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Giornale di Brescia – Febbre alta San Filippo: è vicino il tutto esaurito

La semifinale di Champions League, la finale scudetto di pallanuoto (ore 19) e pure il concerto di De Gregori: non poteva capitare in una serata peggiore gara5 di spareggio playoff tra Brescia e Trieste, con il precedente di gara2 capitata sempre durante la sfida di andata tra Juventus e Real Madrid. Ed effettivamente il calcio aveva rubato la scena alla pallacanestro nostrana, che per la prima volta da mesi non aveva il tutto esaurito sugli spalti. Questa sera dovrebbe essere diverso però: il pubblico dovrebbe essere quello delle grandi occasioni. Piccole code nella prima giornata (si parla di 600 biglietti venduti, compresi quelli dei tifosi triestini], flusso continuo nella giornata di ieri ed oggi botteghini aperti dalle 17: metà della capienza andata, insomma, e l’altra metà che si dovrebbe riempire dal pomeriggio. Clima rovente, dunque, e non solo per le temperature estive di questi giorni: la posta in palio è veramente alta. Gli Irriducibili hanno rivolto un appello ai tifosi via Facebook, promettendo una coreografia che coinvolgerà buona parte del palazzetto e chiedendo al pubblico di spingere la squadra verso la semifinale, anche per sfatare l’unico tabù della stagione: vincere davanti alle telecamere di Sky, che vanta (purtroppo per i tifosi biancazzurri) un record di sconfitte (0-4) poco invidiabile per la Centrale del Latte di Brescia. A.B.

La Centrale all’assalto E’ l’occasione della vita

Crocevia di destini: il San Filippo questa sera ospita gara5 dei quarti di finale playoff tra la Centrale del Latte e la Pallacanestro Trieste (contesa alle 20, apertura botteghini alle 17, ingressi dalle 19, diretta tv su Skysport3) nella classicissima partita di spareggio, quella che decide chi affronterà Torino domenica prossima e chi invece da domani incomincerà a programmare la prossima stagione. Dopo le 2 sconfitte di Trieste, Brescia torna nella propria casa, quella in cui ha costruito il suo secondo posto in stagione regolare, la «palestrina» come viene denigrata dai tifosi delle altre società, che però ha aiutato in più di un’occasione con il proprio calore ad arrivare dov’era sulla carta semplicemente impensabile. Questa sera la Leonessa (al completo, con il solo Alibegovic con un problema alla mano destra) ha un’occasione più unica che rara, quella di passare il turno e ritrovarsi ad essere testa di serie numero 1 nel prosieguo dei playoff: vale a dire avere il fattore campo dalla propria parte per l’eventuale approdo ai turni successivi. Ma prima bisognerà riuscire a battere Trieste e non sarà una formalità. Anzi. La squadra biancorossa ha dimostrato di essere in piena forma, di non avere timori reverenziali di alcun genere, ed è prontissima a tentare di approdare dove nessuno avrebbe mai pensato che potesse arrivare. Al San Filippo sarà supportata da almeno 200 sostenitori. Brescia, dal canto suo, dovrà pensare a fare quadrato: servirà la migliore Leonessa possibile, quella che con il cuore ha dimostrato di non essere seconda a nessuno, per ritornare domenica a giocare in casa contro un altro avversario. Visto quanto fatto fino ad oggi, sarebbe più che meritato, ma la storia di Verona, partita in questi spareggi con il favore del pronostico e invece già a casa eliminata, insegna che i playoff, per quanto possa sembrare crudele, azzerano ciò che è stato fatto (di buono) da ottobre ad aprile. Mentre ieri la squadra terminava l’ultimo allenamento (prima della consueta seduta di tiro mattutino pre gara), il patron Matteo Bonetti, il primo a credere nel risultato di stasera, prendeva la parola. «Fiducioso? Certo che sì – ha chiarito subito Bonetti -. Conosco il valore dei miei ragazzi, so cosa sa fare il nostro coach Andrea Diana. E so anche che nessuno vuole mollare». A livello mentale Trieste, che non ha nulla da perdere e ha acciuffato gli spareggi all’ultimo secondo, potrebbe avere qualche cartuccia un più. «Sicuramente i biancorossi sono carichissimi e giocheranno davvero con l’entusiasmo di chi non ha nulla da perdere. Brescia come giocherà? Come chi sa che non ha margini di errore e deve fare tutto alla perfezione». Trieste in 2 gare ha fatto l’equivalente di 4 incassi al San Filippo. Un po’ di rabbia c’è, in casa biancazzurra… «Più che rabbia, credo che sia la dimostrazione di come sia più facile fare sport in terre meno agiate sotto il profilo industriale, ma più ricettive sulla necessità di spazi da dedicare allo sport stesso – sottolinea Bonetti -. Noi siamo ancora in attesa di risposte per il futuro della nostra casa». Questa sera ci dovrebbe essere il pienone invia Bazoli: «Abbiamo bisogno della nostra gente, quella per cui facciamo dei sacrifici e che ci ripaga con un calore magnifico – dice il patron della Leonessa -. Ci saranno tanti tifosi ospiti e noi non dovremo essere da meno. Possiamo e vogliamo farcela».

Alberto Banzola