La Germani Brescia batte Sassari e torna alla vittoria
GERMANI BRESCIA 94
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 87
(17-21;28-13;27-16;22-37)
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 9, Della Valle 12, Rivers 8, Ndour 18, Bilan 16, Burnell 18, Cournooh 11, Mobio 2, Dowe, Ferrero ne, Pollini ne, Tonelli ne. Allenatore: Giuseppe Poeta.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Bibbins 11, Fobbs 19, Sokolowski 19, Bendzius 10, Halilovic 10, Cappelletti 10, Renfro 8, Trucchetti, Veronesi, Piredda ne, Vincini ne. Allenatore: Nenad Markovic.
ARBITRI: Lanzarini, Perciavalle, Noce
Vittoria casalinga per la Germani Brescia che, al termine di una gara combattuta e ricca di emozioni, si aggiudica la terza vittoria in quattro gare.
Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la Germani aggredisce subito l’inerzia della sfida facendo valere, come richiesto da coach Giuseppe Poeta, la propria fisicità sotto le plance, dove Ndour e Bilan fanno pentole e coperchi in entrambi i fronti del campo. Sassari, dal canto suo, si tiene in linea di galleggiamento grazie all’intelligenza cestistica di Sokolowski e al dinamismo dei propri esterni statunitensi. Tuttavia Brescia alza i giri del proprio motore in difesa sporcando un’importante quantità di possessi offensivi del sodalizio sardo, che fatica ad incidere a livello realizzativo e obbligando coach Nenad Markovic a sospendere il tempo. Alla ripresa delle ostilità Sassari ha un sussulto e firma un parziale di 0-5, arginato da un appoggio al vetro di Ndour. Gli ospiti, con pazienza e ritrovato ritmo, risalgono la china e sferrano il sorpasso con una bimane di Bendzius con coach Giuseppe Poeta a richiamare i suoi in panchina. Mobio interrompe il digiuno casalingo, ma Sassari pesca la trebisonda affidandosi alle pedine di maggior esperienza e chiudendo il primo parziale avanti di 4 lunghezze.
L’inizio del secondo quarto è di targa bresciana. La Germani, infatti, guidata dalla leadership di Ivanovic e dalla determinazione di Ndour si riporta in vantaggio, sebbene Halilovic e Bendzius rispondano colpo su colpo alle iniziative biancoblu. Burnell, prezioso in uscita dalla panchina, porta in dote energia e carattere tagliando in due, mediante le sue scorribande nel pitturato, la difesa isolana. La Germani gettale basi per un primo piccolo strappo, ma Bibbins, da oltre l’arco, e Halilovic,al ferro, ricuciono il gap e impattano il risultato, all’interno di una gara intensa e giocata su ogni singolo dettaglio. Ivanovic dà a tutto l’ambiente una scarica di adrenalina mediante una bomba dall’angolo, a cui Bilan risponde con un comodo appoggio al tabellone. La Germani sente l’odore del sangue e preme sopra al pedale dell’acceleratore, Rivers e Della Valle scaldano le proprie mani e colpiscono da oltre l’arco, mentre tutto il collettivo si chiude indifesa e lotta a rimbalzo non concedendo possibilità agli avversari e tornando negli spogliatoi con un tesoretto di 11 punti di vantaggio.
Il terzo periodo vede una partenza arrembante della Germani. I padroni di casa, sospinti dal dinamismo di Ivanovic e Della Valle, non solo vincono la lotta a rimbalzo difensivo, ma volano rapidamente in attacco siglando un fulmineo parziale di 7-0. Il Banco di Sardegna, sebbene costruisca conclusioni pulite e razionali, grazie a Cappelletti, abile ad innescare Fobbs e Bendzius, rimane fermo al palo. Bilan e capitan Della Valle, invece, non fanno sconti e trascinano Brescia sui 17 punti di vantaggio. Merito anche di un’intensità ed attenzione difensiva di alto livello, che costringe Sassari a perdere diversi palloni. Brescia è pronta a piazzare i colpi decisivi. Burnell e Ndour, infatti, inchiodano due schiacciate consecutive, ma i biancoblu tengono percentuali elevate anche nel tiro da tre punti, dove Della Valle Cournooh non lasciano spazio di replica e Brescia torna in panchina con un vantaggio di 22 punti.
Nell’ultima frazione di gioco, come lecito attendersi, arriva la reazione del Banco di Sardegna. La formazione dei Quattro Mori, nel tentativo di riaprire la sfida, si getta a capofitto in attacco e, per merito delle iniziative di Bibbins, Fobbs e Sokolowski rientra definitivamente in carreggiata, accorciando, in un amen, lo strappo a 5 punti. La Germani pare accusare il colpo, ma ecco che, nel momento di maggiore difficoltà dell’intero incontro, Brescia ha ancora la forza e la determinazione per tirare l’acqua al proprio mulino. Gli ultimi scampoli della gara sono una girandola di emozioni, ma la Germani è più fredda dalla lunetta e archivia la pratica.