L’AVVERSARIA | Dolomiti Energia Trentino
La vittoria ottenuta domenica scorsa dalla Dolomiti Energia ai danni dell’Allianz Trieste ha avuto i crismi della manna dal cielo per la formazione bianconera, che prima del posticipo della 24/ma giornata era a secco di vittorie in campionato dallo scorso 23 gennaio, giorno in cui era riuscita a superare in casa la GeVi Napoli. Una serie di sette stop consecutivi in regular season, aggravata dal filotto di sconfitte in EuroCup (non vince in Europa dal 17 novembre) e dalla sconfitta patita per mano della Germani Brescia nella gara dei quarti di finale della Final Eight 2022.
Nonostante il presente non appaia troppo roseo per la squadra bianconera, nessuno può affermare che l’Aquila non abbia un roster all’altezza degli impegni – nazionali e internazionali – che ha dovuto fronteggiare in questa stagione. Troppi alti e bassi nel rendimento degli uomini chiave e la perdita di fiducia di un roster condizionato dai risultati negativi sono le cause del cedimento dei trentini, che però – quando sono arrivati ad affrontare Trieste con l’acqua alla gola – hanno saputo sfoderare una prestazione di qualità, tornando a mettere le mani sui due punti in palio.
La classifica che era maturata alla fine del girone d’andata (quarto posto con 16 punti all’attivo) è un lontano ricordo: la Dolomiti Energia, comunque, è certamente più vicina alla zona playoff (è distante solo due punti) piuttosto che alla zona retrocessione, avendo sei lunghezze di vantaggio sulla coppia che chiude la graduatoria, composta da Vanoli Cremona e Fortitudo Bologna.
La crisi di risultati della Dolomiti Energia ha spinto la dirigenza a mettere mano al roster a disposizione di coach Lele Molin, la cui posizione non è mai stata messa in discussione dal club. E così la partenza Wesley Saunders è arrivata pochi giorni dopo l’arrivo di Dominique Johnson, vecchia conoscenza del campionato italiano, avendo già vestito nel corso della propria carriera le maglie di Varese, Venezia e Pistoia.
L’arrivo di Johnson migliora la batteria di esterni guidata da Diego Flaccadori, autentico leader della squadra, Toto Forray, il faro della rosa bianconera, e Desonta Bradford, guardia mancina che in diverse partite è stato capace di ergere a protagonista, compresa la sfida dell’andata con la Germani, chiusa con 13 punti all’attivo.
Con Andrea Mezzanotte, Luca Conti e Maximilian Ladurner impegnati a conquistare minuti preziosi da trascorrere in campo, la vera stella del roster trentino è senza dubbio Cameron Raynolds, non solo per il rendimento statistico (è il top scorer della squadra con 15.2 punti di media a partita), ma, più in generale, per il carisma che trasmette in campo ai suoi compagni di squadra, che spesso e volentieri si affidano alle sue giocate per provare a fare risultato pieno.
A completare il roster bianconero ci sono Jordan Caroline, che può contare su una fisicità straripante, e Johnathan Williams, lungo atipico capace di garantire alla causa 12.1 punti di media a partita e, soprattutto, 6.7 rimbalzi di media a gara, statistica che gli permette di essere stabilmente nella Top Ten dei migliori rimbalzisti del campionato.