La stagione dell’Under 13 Gold: intervista a coach Nicola Ferrini

La stagione sportiva 2024/2025 dell’Under 13 Gold è stata lunga, avvincente e ricca di emozioni. Tra momenti esaltanti e sfide impegnative, il percorso della squadra ha rappresentato una tappa importante nel processo di crescita sportiva e personale dei ragazzi. Coach Nicola Ferrini ha condiviso riflessioni, bilanci e uno sguardo verso il futuro.
Com’è stata la stagione? Sei soddisfatto di ciò che è stato fatto?
“È stata una stagione molto lunga ed avvincente: abbiamo avuto una prima parte di campionato con un primo girone che comprendeva squadre bresciane, bergamasche e mantovane dove c’era una divisione abbastanza importante tra le prime classificate e quelle arrivate leggermente indietro. C’è stata, in seguito, una seconda fase ad orologio in cui abbiamo trovato le stesse squadre, ma con degli incroci che hanno reso molto più avvincente la seconda parte del campionato. Abbiamo poi avuto accesso al tabellone finale dove abbiamo affrontato, al primo turno, Pallacanestro Varese Academy in una sfida andata e ritorno dove abbiamo dato il meglio (forse la partita migliore del nostro campionato). Poi abbiamo incontrato Cantù: è stata una partita tosta in cui abbiamo perso, sia all’andata che al ritorno, perchè il livello era veramente alto. La partita con Ticino è stata combattuta, ma l’hanno spuntata gli ospiti e, infine, la finale contro Social Osa che è stata tutta dalla nostra parte. Una stagione comunque super positiva per la netta crescita dei ragazzi”.
Qual era l’obiettivo che vi siete posti ad inizio anno?
“Per questa stagione avevamo l’obiettivo di dare una grande impronta, l’impronta di Pallacanestro Brescia, quindi con un ritmo il più possibile altissimo in ogni situazione di gioco sia offensiva che difensiva. La base del nostro gioco – soprattutto per la categoria Under 13 – ma comunque dovrebbe essere la base delle categorie piccole è stata basata sul gioco di letture, di spazi e di vantaggi, ma soprattutto di energia e corsa”.
Come giudichi la crescita individuale dei giocatori rispetto all’inizio dell’anno?
“È stata una stagione che ha visto un grandissimo miglioramento da parte di tutti i giocatori soprattutto per quanto riguarda il ritmo partita, il ritmo anche soprattutto in allenamento perchè rispecchiava molto la nostra partita e la crescita tecnica di ognuno di loro”.
Come hai impostato il lavoro durante l’anno? Come ha lavorato il gruppo in palestra?
“Il mio modus operandi, ma anche del mio staff, quello di Simone e di Roberto – che sono stati un supporto fondamentale quest’anno – era quello di insistere tantissimo nel lavoro sui fondamentali soprattutto sul fondamentale del palleggio e del passaggio. La prima parte degli allenamenti era incentrata su quello, poi avevamo una parte di gioco, di 1vs1, dove l’obiettivo era la lettura degli spazi con e senza palla ed attaccare il difensore. Il lavoro fatto in palestra prevalentemente verteva su questo: c’era una parte di giocato e l’ultima parte sul fondamentale del tiro, importantissimo in ogni sessione di allenamento”.
Qual è il messaggio principale che vorresti lasciare ai ragazzi al termine di questa annata?
“Un consiglio da dare ai ragazzi, ma ad ogni ragazzo che fa un Settore Giovanile, è quello di credere sempre in se stessi, di non abbattersi mai sugli errori perchè fan parte del percorso di crescita e di continuare a martellare in ogni allenamento per arrivare al livello più alto in cui credono”.