L’avversario di Brescia: OriOra Pistoia
Rinnovamento dei quadri dirigenziali, cambio di panchina, roster interamente rinnovato e nuovo title sponsor che per la prima volta lega il suo marchio al mondo della palla a spicchi: a Pistoia è cominciato l’anno zero. L’obiettivo principale resta sempre lo stesso: arrivare una posizione sopra il 16/mo posto, come ama dire lo storico presidente Roberto Maltinti. Sei sconfitte nelle prime sei partite hanno costretto la OriOra Pistoia a inerpicarsi su una strada in salita, ma le ultime due vittorie consecutive e l’arrivo di un nuovo giocatore (Mickell Gladness) hanno squarciato la nube di pessimismo che si addensava sopra la cittadina toscana.
LA SQUADRA – Le vittorie in trasferta contro Sassari e Reggio Emilia hanno restituito entusiasmo all’ambiente pistoiese, che adesso vede nella partita contro la Germani l’occasione propizia per centrare la prima vittoria interna della stagione. La squadra allenata da coach Ramagli, incaricato di prendere in consegna la pesante eredità lasciata da Vincenzo Esposito, ha sorpreso tutti vincendo al PalaSerradimigni una partita dall’altissimo punteggio (113-111) e ha centrato il successo al PalaBigi grazie al canestro a fil di sirena di Kerron Johnson. La sensazione è che nei due successi raccolti fino ad oggi Pistoia sia stata brava a sfruttare i momenti di crisi delle rispettive avversarie, dimostrando in ciò un’incipiente maturità conquistata faticosamente a suon di sconfitte. In questo senso, la partita di domenica sarà un ottimo banco di prova per provare a ricevere conferme.
IL ROSTER – L’idea di squadra di coach Ramagli è ben chiara riguardo a titolari e seconde linee, che però nelle ultime due partite sono risultati decisivi ai fini della vittoria. È questo è il principale fattore di crescita di Pistoia: nei due successi contro Sassari e Reggio Emilia, infatti, la panchina ha segnato 26.5 punti di media contro i 10.6 messi a referto nelle sei precedenti gare, con Riccardo Bolpin miglior marcatore delle second unit.
È evidente però che la linea di demarcazione fra starting five e il resto della squadra sia netta. Il trio formato da Kerron Johnson, Dominique Johnson e Ousman Krubally giocano oltre 30′ di media a gara (il record appartiene a Dominique Johnson, mai sostituito nella sfida interna contro Cremona). Se la coppia d’esterni traina l’attacco biancorosso, Krubally sembra aver superato le difficoltà iniziali e adesso viaggia a doppia doppia di media a gara (12 punti e 10.6 rimbalzi a partita) scansando, per adesso, la concorrenza dell’ultimo arrivato Mickell Gladness, che dà sostanza subentrando a partita in corso.
L.J. Peak è stato l’assoluto protagonista della vittoria di Sassari, dove ha segnato 35 punti, ma il suo rendimento risulta ancora altalenante. Il quintetto è completato dal ceco Patrik Auda nel ruolo di ala forte, mentre dalla panchina sono pronti ad alzarsi due prodotti del vivaio pistoiese: Gianluca Della Rossa, purosangue biancorosso, e Luca Severini, tornato alla base dopo il prestito biennale a Casale Monferrato.
SOTTO LA LENTE – In queste prime 8 giornate di campionato, la OrirOra Pistoia è risultata la miglior squadra a sfruttare il ball screen. La squadra di Ramagli raccoglie 18.9 punti a gara quando i propri esterni sfruttano il blocco per costruirsi un tiro dal palleggio. In questo fondamentale il pericolo pubblico numero uno arriva dalla coppia formata da Kerron e Dominique Johnson.
Sono loro i fari offensivi della squadra toscana, con 32.5 punti combinati a gara (17 per Kerron, 15.5 per Dominique), 14.2 dei quali arrivano su situazione di ball screen. L’attacco pistoiese transita inevitabilmente dalle loro mani: la coppia si riserva 25.3 tiri a gara, giocando quasi il 40% dei possessi di squadra. La storia recente però parla chiaro: le vittorie per Pistoia sono arrivate quando anche gli altri componenti della squadra si sono ritagliati il loro spazio nella dittatura offensiva dei due Johnson.