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Bresciaoggi – La Centrale del Latte e s’inceppa nella ripartenza

Scivola sul parquet di Agrigento la Centrale del Latte sconfitta 82-72. La formazione di Andrea Diana esce battuta dal PalaMoncada giocando una partita dai 2 volti: concreta ma senza fare grandi cose nel primo tempo, costretta a rincorrere negli ultimi 2 quarti la formazione di casa che ha sicuramente meritato la vittoria anche se ai biancoazzurri rimane il sapore amaro della rimonta non riuscita. Molto sul rendimento della Leonessaha contato la lontananza forzata dal parquet di diverse settimane, oltre alla situazione falli di pedine importanti come Cittadini, Fernandez e Benevelli e a un’altra prestazione infelice di Nelson, che sta diventando partita dopo partita un problema. Alla prima contesa dopo 3 settimane senza gare ufficiali, Andrea Diana parte con un quintetto insolito, tenendo in panchina Roberto Nelson: Fernandez, Loschi, Alibegovic, Brownlee e Cittadini per la palla a due. Partenza difficoltosa per i ragazzi di Diana (7-4), un po’ arrugginiti e travolti dalla voglia dei padroni di casa di far bottino pieno: è Alibegovic a dare il primo vantaggio con il secondo tap in (7-8) della sua partita, mentre Brownlee con 5 punti in fila trova il primo vantaggio importante (10-15). Dopo un inizio affannato Brescia sembra avere più energie mentali (14-19) mentre i siciliani sparano a salve dall’arco (3/11 al 19′). Arriva poi il secondo fallo di Fernandez che impone il cambio a Diana: dopo aver toccato il + 6 con una tripla di Loschi (16-22). Brescia si trova a rapporto da Diana sulla tripla del -3, rispondendo con il canestro del neo-entrato Nelson che di fatto chiude la prima minifrazione (19-24). Carte mischiate per il coach bresciano al rientro sul parquet con Alibegovic e Cittadini mentre da Benevelli arriva il +8 (19-27). La difesa concreta dei padroni di casa permette ai siciliani di avvicinarsi (25-27); il secondo quarto diventa così un continuo rincorrersi a livello di punteggio da entrambele parti (25-31); al giro di boa è ancora +2 (29-31) con problemi per la Centrale in difesa. In attacco però la difficoltà è minore ed è Alibegovic a riportare Brescia a + 6 dall’arco (32-38). L’ultimo canestro di Brescia è un contropiede ancora di Alibegovic (35-42): dalla linea dei liberi arriva il -5 che porta le squa- dre negli spogliatoi (37-42). Arriva anche il terzo fallo di Benevelli in apertura di ripresa, ma Alibegovic è scatenato (43-47): i siciliani sono però carichissimi e piazzano il 9-0 che ribalta la partita (52-47). Brescia rilancia il suo asse play-pivot titolare, rischiando: in difesa Brescia gioca meglio ma non capitalizza in attacco, buttando via anche un generoso fallo tecnico a proprio favore: poco alla volta Agrigento crea il suo vantaggio arrivando alla doppia cifra a 2’34” dalla terza sirena (62-52). Brescia va completamente in bambola con tanti errori culminati in un contropiede di Brownlee gestito come peggio non si potrebbe: arriva il -13 (67-54). Ultimo quarto che si apre con il quinto fallo di Benevelli ed il + 12 (71-59) di Agrigento. Brescia stringe i denti: Brownlee si sveglia definitivamente e Passera al giro di boa riportala Centrale a -6 (73-67). Col doppio play in campo la Centrale vola (73-72): diventano decisivi gli ultimi 3′ ma in attacco arrivano 3 errori consecutivi, con Brescia a -1, ed il quinto fallo di Fernandez (a 91″ dalla fine), con un fischio opinabile. Agrigento va sul velluto, per Brescia arriva invece la terza sconfitta esterna consecutiva.

