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L’avversario di Brescia: Umana Reyer Venezia

Fin dall’inizio della stagione, la Reyer Venezia è stata designata come la squadra più papabile per scucire lo scudetto dalla maglia dell’Olimpia Milano. Imbattuta fino alla sesta giornata, la squadra guidata per il quarto anno consecutivo da Walter De Raffaele ha però perso lo scontro diretto al Taliercio (84-81 il finale in favore dei lombardi) e, da quel momento, ha proseguito l’inseguimento ai campioni d’Italia con qualche battuta d’arresto di troppo, che attualmente rende gli orogranata la seconda forza del campionato con 10 vittorie a fronte di 4 sconfitte, a pari merito con Avellino.

LA SQUADRA – L’Umana è una squadra profonda, fondata su un nucleo di giocatori consolidato (8 riconferme a cui si aggiunge il ritorno di Julyan Stone che già conosce l’ambiente) puntellato da innesti mirati eseguiti durante l’estate. Il dicembre in laguna è stato foriero di due sconfitte consecutive (in casa contro Trieste nel derby del nordest e a Reggio Emilia), ma la squadra di DeRaffaele ha trovato subito il pronto riscatto battendo al Taliercio la Vanoli Cremona nel primo impegno del 2019 e ha così potuto riprendere la propria corsa all’inseguimento della capolista.

IL ROSTER – Disponendo di un roster lungo e adatto a qualsiasi situazione di gioco, De Raffaele ricorre ad ampie rotazioni alternando diversi quintetti sul parquet. Tre sono però i giocatori a cui il coach livornese è maldisposto a rinunciare: MarQuez Haynes, ormai giunto alla terza stagione alla Reyer, Mitchell Watt e Austin Daye, che formano il terzetto che si spartisce la maggior parte dei possessi di squadra (37.7 su 83 possessi). Julyan Stone, play atipico di 198 cm, è tornato a Venezia dopo l’esperienza in G-League a Greensboro mentre Michael Bramos rappresenta un’altra pedina imprescindibile nello scacchiere orogranata, al pari di Andrea De Nicolao e Paul Biligha, che partono dalla panchina pronti a cambiare la partita in corso d’opera.

Altri uomini preziosi sono Marco Giuri, giocatore di rottura, e Stefano Tonut, divenuto giocatore di sicuro affidamento anche se è partito solamente due volte in quintetto da inizio stagione. Gasper Vidmar, centro sloveno di 210 cm, è stato maggiormente impiegato nella Basketball Champions League rispetto al campionato così come Tomas Kyzlink, che vanta una sola presenza in campionato. Deron Washington, veterano della categoria e difensore eccelso, ha saltato gran parte del girone d’andata per infortunio ma ora è tornato a piena disposizione di De Raffaele. Completano il roster Bruno Cerella e Valerio Mazzola, due giocatori che non spendono più di 10′ a gara sul parquet e che danno la netta percezione sia della caratura che della profondità della squadra veneta.

SOTTO LA LENTE – Giunto ormai alla sua quarta stagione in maglia Reyer, Michael Bramos è un punto di riferimento nel gioco spiccatamente offensivo di De Raffaele, contraddistinto dall’alto numero dei tiri presi sugli scarichi e in uscita dai blocchi. Bramos è il tiratore più puro dell’intera serie A con quasi il 70% di percentuale effettiva, ossia tenendo conto del maggior peso del tiro da tre, vera specialità del giocatore americano con origini elleniche. Ciò che però rende Bramos uno dei migliori giocatori della Serie A è il rapporto fra punti prodotti e possessi utilizzati. Pur essendo il giocatore dell’Umana che spende più minuti sul parquet (26.2 minuti per gara),infatti, l’ex Panathinaikos utilizza solamente 7.6 possessi a gara, producendo 1.35 punti a possesso: meglio di lui in Serie A fa solamente Kaleb Tarczewski, centro dell’Olimpia Milano.

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