L’avversario di Brescia: Banco di Sardegna Sassari
C’è ancora il cartello ‘Lavori in corso’ sul progetto della Dinamo Sassari, quello targato Vincenzo Esposito. Dopo le prime dodici giornate di campionato, infatti, il quintetto sardo naviga ancora in acque incerte, alternando grandi prestazioni (vedi l’ultima con Pesaro, alla quale ha rifilato 41 punti di distacco) a prove decisamente opache, che non gli hanno ancora permesso di spiccare il volo verso le posizioni più alte della classifica, delle quali negli ultimi anni il Banco di Sardegna era frequentatore abituale.
LA SQUADRA – Gli otto giocatori mandati in doppia cifra, la percentuale totale dal campo superiore al 57% e i 34 (!) assist realizzati nel match casalingo contro Pesaro sembrerebbero dimostrare che la Dinamo sia una squadra che gode di ottima salute. Una rondine, però, non fa primavera ed è in trasferta che la squadra del Diablo è chiamata a confermare ciò che di buono ha recentemente fatto sul proprio campo.
Lontano dal PalaSerradimigni, infatti, Sassari ha ottenuto due soli successi (a Brindisi e a Bologna): è proprio nel rendimento in trasferta, dunque, che il quintetto di Vincenzo Esposito è chiamato a compiere il salto di qualità necessario a evitare che anche questa stagione diventi simile a quella passata, l’unica nella storia del club (è in Serie A dal 2010) a essere terminata senza il raggiungimento del traguardo dei playoff.
IL ROSTER – La recente scelta compiuta recentemente dal club sembra essere definitiva: l’esperienza di Terran Petteway (12.3 punti di media nelle 10 partite disputate) in Sardegna sembra essere definitivamente conclusa. Alla luce di questa scelta, dunque, il roster isolano sta cercando un nuovo equilibrio, in attesa che il mercato porti in dote il sostituto dell’ex giocatore di Pistoia.
Il faro della squadra è Scott Bamforth (18.3 punti di media, con il 41% nel tiro da 3), che veste la maglia del Banco per il secondo anno consecutivo e, cavalcando la fiducia che gli ha dato il suo nuovo allenatore, ha aumentato aumentato notevolmente il proprio rendimento rispetto allo scorso anno. La guardia di Albuquerque è ben supportata dal proprio centro, Jack Cooley, che garantisce una doppia doppia di media (14 punti e 10.8 rimbalzi) di assoluto valore.
Attorno ai due giocatori statunitensi c’è una squadra che Esposito sta plasmando di domenica in domenica, nel tentativo di mettere i giocatori a proprio agio. L’ex Cantù Jaime Smith (11.5 punti e 4 assist di media a gara), l’azzurro Achille Polonara (9.8 punti e 4.2 rimbalzi) e Rashawn Thomas (9.8 punti) sono tra le frecce più appuntite all’arco della Dinamo, che cerca sostanza anche da Stefano Gentile e Dyshawn Pierre, in attesa dell’esplosione definitiva di Marco Spissu, cavallo sul quale il club sassarese punta forte in vista del futuro. Completano il roster biancoblu l’immarcescibile Giacomo Devecchi, che ha da poco tagliato il traguardo delle 300 partite in maglia Dinamo, il giovane Ousmane Diop e Daniele Magro, uomo di fiducia di coach Esposito.
SOTTO LA LENTE – Nella squadra che gioca più possessi nell’intera Serie A (91 a gara), un posto da protagonista è riservato a Scott Bamforth. L’esterno di Albuquerque con passaporto kossovaro già nella passata stagione risultava il miglior realizzatore della Dinamo, con 14.9 punti per gara in 14.8 possessi (11 tiri di media) e 4.1 assist di media.
L’arrivo di Esposito in panchina e la messa fuori squadra di Petteway sembra aver accentrato ancora di più il gioco su di lui: l’amico fraterno di Damien Lillard (i due erano compagni di college a Weber State) ha incrementato il numero di possessi giocati a partita (16.6) e tiri presi (12.4), aumentando i punti messi a referto (18.6, sempre in doppia cifra) e diminuendo il fatturato degli assist (2.6). Più tiri per sé, dunque, e meno gioco per i compagni.