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Leonessa a stelle e strisce: Giacomo Veronesi al Syracuse Basketball Camp

Si è conclusa da poco l’avventura a stelle e strisce di Giacomo Veronesi, atleta del settore giovanile del Basket Brescia Leonessa, che ha ottenuto la possibilità di partecipare a un camp estivo negli USA presso l’Università di Syracuse vincendo la borsa di studio messa in palio da L&L. Giacomo ha trascorso una settimana a stretto contatto con il basket collegiale americano in compagnia di coach Luca Cabrini, che lo ha accompagnato in quest’esperienza oltre oceano.

“Quando ho visto il palazzetto – le prime parole di Giacomo -, non avrei mai creduto che mi sarei potuto allenare lì per una settimana, un campo che mi ha lasciato a bocca aperta sia per il logo di Syracuse sul parquet sia per la maglia di Carmelo Anthony appesa al soffitto”.

Giacomo Veronesi racconta le differenze tra il basket italiano e quello americano: “La pallacanestro USA è principalmente impostata sull’attaccare 1 vs 1, sull’atletismo e sul cercare di fare la giocata più spettacolare, quella che fa gasare di più gli spettatori. In Italia, invece, il gioco è molto più tecnico, basato sugli schemi per cercare di ottenere un vantaggio e sul trovare il tiro più aperto”.

Parlando del camp svolto presso l’Università di Syracuse, Veronesi rivela: “Ho avuto modo di migliorare le mie abilità di ball handling e i movimenti di uno contro uno. Inoltre ho conosciuto tanti ragazzi americani che sono stati fin da subito disponibili nell’accogliermi e nell’aiutarmi con la lingua inglese”.

Giacomo ha vinto il torneo di 1 vs 1: “È stato molto difficile vincere, perché ho dovuto giocare contro persone più veloci e più grosse di me. Ho variato un po’ il mio gioco in base a chi mi trovavo davanti, dando tutto me stesso in ogni partita, perché è una cosa così non ti ricapita tanto spesso. Questo mi è servito anche come motivazione per vincere il premio”.

Luca Cabrini, l’allenatore del Settore Giovanile di Basket Brescia Leonessa che ha accompagnato Giacomo, è tornato dall’America con tanto entusiasmo: “La possibilità di vivere in un College americano per una settimana è un sogno che è diventato realtà. Quest’esperienza mi ha permesso di conoscere molti allenatori, sia italiani che statunitensi, con i quali ho potuto confrontarmi e dai quali ho preso alcuni spunti su come poter lavorare con i ragazzi”.

Luca racconta inoltre l’organizzazione e lo svolgimento: “Il camp si basava su partite di regular season e relativi playoffs come il campionato NBA, con suddivisione nelle due conference. A ogni allenatore era assegnata una squadra e i giocatori venivano selezionati in un Draft a seguito di esercizi di valutazione. Inoltre, sono stati organizzati tornei e gare di tiro fra le diverse squadre. È stata un’esperienza bellissima, spero di poterla ripetere anche in futuro, magari in qualche altro college”.

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