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Giornale di Brescia – Basket Centrale, secondo e antipasto

Un secondo gustoso che è anche un invitante antipasto. Ovvero il prestigioso traguardo appena raggiunto che diventa un eccellente punto di partenza. È la consueta, avvincente, spietata legge dei play off. Sei lunghi mesi di prove ufficiali per stabilire la griglia di partenza di un gran premio che potrebbe concludersi al primo giro e che comunque si esaurisce in un tempo infinitamente più breve; duecentosessanta chilometri in pianura a tutta velocità per giungere sgranati ai piedi della salita che deciderà la corsa, sapendo che basta una banale foratura per vanificare il vantaggio accumulato. Intanto però la Centrale si può gustare questo secondo senza precedenti, per di più conquistato con due giornate di anticipo, circostanza questa che consente un approccio rilassato alla trasferta di Barcellona, ormai alle porte, e alla gara del San Filippo con Trapani che chiuderà la regular season. E questo mentre le potenziali avversarie nei play off sono impegnate – Verona esclusa – nel rush finale per conquistare la migliore posizione. In Gold, ma anche in Silver, campionato che in questa stagione (e forse soltanto in questa: la formula della prossima è tuttora misteriosa come una centuria di Nostradamus. Tu chiamala se vuoi programmazione…) promuove ai play off le prime quattro classificate. Detto che se la Ferrara di Martelossi vincesse le ultime due partite si classificherebbe probabilmente seconda, affrontando così la settima del piano di sopra (attualmente Agrigento) avendo in palio la serie con la Centrale nei quarti di finale, in Gold la situazione è particolarmente incerta. Mantova sta infatti insidiando a Trieste un ottavo posto che solo un paio di turni fa sembrava appannaggio dei giuliani di Dalmasson, così come Torino deve ancora guadagnarsi quella terza piazza che pure un mese addietro sembrava essere un ripiego. Non a caso il presidente Forni in settimana ha scritto una lettera aperta ai tifosi per assicurare il massimo rendimento nei play off, ricordando che un anno fa avevano sfiorato la finale («suicidandosi» in gara-5 a Trento, ma questo lo ricordiamo noi…) partendo dal quinto posto e ipotizzando quindi di poter far meglio disponendo in questa stagione di unami-glior posizione nella griglia. Una excusatio evidentemente petita sul finire di una stagione regolare a dir poco deludente. Spettatrice interessata di questo finale a gomiti alti (domenica si giocano tra le altre Casale Monferrato-Torino e Agrigento-Mantova), Brescia ha intanto cominciato a preparare il gran premio promozione. Il tesoretto che ha saputo accantonare, se sfruttato adeguatamente, vale la finale, traguardo che già potrebbe comportare la massima serie, proprio come lo scorso giugno. La missione è possibile, a patto di scendere in campo «a muso duro», ovvero «con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro».

Franco Bassini