Brescia pronta a lottare: “Momento positivo, ma a Treviso ci aspetta una partita dura”
“Viviamo un momento positivo, che va confermato di partita in partita. Domenica i nostri avversari giocheranno con il coltello tra i denti: a Treviso ci aspetta una partita dura tecnicamente e fisicamente”. Queste le parole con cui Vincenzo Esposito, coach della Germani Basket Brescia, ha voluto presentare la trasferta che vedrà la sua squadra impegnata sul campo della De’ Longhi Treviso in occasione della nona giornata del campionato di Serie A.
La sfida del PalaVerde (domenica 17 novembre, ore 17.30) è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato l’allenatore della Leonessa, affiancato da Marco Ceron.
“Arriviamo alla gara con Treviso in un buon momento, sia in campionato che in EuroCup – spiega Esposito -. Con Badalona abbiamo giocato una buona partita, peccato per i minuti in cui abbiamo staccato la spina: credo però che la squadra abbia recepito immediatamente il messaggio. Treviso è una squadra che ha il tipico atteggiamento della neopromossa: gioca con ritmi alti, mette in campo grande energia e, soprattutto sul parquet di casa, è molto aggressiva. Per noi sarà fondamentale partire da un aspetto difensivo importante e saper gestire le energie per tutti i 40′. Sappiamo che i nostri avversari giocheranno con il coltello tra i denti, ci aspetta una partita dura sia tecnicamente che fisicamente”.
“In questo momento stiamo tutti facendo un ottimo lavoro: giocatori, staff tecnico, staff medico, società – prosegue l’allenatore campano -. Siamo un po’ più avanti rispetto a quello che mi aspettavo, soprattutto dal punto di vista dell’apprendimento in merito alla tipologia di gioco che chiedo ai miei giocatori. Non mi aspettavo che recepissero così rapidamente i miei dettami e che riuscissero a mettere subito in pratica le cose che aggiungiamo e modifichiamo ogni settimana, anche perché giochiamo ogni 2-3 giorni. Sono estremamente soddisfatto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
“Sappiamo che il campionato è lunghissimo e che potrebbero arrivare momenti bui, dove per mancanza di bravura o per sfortuna le cose non verranno come vogliamo – conclude Esposito -. Credo però di essere circondato dalle persone giuste per tenere botta nei momenti più duri. Per ora godiamoci questo momento positivo e andiamo avanti”.
“Riottenere l’idoneità agonistica per me è stata davvero una liberazione – il primo pensiero di Marco Ceron -. L’ultimo periodo era diventato particolarmente pesante, perché non sapevo quale sarebbe stato il mio futuro. Ho guardato per un anno intero i miei compagni giocare da fuori e non nascondo che la cosa ha fatto male. Tuttavia, da un certo punto di vista è stato un anno bello, che mi ha permesso di imparare tanto”.
“Non mi sono mai sentito solo, Brescia mi ha sempre dimostrato la propria vicinanza e mi ha dato una grande mano ad affrontare tutto – prosegue la guardia veneta -. Adesso ho solo tanta voglia di tornare in campo: spero che l’attesa duri il meno possibile, anche se sono consapevole che dipenderà da molte ragioni. Mi farò trovare pronto per iniziare il percorso di integrazione in squadra”.
“Mi fa strano pensare che sia già passato quasi un anno dall’incidente – conclude Ceron -. In questi mesi ne ho passate tante, è stato un periodo pieno di emozioni e alcune volte ho pensato di non potercela fare, soprattutto dopo la seconda operazione, quando le attese si sono fatte più lunghe. Non mi sono però mai sentito abbandonato perché la società, in particolare nelle persone di Graziella (Bragaglio, ndr) e Matteo (Bonetti, ndr), mi ha sempre seguito. Mi ritengo molto fortunato”.