà scelta sulla scorta del numero delle squadre in regola. Alla luce delle attuali difficoltà di un paio di società, prima fra tutte Napoli, che soltanto ieri ha annunciato che scenderà regolarmente in campo domani a Verona, e di una fìdejussione portata a 70.000 euro contro i 30.000 richiesti la scorsa estate, sembra difficile che si possano totalizzare 32 formazioni, quelle cioè previste dall’attuale formula di retrocessioni e promozioni, oltre che numero ideale per essere diviso per quattro o per due. Per questa ragione i ripescaggi tassativamente (…) esclusi nel consiglio federale del 21 febbraio hanno fatto nuovamente capolino, sia pure soltanto nel caso in cui il numero delle iscritte sia dispari e comunque non più di uno. Di fatto la quarta classificata della Final Four di serie B, che è stata appena assegnata a Forlì e dunque potrebbe non avere ragione di essere disputata… Sarà quindi necessario attendere ancora quattro mesi per conoscere la formula della prossima A2, la cui unica certezza è che non sarà a girone unico (a meno che le iscritte non siano 24, circostanza questa che suonerebbe come un autentico fallimento) diversamente da quanto annunciato contestualmente all’introduzione della Gold e della Silver. A fronte di questa enormità, quasi passa in secondo piano lo sdoganamento degli impianti con capienza di mille posti, sia pure limitatamente alla prossima stagione e con l’obbligo di indicare un’alternativa da duemila in caso di play off o play out
Franco Bassini