Bresciaoggi – Centrale del Latte a tutta forza, è un’altra vittoria travolgente
Come da pronostico Brescia parquet del pala Credito di Ro-passa facilmente (62-92) sul magana e conserva la seconda Dosizione in classifica a soli 2 punti dalla capolista Verona. Dura 2 quarti la sfida contro una FulgorLibertas volenterosa ma completamente allo sbando dopo la «fuga» dei suoi stranieri (Abbott, Becirovic e Zizic) e con un futuro prossimo molto ma molto incerto. Brescia mantiene il sorriso della settimana precedente in una serata in cui la propria partita dura poco meno di 20′: troppa la differenza in campo tra le due formazioni in campo. E così la Centrale del latte coglie un altro successo che le permette di continuare a sorridere: in attesadi capire se Roberto Nelson (8 punti ieri sera ed 8 assist, con una prestazione altalenante) è il vero «go to guy» della squadra, Brescia si coccola l’efficacia della panchina che porta il nome di Alibegovic, di Benevelli e di Passera, e si gode l’efficacia di Brownlee, una specie di totem in entrambe le fasi del gioco nellafase difficile dell’incontro : è lui a dare il la alla sua squadra quando le cose non girano per il verso corretto. Brescia si gode il secondo posto in classifica in solitaria dopo lo stop di Torino ad Agrigento (86-73) e strizza l’occhio alle final six di coppa Italia. Alla contesa Brescia parte con il quintetto formato da Passera, Nelson, Loschi, Brownlee e Cittadini a cui Forlì in formazione rimaneggiata risponde con Saccaggi, Carraretto, Frassineti, Bruttini, Andreaus. Partenza importante per la Centrale del Latte: 0-6 con Brownlee sugli scudi. Forlì si difende con i denti con una zona bulgara che Brescia fa fatica ad attaccare (2-8). Car-raretto tiene accesa la fiammella della speranza romagnola mentre Brescia sparacchia malamente triple senza grande senso (1/7): a 3’26” dalla prima sirena arriva il timeout di un imbufalito Andrea Diana (8-8). Brescia comincia ad attaccare il ferro e dopo il primo vantaggio di Forlì la Centrale del latte piazza il parziale di 12-3 negli ultimi 180″ che la porta avanti di 7 alla prima sirena (13-20). Poi l’ingresso di Alibegovic dà maggiore quadratura in attacco alla formazione biancazzurra che finalmente segna con continuità. Nuova partenza col turbo innestato per Brescia a inizio secondo quarto (13-25): i romagnoli non vogliono mollare (19-25) e riemergono a -6 spinti da Carraretto. Ma Brescia comincia a segnare dall’arco in maniera convinta e torna sopra la doppia cifra di vantaggio (23-36) con due triple seriali di Alibegovic. Dall’arco la Centrale del Latte diventa inarrestabile (25-43) trovando il nylon con una continuità disarmante per la pur volenterosa zona biancorossa (8/22 all’ intervallo): Saccaggi riesce a chiudere il secondo quarto con il canestro del -16 ma l’impressione è chela via degli spogliatoi potrebbe già essere quella definitiva con ancora 2 quarti da giocare. Al rientro sul parquet si arriva sul + 20 (29-49) con Brownlee sugli scudi: da Brescia si fanno sentire i quasi 200 sup-porters al seguito acuì rispondono i quasi 2000 tifosi di casa, commoventi come la propria squadra nel sostenere per 40′ la FulgorLibertas. Capitan Loschi allarga la forbice (35-57) segnando 2 triple consecutive: l’ex palafiera dove Brescia ha perso una sola volta e vinto le altre 4 partite giocate diventa un saloon dove solo Brescia conduce una sparatoria senza pietà (37-65) prima della chiusura di quarto sul 43-67. Gli ultimi 10′ diventano un assoluto proforma tra una tripla di Alibegovic ed una di Benevelli: Passera porta a 30 (50-80) i punti del vantaggio bresciano a 6’30” dall’ ultima sirena. Il pubblico di casa si stringe attorno alla propria squadra ancora di più: tutti applaudono, anche i supporters ospiti, mentre arrivano i punti di Tomasello (55-89) e arriva l’esordio di Pietro Vertova che bagna la serata con un canestro (59-92). Brescia coglie il suo ottavo successo: l’impressione è che si possa arrivare molto lontano.
Alberto Banzola
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Dopo la quarta sirena coach Andrea Diana è decisamente rilassato: in sala stampa loda lo spirito della sua squadra ma soprattutto fa un grosso in bocca al lupo a Forlì, date le vicissitudini vissute dalla squadra e dalla formazione allenata da coach Finelli: «Mi auguro che vada avanti e la situazione possa migliorare: so cosa vuol dire allenare e allenarsi in una situazione di questo genere. Spero che tutto si risolva per il meglio». Il discorso si sposta sulla propria squadra: «Sono contento di quello che ho visto in campo, dello spirito, della voglia messa sul parquet – dice l’allenatore della Centrale del latte -. I numeri parlano di una squadra che si cerca in continuazione e che in campo mette tutto il buono di quanto fatto in settimana. Il lavoro svolto in palestra ci dà quella fluidità vista sul parquet». Nessun pensiero a obiettivi diversi dall’ottava piazza, quella che porta ai play-off: «La final six di coppa Italia (a cui si qualificano le prime 4 alla fine dell’andata; ndr) non è un nostro obiettivo. Arrivare all’ottavo posto in classifica sì, lo è». Matteo Bonetti a fine partita è ampiamente soddisfatto: «Abbiamo giocato con lo spirito giusto – dice il patron biancazzurro -: non era facile a livello psicologico venire a giocare a Forlì visto quanto si legge e vista la situazione della squadra di casa. Ma credo che la nostra sia una squadra che diverte e piace: la chiave è il grande spogliatoio che si è venuto a creare, e credetemi, non è poco». Sulla prestazione di Nelson, Bonetti sostiene che «non è valutabile: la partita è andata via subito facile, è servita per dare ritmo ad Alibegovic e a Benevelli. Su Nelson avremo modo di ragionare in altre gare». In sala stampa, mentre il coach del Forlì Finelli ringrazia squadra ed ambiente per quanto messo in campo finora in una situazione disperata, si sparge la voce che il patron della squadra forlivese Massimiliano Boccio, entrato in biglietteria per recuperare l’incasso della serata, si sia sentito rispondere «no» dall’ufficiale giudiziario e sia andato via dal palasport di via punta di ferro scagliando pugni contro i muri. Molto probabilmente è l’epilogo della stagione biancorossa, mentre Finelli commosso a fine conferenza stampa ricorda che «qui non si vive in una situazione regolare, come invece succede a Brescia»
ab.