La Germani Brescia cade sul campo della Dolomiti Energia Trentino
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 100
GERMANI BRESCIA 88
(24-17;24-20;28-34;24-17)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Ellis 9, Cale 14, Lamb 24, Niang 8, Mawugbe 5, Ford 16, Bayehe 13, Pecchia 7, Forray 4, Cattapan ne, Placinsciai ne. Allenatore: Paolo Galbiati.
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 16, Cournooh, Rivers 10, Ndour 23, Bilan 11, Burnell 16, Dowe 6, Mobio 6, Ferrero, Pollini ne, Tonelli ne. Allenatore: Giuseppe Poeta.
ARBITRI: Borgo, Dori, Lucotti.
Sconfitta sul campo della Dolomiti Energia Trentino per la Germani Brescia, che, ancora orfana del capitano Amedeo Della Valle, cede ai padroni di casa la decima edizione del Memorial Gianni Brusinelli.
Il primo quarto è sparigliato da Ndour, tornato a disposizione di coach Giuseppe Poeta dopo un periodo di degenza dovuto ad un fastidio lombare, bravo a segnare un piazzato dalla media, al quale Bilan, osservato speciale della difesa bianconera, fa eco con un giro impeccabile dalla linea della carità. La Dolomiti Energia, però, non si lascia intimidire e, affidandosi al talento ed al carisma di Lamb, mantiene la testa avanti, mediante soluzioni offensive taglienti e precise a punire le disattenzioni della difesa bresciana, troppo morbida a rimbalzo difensivo. Coach Giuseppe Poeta decide di richiamare la squadra in panchina con l’intenzione di invertire la rotta e ricucire lo strappo. Al ritorno sul parquet Mobio, con energia e determinazione, concretizza un gioco da 4 punti che riduce il ritardo della Germani a 7 lunghezze.
Il secondo parziale, a seguito di diversi tentativi di scrivere punti a referto da entrambi i lati, vede Lamb riprendere da dove aveva lasciato, mandando a tabellino una tripla. La Germani soffre la difesa trentina, abile nell’impedire agli uomini in biancoblu di esprimere un gioco fluido e dinamico in zona d’attacco, con Brescia che trova punti ed ossigeno per merito delle iniziative di Ndour, che riporta i suoi compagni a 5 lunghezze di distacco. Coach Paolo Galbiati sceglie di spendere un timeout. E’ una scelta che paga. L’Aquila, infatti, torna a volare, siglando un controparziale di 11-0, mentre la Germani si incaglia in zona d’attacco, perdendo numerosi palloni che propiziano le rapide transizioni casalinghe. Bilan e Mobio provano a suonare la carica con Trento che, però, può tornare negli spogliatoi in vantaggio di 11 punti.
La terza frazione di gioco parte con le marce alte: Ndour e Rivers incendiano il canestro avversario non avendo pietà delle mancate rotazioni difensive della Dolomiti Energia. Tuttavia il sodalizio trentino è lontano dall’ammainare bandiera bianca e, tramite le triple di Lamb e Cale, gli uomini in bianconero riportano il tesoretto sopra la doppia cifra. La Germani tenta di ritrovare la quadratura del cerchio, trascinata dall’energia di Burnell e dal cinismo di Rivers, in attacco, e dalla riproposizione della difesa a zona sul fronte opposto riapre la sfida. Pecchia e Ford ridanno nuova linfa a Trento, che ha così la possibilità di tenere a distanza di sicurezza una Germani che, rientrata dagli spogliatoi, ha dato prova di grande carattere e coraggio, nel saper rimettere in carreggiata la sfida.
Gli ultimi dieci minuti sono inaugurati da uno show offensivo della Dolomiti Energia che, proiettata dalle triple di Ford e Lamb, firma un perentorio parziale di 10-0. Coach Giuseppe Poeta decide di parlare con la squadra e di sospendere il tempo. Burnell e Bilan interrompono il digiuno biancoblu, ma la formazione di coach Paolo Galbiati continua a trovare il fondo del secchiello nel tiro da tre punti con percentuali che rasentano il limite della perfezione. Burnell tiene in vita un ultimo barlume di speranza, ma è ormai tardi. La Dolomiti Energia Trentino si aggiudica l’intera posta in palio con merito.