Bresciaoggi – Centrale, si fa sul serio: ora è vietato sbagliare
Finalmente si inizia a fare sul serio: a due settimane dall’ultima uscita casalinga contro Trapani, la Centrale del Latte inaugura oggi i playoff 2014-15: alle 18, al «San Filippo», ospita Trieste che si è qualificata ai quarti di finale battendo Ferrara (2-1). Non ci sono scuse, né repliche, si gioca ogni 48/72 ore con un solo obiettivo, la promozione in serie A. Dopo una stagione regolare chiusa al secondo posto alle spalle di Verona (candidata principe alla vittoria finale), la Leonessa dei canestri affronta l’avversario più desiderato tra le squadre di A2 gold capaci di «passare» le forche caudine del primo turno, una sorta di ottavi di finale incrociati con le squadre di Silver che hanno premiato le squadre di Gold tutte qualificate alla bella. Brescia, dopo 15 giorni di allenamenti, è pronta alla sfida: una partita tutt’altro che semplice quella con Trieste, sconfitta durante la stagione regolare dai biancazzurri sia in casa che in trasferta, ma che al San Filippo, con lo spauracchio Holloway a lungo tenuto in panchina da Dalmasson per punizione, ha venduto a carissimo prezzo la pelle. La forte ala a stelle e strisce sarà in campo a lungo, mentre per Brescia c’è il grosso punto interrogativo relativo all’utilizzo di Roberto Nelson: la guardia californiana, dopo la frattura riportata a Barcellona Pozzo di Gotto è tornata ad allenarsi in gruppo negli ultimi giorni; siederà in panchina, ma difficilmente sarà il campo anche in gara 2 (martedì sera al San Filippo alle 20,30). Facile immaginare uno schieramento che vedrà in campo capitan Federico Loschi da guardia e Mirza Alibegovic come ala piccola, con l’alternativa del doppio play, con Marco Passera pronto al bisogno a giocare a lato di Juan Fernandez. Ed è propri0 il play argentino il giocatore che potrebbe rivelarsi l’arma in più dei biancazzurri: è tornato a Brescia per completare la missione che, due stagioni fa, si è chiusa a Pistoia con la vittoria dei toscani nella decisiva gara 5 di finale playoff. «Juan ha un talento fuori dalla portata – conferma il tecnico Andrea Diana -. È un giocatore importante, uno dei migliori playmaker. Ma la nostra forza è il gruppo. Mi attendo una grande partita da parte tutti, come scritto nel nostro dna. Non chiedo a nessuno cose fuori dalla norma, ma coinvolgimento e ricerca per trovare i tiri migliori». Grosso punto interrogativo sull’utilizzo dell’ex di turno Andrea Benvelli. «Ha avuto un blocco alla schiena, una contrattura: lo valuteremo nella rifinitura e vedremo cosa fare», spiega il tecnico. Una tegola che, tutto sommato Diana, avrebbe ben evitato. Nel frattempo il pubblico si scalda: prevendita da grande match con code al San Filippo per poter essere i tribuna. Parterre conin prima fila il sindaco Emilio Del Bono, al quale i tifosi chiederanno novità sulla ristrutturazione dell’Eib che doveva essere già partita e, invece, sembra non essere in procinto di definizione. La squadra però Gli avversari ha altro a cui pensare. «L’importante sarà partire bene – sottolinea Andrea Diana -. Trieste è sostenuta dall’entusiasmo delle vittorie con Ferrara. Ma arriva pure da 4 partite da “dentro/fuori” che sicuramente avranno prosciugato parte delle energie. Essere concentrati e affrontare decisi la gara odierna sarà fondamentale: dimostriamo che abbiamo voglia di giocare questi playoff e che vogliamo arrivare lontani».
Alberto Banzola
Una squadra «operaia» da prendere con le molle Qualificata ai playoff in virtù della vittoria ottenuta a Ferentino dopo un overtime all’ultima giornata di campionato, Trieste si candida ad essere la mina vagante dei playoff di serie A2 2014/5: dopo aver passato il primo turno ai danni della Ferrara di Alberto Martelossi (2-1 la serie), la formazione giuliana si presenta al San Filippo oggi dopo lo sforzo di aver giocato 3 partite nel primo turno playoff. La post-season per la squadra allenata da Eugenio Dalmasson si era aperta con una sconfitta Eugenio Dalmasson (Trieste) a domicilio, ribaltata a Ferrara per poi chiudere i giochi in casa giovedì sera nell’ultima gara (71-61) del primo giro playoff. Al solito la formazione biancorossa avranno prosciugato parte delle energie. Essere concentrati e affrontare decisi la gara odierna sarà fondamentale: dimostriamo che abbiamo voglia di giocare questi playoff e che vogliamo arrivare lontani». ” si è presentata ai nastri di partenza dopo un’estate tribolata: Dalmasson ed il dg Bocchini hanno atteso con calma il termine del mercato per poter costruire la squadra migliore. Le scelte hanno portato al confine di stato una squadra operaia ma piena di talento, in particolare quello dell’ala americana Murphy Holloway che fino ad oggi ha messo insieme un bottino di 17 punti e 10 rimbalzi ad allacciata di scarpette. Oltre a lui a far paura c’è il figlio d’arte Stefano Tonut (19 per partita disputata), conteso tra Venezia e Reggio Emilia per la prossima stagione in serie A; attenzione anche al secondo americano Issiah Grayson, che in campionato ha avuto un ruolo marginale, ma che ai playoff è stato decisivo nell’ultima partita. Una squadra da prendere tutt’altro che sottogamba, per evitare brutte sorprese.
Alberto Banzola