31 Mag 2018

Un viaggio magico e bellissimo sotto il segno della Leonessa

Per valutare la bontà di un viaggio non bisogna guardare solo la mèta che si è raggiunta, ma anche il punto da cui si è partiti e le tappe che lo hanno composto, giorno dopo giorno. Da questo punto di vista, l’avventura che la Germani Basket Brescia ha compiuto lungo questa bella e intensa stagione può essere definita trionfale.

Il vorticoso susseguirsi degli eventi spesso fa dimenticare gli sforzi realizzati per poter raggiungere obiettivi che, all’inizio del cammino, sembravano una chimera. Dietro i risultati raggiunti dalla squadra, infatti, c’è il grande lavoro che tutti i componenti del club hanno compiuto giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori che, giustamente, erano puntati tutti sugli exploit realizzati dai giocatori.

In un basket in cui troppo spesso i giudizi vengono condizionati dai risultati, come se un canestro in più o in meno potesse modificare la valutazione di un cammino lungo dieci mesi, noi lo vogliamo dire ad alta voce: la Leonessa ha vinto. Anche se sotto il cielo di Firenze non siamo stati noi ad alzare la coppa, anche se la finale scudetto non ci vedrà tra le protagoniste.

La Leonessa ha vinto perché settimana dopo settimana ha stupito gli scettici, facendo cambiare idea a chi è abituato a giudicare in maniera frettolosa e superficiale. Ha raccolto consensi, ha fatto sballare pronostici ma, soprattutto, ha fatto innamorare tifosi e appassionati che da tanti anni aspettavano una squadra capace di far scoccare quella scintilla che solo le grandi imprese sanno accendere.

Chi ha seguito questa squadra da vicino ha avuto la possibilità di innamorarsi di lei, di ritrovarsi uniti sotto la stessa bandiera, la gioia di dire Io c’ero. In poche parole, l’orgoglio di sentirsi bresciani. Siamo bresciani e siam figli tuoi… sotto il segno della Leonessa, all’improvviso anche queste parole trovano significato, concretezza, fierezza, orgoglio, anche da parte di chi, come il sottoscritto, bresciano non è, se non di adozione.

Che parlino pure, gli scettici. Che esprimano i propri giudizi, i soloni della palla a spicchi per i quali conta solo il nome del vincitore, senza considerare mai la disparità dei mezzi usati per raggiungere lo scopo. Se c’è chi non si rende conto dell’impresa compiuta da un club che due anni fa era in A2, che lo scorso anno combatteva con il coltello tra i denti per restare nel giro che conta e che quest’anno è arrivata a sfiorare i successi più prestigiosi, ci dispiace per loro. Non è certo per rovesciare il giudizio di queste persone che Brescia ha lavorato duramente giorno dopo giorno, ma per rispondere alla voglia di competizione, con se stessi e con gli altri, al desiderio di dare sempre il meglio, all’obiettivo di dare soddisfazione a chi questa squadra l’ha amata dal primo giorno, dandole fiducia incondizionata.

Da oggi non ci sarà più bisogno di tirare fuori almanacchi impolverati per poter parlare delle grandi gesta della Brescia del basket: del resto nella vita i record sono fatti per essere battuti, i risultati migliorati, il passato archiviato, con tutto il rispetto che gli è e gli sarà sempre dovuto. D’ora in poi il basket a Brescia sarà ricordato come quello della Germani, sperando che possa essere il seme che permetterà in futuro di avere frutti ancora più rigogliosi e saporiti.

Ci sarà tempo per godersi quello che è stato realizzato in questa lunga stagione, per rivivere gli attimi più belli di un cammino esaltante, nel quale Brescia è stata capace di competere con tutti, anche e soprattutto con chi per blasone, investimenti e talento era considerato più forte. Tutti noi avremmo voluto che la magia di questa stagione non finisse mai, ma la convinzione che i traguardi raggiunti non siano il punto di arrivo, ma quello di partenza, è il modo migliore per guardare al futuro con serenità, mantenendo intatta la passione che ora arde più che mai.

Il futuro è un libro bianco che deve essere ancora scritto. Se avremo ancora voglia di lasciare il segno, il racconto sarà avvincente. Se daremo tutto per raggiungere l’obiettivo, il finale sarà lieto. Se saremo uniti, il futuro sarà nostro.

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