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Bresciaoggi – Nelson si carica la Centrale sulle spalle

La croce e la delizia: il giocatore più atteso dopo una stagione di luci ed ombre che avevano anche portato una parte dei tifosi a sperarne il taglio. Roberto Nelson è tornato ad essere un giocatore a tutti gli effetti della Centrale del Latte e nel primo giro di playoff ha dato il proprio apporto alla squadra. Senza eccessivi fronzoli, ma cercando di fare quello che sa fare nella maniera corretta. Dai pochi minuti del San Filippo al secondo quarto di Trieste che aveva illuso squadra e tifosi. E adesso è pronto alla battaglia: lo startingfive è di nuovo suo, ed il San Filippo (1100 biglietti venduti giovedì e ieri, oggi biglietteria aperta dalle 12 alle 13,30) è pronto ad applaudire le giocate della guardia californiana pescata un anno fa ad Oregon State: «Sto molto bene, e devo ringraziare tutto lo staff tecnico. Medici e allenatori hanno fatto un ottimo lavoro, aiutandomi a riprendere la forma ottimale e ad essere pronto dopo l’infortunio al dito patito a Barcellona». Una frattura che aveva fatto temere, a 3 settimane dai playoff: rischio taglio per lui, anche se aliatine la scelta è stata quella di continuare con il californiano, ed è stata una scelta che ha decisamente pagato. «Difficile la serie contro Trieste. È stata veramente dura con loro. Hanno dimostrato di essere una gran squadra». E con Torino non sarà certo più facile: «Sono terribilmente tosti, però una cosa la posso dire, e non è un segreto: abbiamo preparato bene la partita, studiando a fondo l’avversario», «E poi – continua la guardia titolare della Leonessa – giocare in casa le prime 2 partite è fondamentale: il San Filippo ci dà qualcosa in più, e sarà indubbiamente così anche stavolta». TORINO PER ROBERTO Nelson ha significato le migliori partite della stagione: 26 punti al PalaRuffini, 28 quelli segnati a Brescia al ritorno: «Non so perché sono così carico quando gioco contro Torino. Una vera ragione non c’è, credo che la spinta vera sia a livello di subconscio; so che li allena un grande coach come Luca Bechi e che dal preseason tutti la indicano come la squadra da battere. Ma – conclude Nelson – quello per cui lotto è che la fama di top team, o squadra da battere, passi sulle nostre spalle». Intanto un messaggio Brescia l’ha lanciato: «L’inversione di rotta tra gara4 e gara 5 si è vista ed è stato notevole. Noi siamo pronti: sono comunque impressionato da come Agrigento sia riuscita a far fuori Verona; è indubbiamente un campionato di un certo livello quello della A2». E servirà il miglior Nelson per aver la meglio su Torino: «Mi sento vicino al 100% della forma, il lavoro atletico di Massimo De Giovanni è stato importante per me. Sono pronto per quella che sarà una battaglia». Nelson è già in clima partita (si gioca domani sul parquet del San Filippo ore 18, diretta Skysport 3): «Saranno importantissimi i dettagli, sarà importantissimo ogni singolo possesso: dovremo essere nuo- vamente perfetti. Credo di poter dire che non saremmo stati pienamente pronti se avessimo vinto 3-0 contro Trieste: arrivare a gara5 ci ha permesso di crescere e ci serviva questa esperienza per preparare al meglio questo secondo round». E adesso per Nelson arriva il momento della verità, alla ricerca di una vittoria che possa alleggerire la delusione della sconfitta in Champions league del suo Bayern: «Ho tifato Juventus, lo possono garantire i miei compagni di squadra; gli stessi che mi prendono in giro dal 3-0 del Camp Nou. Pazienza, vorrà dire che dovrò prendermi una rivincita sul parquet».