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Giornale di Brescia – Centrale, hai ancora fame?

La volpe sa tante cose, il riccio una sola, ma la più importante: con quelle spine può fermare chi vuole. Negli ultimi due mesi la Centrale si è sentita molto volpe, trovando attorno a sé dei pericolosi ricci sui quali ha appoggiato il piede. E ora ci sono due settimane di tempo per togliersi dalla testa strane idee e quelle robe appuntite che ne hanno appesantito il cammino. Prossima fermata: 3 maggio, play off. Trieste o Ferrara. Dalmasson o Martelossi. Per Diana, chiunque sia, una prova di maturità. Si cresce in fretta nello sport e bisogna farsi trovare pronti. La Leonessa dei canestri lo è per la post season? I numeri fanno storcere il naso. Sei sconfitte nelle ultime dieci partite (coppa Italia compresa), tre delle ultime quattro in campionato (l’unico sorriso con i resti di Napoli) sono il fardello, più che altro mentale, con il quale i biancoazzurri ini-zieranno la nuova avventura. Più che pensare alle (poche) sconfitte subite nel corso della regular season ora bisogna concentrarsi su quanta energia è rimasta per vincere più partite possibili e arri- vare così fino in fondo. Almeno alla finale. Quello che dev’essere l’obiettivo di una squadra che ha chiuso al secondo posto. Neil ‘ultima uscita con Trapani si è rivista nel primo tempo una squadra molle, piatta, appagata. Al netto delle assenze di Nelson e Passera e di un Brownlee al 50%, è l’atteggiamento che ancora una volta ha infastidito la platea. Meglio nella ripresa, soprattutto nel terzo quarto quando Loschi e soci hanno schienato la partita. C’èperò ancora un problema, oltre che in difesa, di percentuali al tiro: 39% nel primo quarto, 47% nel secondo, 45% nel terzo, 42% nel quarto. Si può fare di più. In ripresa Alibegovic e Loschi, freccia in giù per tre mammasantissima come Fernandez, Cittadini e Brownlee. Ai play off tutti dovranno essere al top, altrimenti addio sogni di gloria. Diana chiede sostegno, che non è mancato nemmeno in una gara inutile per la classifica (ancora una volta ben sopra i 2.000 al San Filippo), perché ha capito che qualche ingranaggio nel perfetto carillon che aveva costruito si è rotto e il suono che ne esce non piace più. Quanto ha fatto il coach al suo primo anno da «head» è eccellente (17 vittorie-8 sconfitte), ma è in questo momento che deve metterci ancora del suo gestendo al meglio un lungo periodo senza sale. È infatti dal 7 marzo, giorno di Ferentino-Centrale a Rimini, che i suoi non si giocano qualcosa di grosso. Il secondo posto in fin dei conti era già in archivio e il primo solo una dolce utopia da cullare. Nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati allenamenti agonistici, interpretati non proprio con il concetto base dello sport di alto livello: testa fredda, cuore caldo. Da oggi in allenamento, e dal 3 maggio in partita, il BBL dovrà tornare ad essere non una squadra di semplici giocatori, ma dieci felini di razza che si divertono, amoreggiando con il pallone. E che si ricordano ancora come si vince.

Cristiano Tognoli

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Grande euforia in casa Basket Brescia Leonessa, che perii secondo anno consecutivo festeggia la conquista delle Finali Nazionali Under 19 Elite. Nel 2014, quando la compagine cittadina arrivò fino ai quarti. «Siamo partiti ad agosto con un gruppo molto rinnovato rispetto all’anno passato – spiega coach Ferrandi -. La nostra è stata una stagione in costante crescendo, come testimoniamo le nove vittorie consecutive che siamo riusciti ad inanellare nel girone di ritorno della regular season. Una striscia che ci ha consentito di affrontare i play off per l’ingresso alle finali regionali (poi contro Basketown Milano ndr) con il decisivo vantaggio del fattore campo». Il quarto posto delle Final Four lombarde potevalascia-re qualche scoria nel clan biancoblù ed invece proprio nel momento di maggior difficoltà la squadra si è compattata. Sbarazzatisi agevolmente di Merano nello spareggio per l’accesso allafase Interzona, la Leonessa (nel concentramento giocato a Monte di Procida) affronta Jesi, Novellare e Catania. Nell’esordio contro i marchigiani Brescia domina per 35 minuti, ma un improvviso black out costa addirittura il -5 a tre minuti dalla sirena. Tutto sembra perduto, ma un parziale di 8-0 sull’asse Bolis-Bettelli fa nuovamente pendere l’ago della bilancia a favore dei biancoblù. «È stata la vittoria decisiva – ammette Ferrandi -perché da questo successo abbiamo acquisito maggiore sicurezza e convinzione per le due gare successive». Novella-ra, pur lottando strenuamente, non può nulla contro la lanciata Leonessa che, complice la successiva affermazione di Jesi su Catania, può festeggiare l’accesso alle Finali Nazionali con un turno di anticipo. «Siamo molto felici di aver raggiunto questo obiettivo e il mio pensiero va in primis alla società che ci ha consentito di poter lavorare al meglio. Tengo poi a ringraziare pubblicamente, anche il mio assistente Paolo Cantarelli e Cristina Benussi, la nostra accompagnatrice». Appuntamento a Vasto dall’11 al 17 maggio per il titolo Nazionale.