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“Team leading…costruzione e sviluppo del programma e della cultura di Pallacanestro Brescia” con coach Magro

L’ottavo incontro dei Clinic, gli appuntamenti a cadenza mensile rivolti ai tecnici delle società del progetto Academy, è andato in scena ieri sera al Polivalente Collebeato. La riunione tecnica è stata diretta da Alessandro Magro, capo allenatore della Germani Brescia. 

L’incontro è iniziato con una breve introduzione da parte di Alessandro Magro sul percorso che ha svolto professionalmente e partendo dalla propria esperienza ha spiegato come ha cercato, in questi anni alla Pallacanestro Brescia, di creare un modello che fosse riconoscibile e che si basasse sul fatto di credere in esso e condividerlo. È necessario, secondo questo modello, provare a lasciare il segno, che non significa necessariamente vincere, ma piuttosto distinguersi per la qualità del lavoro e la voglia di competere. 

Da questa visione, il capo allenatore si è poi focalizzato sul tema proposto in questo ottavo appuntamento dei Clinic “Team leading…costruzione e sviluppo del programma e della cultura di Pallacanestro Brescia” parlando di come ha formato la struttura che sostiene la prima squadra. Magro ha spiegato che lo scheletro strutturale, che non gioca e che è al servizio dei giocatori, è un grande e necessario investimento da fare per poter migliorare. L’esigenza è quella di creare un ambiente positivo: il suo modo di allenare vuole essere esigente ma rimanendo onesti anche rischiando di essere vulnerabile. L’importante è guidare i propri atleti, stando loro accanto e accompagnandoli. 

Il team è composto da due squadre: la prima è quella degli atleti, la seconda è quella cosiddetta invisibile che comprende il coaching staff, il medical staff e il front office. Quest’ultima è considerata la struttura di supporto per la squadra, che possiede un senso di appartenenza e di responsabilità, ma soprattutto è in grado di essere autonoma e di saper delegare fidandosi degli altri. Attraverso l’aiuto della squadra invisibile l’allenatore deve riuscire a salvaguardare l’aspetto umano degli atleti e supportare i loro bisogni. Coach Magro, ad esempio, ha mostrato come frequentemente svolge dei colloqui con i suoi giocatori, chiamati goal setting, in quanto ritiene che sia necessario ascoltare i bisogni individuali di ognuno di loro oltre che quelli di squadra per poter raggiungere un obiettivo comune e condiviso con tutti. 

Magro ha proseguito il suo discorso spiegando su quali valori si basano il suo staff ed i suoi giocatori. Tra i principali sono emersi la fiducia, in quanto è importante far capire agli atleti che si ha fiducia in loro e far concentrare loro solo su ciò che possono controllare; l’autonomia e la responsabilità, in modo da non fare mai niente che possa far male a loro e alla squadra. Importante è cercare il cuore della squadra, una volta trovato ed individuate quelle che possono essere le persone su cui e con cui si può lavorare bene, si costruisce tutta la struttura. Per il capo allenatore è fondamentale “win the day”, ossia riuscire ad essere la migliore versione di se stessi rispetto a ieri e trovare quel margine che non sia frustrazione, ma che sia quel qualcosa in più che ci chiede sacrifici ma ci gratifica.

L’appuntamento si è rivelato utile per i tecnici presenti che hanno potuto trarre spunti interessanti, fare domande ed esporre i propri dubbi al capo allenatore.

Settore Giovanile