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Bresciaoggi – La Centrale a benzina verde: per andare ancora più veloce

Benzina verde per andare più forte. Inquina meno degli altri carburanti ed è più performante per chi ha deciso di provare a correre ad alta velocità, ad esempio con sette vittorie consecutive magari da portare a otto domani con Casalpusterlengo. Joshua Giammò e Daniele Tomasello, ovvero i due under della Centrale del latte, stanno rappresentando alla perfezione ciò che Andrea Diana si era prefissato ad inizio stagione. Squadra lunga grazie all’esperienza di molti ed alla gioventù di 2-3 elementi scelti ad hoc questa estate. E ieri sera nei locali di Aifos Service, rappresentata da Rocco Vitale e Francesco Naviglio, titolari di uno degli sponsor più importanti della Leonessa, i due ragazzoni romani hanno fatto bella mostra di sé. «Sono felicissimo di come sono trattato in questa squadra attacca Daniele Tomasello. Questa estate mi era bastato parlare per qualche minuto con Andrea Diana per capire che stavo facendo la scelta giusta nel venire a Brescia. La squadra perfetta per un giovane come me che ha ancora tanto da imparare. Il nostro compito è quello di farci trovare pronti quando i nostri compagni hanno bisogno di noi ed il fatto di aver ricevuto così tanti complimenti dopo la partita contro Jesi mi rende molto orgoglioso». Più o meno sulla Daniele Tomasello: buona prima parte di stagione con la Centrale stessa lunghezza d’onda il pensiero dell’altro giovane di valore che gioca all’ombra del Cidneo. «Grazie a tutti per i complimenti, ma noi abbiamo fatto solo il nostro dovere spiega Joshua Giammò. Lavorare duro in allenamento, imparare a giocare da chi è più bravo di noi, e tentare di fare le cose giuste quando il coach e la squadra hanno bisogno. Per adesso ci siamo quasi sempre riusciti e questo ci permette di lavorare serenamente». Alessandro Cittadini è il maestro per Daniele Tomasello, mentre Giammò ha tutto da imparare da due star del campionato come Juan Fernandez e Marco Passera. «E’ davvero una grande fortuna avere due giocatori così con cui condividere allenamenti ed incontri  precisa il playmaker romano. Di Fernandez invidio soprattutto il modo con cui sa scegliere sempre l’opportunità giusta nonostante giochi ad altissima velocità. Riesce sempre a controllare il corpo, ispirando l’azione dei compagni o decidendo di andare lui stesso a canestro. Marco Passera è un maestro della transizione. Prende palla e scappa come una scheggia dall’altra parte del campo. Se c’è l’opportunità di andare in contropiede lo spinge sino a portarlo a termine, altrimenti rallenta, mette aposto la squadra e gioca con chi in quel momento è in campo. Due fenomeni».»

Folco Donati