Bresciaoggi – La Centrale al crocevia ora non può più sbagliare
Due incidenti di percorso e un’ultima chance per chiudere i conti, qualsiasi sia il risultato finale. La Centrale del Latte rientra dal suo weekend da incubo in terra giuliana con la rabbia di chi ha sprecato la doppia occasione per arrivare in semifinale play-off e la consapevolezza che domani (inizio alle ore 20.30), in 40 minuti, si giocherà tutta una stagione. Una condizione che andava evitata e che si è invece materializzata davanti alla tripla di gara-3 (85-84) che a un secondo dalla fine ha ribaltato completamente il risultato finale e il destino della serie, prima della sconfitta di domenica (in onda questa sera sulle frequenze di BresciaTv a parti- re dalle 22) che costringe Brescia alla tappa obbligata di domani sera. Una gara da dentro o fuori, una di quelle che Brescia in questa stagione non ha mai saputo fare sue: la dimostrazione non è quella delle ultime due partite, ma, ad esempio, la partita contro Ferentino a Rimini, in semifinale di Coppa Italia. O il derby di Verona che significava il primo posto in classifica. La Leonessa, che a lungo ha incantato, in questa serie soprattutto in gara-3 ha dimostrato di esserci con la testa, ma di non riuscire a tenerla in campo per tutti i 40 minuti di gioco. Nei dettagli Brescia è venuta meno: per errori di gioventù, per superficialità, o per la convinzione di essere più forte della squadra triestina. Sbagliato in ogni caso: perché i play-off azzerano le differenze e non fa nulla se Brescia era ai play-off a febbraio e Trieste vi è entrata all’ultimo giro di lancette. Domani ci sarà bisogno di una prestazione di cuore, di quello vero, da parte di tutta la squadra: non sono ammesse distrazioni e anche chi non ha lesinato nulla e magari paga lo scotto di qualche anno in più rispetto alla media, dovrà dare il 101 per cento. Frase fatta, sicuramente: Trieste però ha interpretato nel migliore dei modi questo motto, riuscendo a giocare (e vincere) questo genere di partite. Lo ha fatto battendo Ferentino a domicilio l’ultima di campionato dopo un overtime, lo ha fatto vincendo a Ferrara dopo la sconfitta casalinga di gara-I nel turno di qualificazione e si è ripetuta contro la squadra di Alberto Martelossi nella bella. E gara-3 e gara-4 non sono figlie del caso: semmai dell’entusiasmo che si è creato a Trieste attorno a una squadra che non ha mai nulla da perdere. Entusiasmo che ricorda quello di Brescia a cavallo tra il girone di andata e quello di ritorno e che si è andato affievolendo nelle ultime settimane: i vuoti di gara-2 (dovuti anche alla concomitanza con Juventus-Real Madrid) non sono figli di un caso. Domani servirà un San Filippo gremito e calorosissimo per spingere Brescia: la prevendita cominciata ha visto le code tipiche da play-off al di fuori dell’ufficio della Leonessa. Oggi si replica dalle 18.30 alle 20.30: Brescia ha un’ultima chance e deve sfruttarla, prendendo spunto da quanto non ha funzionato in terra giuliana e perché questa stagione non abbia termine domani, quando la Leonessa dovrà utilizzare la sciabola e non il fioretto, come indicato da coach Andrea Diana.
Alberto Banzola