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La Germani lotta, ma si arrende al cospetto dei Campioni d’Italia

GERMANI BRESCIA 73

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 79

PARZIALI (19-14;23-24;17-22;14-19)

GERMANI BRESCIA: Ivanovic 10, Della Valle 11, Rivers 18, Ndour 8, Bilan 15, Dowe 7, Burnell 2, Mobio 2, Cournooh, Ferrero ne, Pollini ne, Tonelli ne. Allenatore: Giuseppe Poeta.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Mannion 15, Bolmaro 16, Brooks 5, Ricci 7, Leday 9, Shields 15, Tonut 6, Caruso 4, Diop 2, Flaccadori, Bortolani ne. Allenatore: Ettore Messina.

ARBITRI: Attard, Valzani, Dori.

Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la Germani preme sopra il pedale dell’acceleratore. I padroni di casa, infatti, gestiscono, fin da subito, il ritmo della gara e, in un amen, complice anche l’intensità difensiva, scrivono un parziale di 6-0, obbligando coach Ettore Messina a sospendere il tempo. Al ritorno sul parquet Mannion, dalla lunetta, e Leday, in penetrazione, interrompono il digiuno meneghino, accorciando lo strappo. Brescia, dal canto suo, non si lascia intimorire rimanendo applicata. I biancoblu, lungo l’asse composto da Della Valle e Bilan, esprimono il consueto flusso offensivo di gioco, voluto da coach Giuseppe Poeta, scrivendo un parziale di 10-0. Milano alza la testa con Bolmaro e si tiene in scia con gli avversari.

La seconda frazione di gioco, almeno nella sua fase embrionale, vede un EA7 più energica e determinata in attacco, dove Shields e Bolmaro, bravi a tagliare con il timing corretto nelle diverse occasioni, piegano la difesa casalinga, ricucendo sui due punti di ritardo, al netto dei cesti di Ndour e Dowe. Coach Giuseppe Poeta sceglie di spendere un timeout. Ivanovic, mediante una tripla, tenta di ridare nuovo ossigeno alla Germani, ma Mannion e Leday ripristinano l’equilibrio. Rivers mediante un gioco da quattro punti, fa esplodere il PalaLeonessa A2A, ma Mannion e Bolmaro ripagano Brescia e impattano ancora il risultato, prima che Della Valle allunghi di quattro punti alla pausa.

Gli ultimi dieci minuti sono vera girandola di emozioni. Rivers manda a bersaglio una tripla per il nuovo pareggio, a cui Dowe risponde con la stessa moneta, regalando il controsorpasso ai biancoblu. Ricci, sotto le plance, decide di salire in cattedra in entrambi i lati del campo, contenendo Bilan e strappando canestri importanti. Il centro di Sebenico si scuote e scrive un personale parziale di 6-0, lanciando Brescia in avanti. Milano, da squadra profonda e talentuosa, trova il pareggio con Brooks e Bolmaro, che strappa ancora in favore dei compagni. Shields, con istinto killer, manda a tabellino una tripla che, di fatto, chiude i conti.

Alla ripresa delle ostilità Bolmaro risulta essere un rebus per la difesa bresciana, trafitta dalle soffici conclusioni dalla media del regista argentino. La Germani ricompone i cocci, partendo da un aumento del ritmo e dell’energia in difesa, ad allora non al top. Questo permette a Brescia di correre rapidamente in transizione e di pescare punti preziosi da inserire a referto. Mannion, rigettato nella mischia da coach Ettore Messina, cambia volto alle Scarpette Rosse, grazie al suo dinamismo che lo porta a lucrare tiri liberi e a servire Tonut e Ricci in avvicinamento al ferro, sferrando il sorpasso meneghino, rintuzzato, a fil di sirena, da un cesto in acrobazia di Dowe, che fissa il ritardo ad un punto.

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