Alberto Banzola

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Testa bassa e un po’ di arrabbiatura: coach Andrea Diana sta cominciando afare abitudine con le sconfitte lontano dal San Filippo. E quella di ieri è difficile da masticare perché Brescia, dopo aver rincorso a lungo, aveva dalla sua l’inerzia per chiudere la partita. Se vogliamo è successo nel momento topico qualcosa che ha un po’ raffreddato la Centrale: il cronometro dei 24″ sul possesso decisivo di Brescia di Fernandez non è partito e dopo un lungo conciliabolo gli arbitri hanno dato a Brescia 14″ da giocare. Di sicuro questa scelta non ha inficiato su quelle di tiro dei biancazzurri, ma un po’ di disagio lo ha creato. Un peccato comunque: Brescia dopo essere sprofondata aveva girato di nuovo una partita che sembrava esserele sfuggita di mano a titolo definitivo. «Faccio i miei complimenti ad Agrigento: è una squadra che ha giocato la partita che voleva fare, alzando l’intensità nei momenti in cui contava farlo – dice il coach livornese della Leonessa -. Dall’altra parte, non sono contento della prestazione dei miei ragazzi, mi aspettavo qualcosa di più. Troppe palle perse, tanta disattenzione, e fuori casa non vinci giocando così». Soprattutto se ai tuoi manca quella fame che aveva fatto la differenza nella prima parte del campionato: «Ci vuole più attenzione: e guardo il bicchiere mezzo vuoto, dato che abbiamo sbagliato il tiro del vantaggio, e penso che possiamo salvare la reazione che abbiamo avuto. Sotto di 12 (71-59) potevamo chiudere ed andare via, e dunque il segnale positivo è questo. Mi tengo buona la reazione, anche se c’è da lavorare per farci trovare pronti nelle ultime partite di campionato». Brava Agrigento e Brescia meno? «Quando l’intensità si è alzata noi abbiamo patito, quando sei concentrato e attento trovi un’alternativa. La pausa non ci ha avvantaggiato: adesso dobbiamo tornare in palestra a lavorare, ricominciare ad essere quella squadra che che siamo stati». Capitolo Nelson: altra prova incolore della guardia californiana: «Roberto ha avuto dei problemi a un tendine, ha saltato un paio di allenamenti, e non era al meglio: spero pero’ adesso che la situazione sia risolta -continua Diana -. Anche da lui mi aspetto un cambio di rotta deciso: anche lui, come tutti noi, si gioca qualcosa di molto importante nelle ultime 3 uscite». Amarezza anche per capitan Federico Loschi: «Sapevamo che era una partita difficile ed abbiamo giocato troppo a sprazzi per poterla vincere. I nostri avversari stati ottimi, soprattutto al rientro dagli spogliatoi». Ma cerca di non fare drammi il capitano della Leonessa; «Arrivare nei primi quattro ci fa onore, siamo una scommessa vinta, e siamo una squadra felice di stare in alto che può permettersi una una sconfitta in trasferta: il primo posto era un sogno e purtroppo non si è realizzato. Pazienza» . Analizzando la partita, Loschi sgombra il campo da un dubbio sorto in sala stampa: «Non abbiamo perso per aspetti psicologici. Agrigento è un’ottima squadra, che ha dimostrato di fare una grande partita. Piuttosto abbiamo avuto noi dei deficit, come la situazione falli del nostro asse play/pivot che ci ha portato a lungo a giocare senza Juan ed Alessandro». Sulla situazione del compagno Roberto Nelson, Loschi non è preoccupato: «Deve solo stare tranquillo: è un giocatore di estremo talento. Non ha problematiche comportamentali come hanno avuto altri rookie americani. Era una partita difficile anche per lui: secondo me non è stata la sua assenza dai tabel-lini ad essere decisiva».

Alberto Banzola

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5 FERNANDEZ. Una sorta di prova del 9 per il play italo-argentino della Leonessa. Il nervosismo imperante dovuto ad un’eccessiva attenzione dei signori in grigio rovina la serata del Lobito che non riesce mai a entrare in partita. Rimandato in attesa di esami più importanti.

5 CITTADINI. Vedi alla voce Fernandez. Impatto poco produttivo, merito anche di una difesa molto attenta di Dudzinski e De Laurentiis. Non riesce mai ad imporre il proprio ritmo, tenuto troppo lontano dal pitturato di Agrigento. Una sua stoppata riapre le speranze, ma è veramente poca cosa se raffrontata a quello che riesce solitamente a dare.

7ALIBEGOVIC. Uno dei pochi in serata. Segna da ogni dove, e diventa il «go to guy» di Brescia. Le sue statistiche sono confuse con quelle di Loschi, e sì che non si assomigliano neppure più di tanto. Lanciato in quintetto, è sicuramente una spanna sopra Nelson.

5 BENEVELLI. Anche lui non deve avere un buon feeling con i grigi. Non ne azzecca una in campo, seppur mettendoci la solita voglia. Anche lui non ricorda molto la versione che il pubblico del San Filippo era abituata a vedere in campo.

6.5 LOSCHI. Statistiche (sbagliate) a parte il capitano si è messo di buzzo buono ed ha cercato di dare un impatto positivo alla sua serata. Un paio di volte forza terribilmente, ma se nessuno lo aiuta, lui che può fare di più? Dimostra di essere un vero capitano chiamando un timeout in campo.

5.5 PASSERA. La situazione falli di Fernandez gli impone di correre in soccorso della Leonessa. Alessandro Piazza è un osso duro, durissimo. Sorci verdi per lui che con accanto Fernandez da guardia, quando si capisce che Nelson non è né carne né pesce, riesce a fare le cose migliori di una serata che non ricorderà tra le migliori della sua carriera.

4 NELSON. Nessuna buona nuova. 2 punti in 15′. Così non si va da nessuna parte: male, male e ancora male. Avrà anche avuto dei problemi tendinei, ma gli americani devono essere un valore aggiunto, non l’esatto contrario.

6 BROWNLEE Luci ed ombre. Nei momenti decisivi mostra attributi cubici Ma le partite si decidono o si portano a compimento anche prima. Non può pensare di destarsi solo in quei frangenti.

A.B.