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Una Germani mai doma sconfigge Trento e conquista la semifinale di Supercoppa

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 75

GERMANI BRESCIA 88

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO: Steward 17, Battle 10, Niang 8, Aldridge, Mawugbe 4, Bayehe 15, Jogela 10, Jones 8, Forray 3, Hassan, Jakimovski, Airhienbuwa ne. Allenatore: Massimo Cancellieri

GERMANI BRESCIA: Ivanovic 10, Della Valle 9, Rivers 9, Ndour 17, Bilan 10, Burnell 21, Cournooh 5, Massinburg 5, Mobio 2, Santinon, Doneda ne, Ferrero ne. Allenatore: Matteo Cotelli.  

PARZIALI (26-20;19-12;14-30;16-26)

ARBITRI: Mazzoni, Baldini, Valzani.

Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la Germani, sospinta dal dinamismo di Ivanovic in regìa, scrive un parziale fulmineo di 0-7 firmato dalle fiammate di Ndour e Rivers, nonché da una tripla di Della Valle in campo aperto. Tuttavia la Dolomiti Energia non si scompone e prova a costruire gioco lungo l’asse composto da Battle e Mawugbe, soffrendo, però, la presenza a rimbalzo di Ndour e Bilan, abili a sigillare il pitturato. Bayehe e Jogela armano la mano da oltre l’arco, propiziando il break che vale il sorpasso dei bianconeri. Brescia, grazie alle iniziative di Burnell, rimane in linea di galleggiamento, ma è l’Aquila a condurre di sei lunghezze alla prima sirena.

Il secondo quarto vede Trento imprimere subito un’accelerata con Battle e Mawugbe, al netto dei punti di Ndour e Mobio, proiettare i compagni sulle dodici lunghezze di vantaggio. Coach Matteo Cotelli decide di sospendere il tempo per cercare di invertire la rotta, con una Germani poco incisiva in attacco e lasciva in difesa. Tocca a Bilan interrompere il digiuno biancoblu, coadiuvato dalle incursioni di Burnell, che cerca di alzare il volume anche in chiave difensiva. La Germani, con pazienza e applicazione, specialmente a protezione del proprio ferro, ricuce il gap a sette punti. Gli avversari, invece, non si lasciano intimidire e, mediante i cesti in avvicinamento al ferro di Niang, si portano alla pausa lunga con un tesoretto di tredici punti di vantaggio.

La ripresa delle ostilità è di targa bresciana. I biancoblu, infatti, mediante Bilan e Rivers, riducono il ritardo sotto la doppia cifra, sebbene Steward e Battle proseguano ad essere una spina nel fianco per Brescia, ma è sufficiente a coach Massimo Cancellieri per chiedere un timeout. Al ritorno sul parquet la Germani sigla un parziale di 0-7, riaprendo l’andamento dell’incontro prima e ripristinando la parità poi grazie ad una bomba di Cournooh. Un netto cambio di passo Brescia, però, lo dimostra soprattutto in difesa, dove i biancoblu costringono Trento a costruire conclusioni scomode e a bassa percentuale, facilmente preda della difesa lombarda. La Germani alza la testa e, a dieci minuti dal termine, ribalta il risultato e guida di tre punti.

L’ultima frazione di gioco è sparigliata da due triple consecutive della Germani, con le mani armate di Massinburg e Della Valle. L’Aquila cerca di restare in carreggiata mediante le iniziative individuali di Jogela e Niang, tra i migliori nelle fila trentine e autentici grattacapi per la retroguardia biancoblu. Tuttavia la Germani, forte della reazione e del vantaggio costruito durante la seconda parte della gara, ottiene l’intera posta in palio e guadagna la finale.

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