Giornale di Brescia – Centrale, parola d’ordine continuità
Forte di cinque vittorie consecutive e del recupero di Nelson, la Centrale del latte conclude oggi a Trapani il suo magnifico girone d’andata con l’impegno che inaugura il suo 2015 agonistico. Anticipato che i numeri dell’avversaria odierna (4/7) non ne illustrano adeguatamente la pericolosità nelle gare interne, vale la pena di proporre alcune cifre con le quali la squadra di Diana ha concluso il 2014. A partire dal secondo posto solitario in classifica, che oggi difende confidando nel successo della capolista Verona su Torino che potrebbe consentirle di allungare sui piemontesi, oltre che di iniziare dalle semifinali le Final Six di Coppa Italia che fra poco più di due mesi metterà in palio il primo trofeo dell’anno. Una piazza d’onore più che meritata, visto che la Centrale non ha mai avuto più di un’avversaria davanti, conseguenza di un avvio brillante (quattro successi consecutivi, sei nelle prime sette gare), rimediando poi con il recente pokerissimo agli scivoloni ravvicinati in casa con Verona e a Ferentino. Una sequenza che, in seguito alla sconfitta domenica scorsa dei ciociari per mano della Tezenis, rappresenta attualmente la miglior serie aperta del campionato. Ma Brescia spicca anche in alcune statistiche di squadra come quelle relativa ai rimbalzi difensivi (25 a partita di media) e al tiro da 3 punti nel quale primeggia grazie al 37%. «Il primo dato – spiega con legittimo orgoglio coach Diana – è la prova del cambiamento di mentalità avvenuto durante la stagione. Ricorderete infatti che in precampionato le maggiori preoccupazioni riguardavano la difesa. Lavorandoci, abbiamo trovato forza e sicurezza, migliorando l’efficacia nei tagliafuori e a rimbalzo. Faccio notare che Nelson ci aiuta molto sotto le plance e che in questo ultimo periodo in cui non ha potuto giocare i compagni hanno saputo sopperire alla sua assenza. La buona percentuale nel tiro da 3 punti deriva principalmente dalla capacità della squadra di passarsi la palla, di giocare una pallacanestro dinamica, contro la quale le difese a volte faticano a coprire il perimetro». La Centrale si trova comunque ancora in emergenza, come avviene regolarmente da un mese a questa parte: se infatti venerdì Nelson ha disputato il primo allenamento con i compagni dopo l’infortunio patito contro Agrigento il 14 dicembre, Loschi viene da una settimana nella quale ha sempre lavorato a parte per un problema muscolare. Entrambi sono da ieri a Trapani, ma sul loro utilizzo Diana deciderà soltanto nell’imminenza della gara. Una ragione di più (straordinaria canzone scritta da Beretta, Califano, Franco e Mino Reitano nel 70 per Ornella Vanoni) per non sottovalutare l’impegno di oggi alle 18 (diretta su Radio Bresciasette, aggiornamenti in tempo reale su www. giornaledibrescia.it) contro una squadra che ha vinto le ultime tre gare giocate in casa e che in piazzale Ilio è stata superata soltanto dall’invincibile Verona di un paio di mesi fa e dall’ultima Forlì al completo, impostasi 89-87 con 21 punti di Abbott (6/10 da 3) e Zizic (7/10 da 2 e 9 rimbalzi) e 14 di Becirovic (con 5 assist). Una sconfitta che peraltro verrà cancellata in seguito all’estromissione dei romagnoli dal campionato. La Lighthouse ha poi perso a tavolino la partita d’esordio con Mantova per motivi burocratici (l’undicesimo a referto non era un giocatore delle giovanili) che aveva vinto sul parquet 80-74. «Siamo attesi da un’autentica battaglia – osserva in proposito Diana – ospiti di una squadra che soprattutto in casa gioca una pallacanestro di grande intensità, vivace e aggressiva in difesa, così da attaccare poi con grande fiducia. Meini è un play di esperienza che si è perfettamente integrato. Lo conosciamo bene per averlo affrontato nelle finali promozione con Pistoia: non è un grande realizzatore ma è abile nell’alzare il ritmo sia in difesa sia in attacco. Con il recente innesto di Legion (alla quinta gara con i granata in una stagione iniziata a Veroli, ndr) Trapani ha guadagnato in pericolosità sul perimetro, mentre sottocanestro Renzi e Baldassarre sono una garanzia: alla seconda stagione in coppia si trovano a memoria». L’altro americano, T.J. Bray, si segnala invece per essere l’unico bianco e il meno produttivo tra i rookie approdati in estate in A2 Gold: 7,8 la sua mediapunti, di poco superiore a quella di Ferrero, prezioso sesto uomo (il primo cambio dei «lunghi» è invece il bresciano Franz Conti), mentre il talentuoso Chris Evans, evidentemente non gradito a coach Lardo, è stato «tagliato» dopo dieci partite quando viaggiava a 14,7 punti a gara con il 39% da 3 punti e 4.8 rimbalzi. «Più in generale – conclude Diana – dovremo essere attentissimi sin dalla palla a due, perché Trapani è solita partire molto forte, aggressiva in difesa, anche a tutto campo. L’impatto potrebbe essere decisivo per le sorti dell’incontro».
Franco Bassini