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Giornale di Brescia – A Pistoia per giocare «gara-6»

Arriva il test più impegnativo per la Centrale del latte che, dopo le amichevoli con Costa Volpino, Orzinuovi e Piacenza, affronta al PalaCarrara di Pistoia i padroni di casa della Giorgio Tesi Group, squadra di serie A. La gara (palla a due prevista per le 18.30) apre un quadrangolare nel quale saranno impegnate anche due prossime avversarie della Leonessa nel campionato di A2 Gold, Jesi e Torino, che incroceranno le armi a partire dalle 20.30. Le due vincenti si affronteranno domani (sempre alle 20.30) nella finale che seguirà la sfida per il terzo e quarto posto, in programma alle 18.30. Tornando alla gara che vedrà impegnati Loschi e compagni non si può con la mente non tornare al giugno del 2013, quando Pistoia e Brescia si affrontarono nella finale play off che valeva la promozione nella massima serie. Fu una serie estremamente tirata che vide (non senza polemiche) prevalere i toscani solo alla quinta e decisiva partita. Un ko, quello del 22 giugno 2013, che a Brescia non è stato ancora completamente digerito, come nel caso di Juan Fernandez, uno dei due giocatori biancoblù (insieme a capitan Loschi) ad aver partecipato a quella finale. «Furono partite toste, contro un avversario di grande livello – esordisce il “Lobito” -. Il momento che ricordo maggiormente, più di quella gara-5, è la seconda partita, quando sulla sirena Brkic sbagliò la tripla decisiva. Se quel tiro fosse andato a segno probabilmente tutto sarebbe cambiato». Come se in campo ci fosse stato Jenkins che, infortunatosi in gara-I, riuscì miracolosamente a rientrare perla decisiva gara-5, ma il suo apporto non fu sufficiente ad evitare la sconfitta. «Sull’infortunio di Michael ha pesato la sfortuna, insieme all’esperienza di Galanda che gli ha assestato un colpo veramente duro alla mano. Il suo apporto ci è sicuramente mancato, ma non si può dire con certezza che con lui in campo avremmo vinto la serie». Adesso però è ora di concentrarsi sulla nuova stagione e sull’impegno odierno, che Fernandez giudica molto utile per il percorso di crescita del gruppo biancoblù. «Penso sia meglio in precampionato affrontare avversari forti e preparati. Mi aspetto una partita dura, come lo sarà quella del giorno dopo contro Jesi o Torino. Se dovessimo affrontare i marchigiani sarebbe un anticipo dell’esordio in campionato; se invece sfideremo i piemontesi potremo valutare le nostre qualità al cospetto di una delle migliori squadre del lotto». La partita di oggi sarà anche il primo banco di prova per l’americano Roberto Nelson, dal quale si attendono progressi dopo la prima sgambata contro Piacenza. «Sta crescendo giorno dopo giorno -spiega il play argentino – integrandosi al meglio nei meccanismi di squadra. Il passaggio dal college ai professionisti è difficile ed io l’ho sperimentato sulla mia pelle. Detto questo Nelson ha grandi qualità e sono convinto che saprà darci una grande mano». Così come un contributo di spessore ci si aspetta da Justin Brownlee, che questa mattina sbarcherà in Italia con un volo intercontinentale proveniente da Los Angeles. Il giocatore si fermerà a Brescia per smaltire il «jet lag»;  si unirà al gruppo a partire dalla prossima settimana.

Simone Rizzolo