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Giornale di Brescia – Centrale, episodio negativo dopo una serie virtuosa

Svanita«La grande illusione» (film straordinario di Jean Renoir con Jean Gabin, attualissimo ancorché girato nel ’37) restano l’amarezza, la fiducia e un po’ di preoccupazione. Andiamo con ordine. Detto che la prima è destinata a svanire con il passare dei giorni (qualcuno, più realista, avrà già provveduto; altri rimugineranno a lungo) la Final Six era diventato un appuntamento vieppiù considerato alla portata. Perché Ferentino non sembrava un ostacolo insormontabile e Verona, per quanto favorita, un’avversaria irraggiungibile. Di qui l’amarezza per non aver sfruttato un’occasione tanto rara quanto ghiotta di vincere un trofeo nazionale e di sbarcare in Europa. Gli altri due stati d’animo sono collegati. La Centrale dopo 24 giornate di campionato ha incassato soltanto cinque sconfitte (citiamo i ko che sono certi, mentre due vittorie sono state cancellate) facendo largamente meglio rispetto al passato, compreso quello glorioso della stagione conclusa con la finale promozione. Questo nonostante la rivoluzione estiva e gli obiettivi che ragionevolmente non andavano oltre la qualificazione ai play off. I biancoblù hanno dimostrato una solidità e una continuità straordinarie, non sbagliando un colpo contro le formazioni alla loro portata. Capacità questa che porta a vincere i campionati di calcio (devo ricordare per l’ennesima volta che Brera sosteneva che lo scudetto va a chi fa bottino pieno contro le squadre che vengono retrocesse? L’ho fatto) i quali però differiscono dalla grande maggioranza dei tornei di basket che assegnano i titoli e le promozioni attraverso i play off. Serie di partite che, eccezion fatta per i primissimi turni, ti mette di fronte squadre di alto livello. Di qui un minimo di preoccupazione, perché la Centrale contro le prime della classe non è stata finora altrettanto efficace, a differenza ad esempio di Verona, che pure ha perso solo una partita di meno. Se consideriamo le altre tre semifinaliste di Rimini, abbiamo un bilancio di due successi (in casa con Torino e Ferentino) a fronte di cinque sconfitte (due volte con Verona, a Torino, Ferentino e a Rimini con i ciociari). Contro le altre due squadre con gli stessi punti dei laziali, abbiamo un più confortante 3/4, in virtù della doppia vittoria su Casale e del pareggio con Biella. E già si sente qualcuno (più d’uno nell’amarezza del dopo gara di sabato) ipotizzare che la Centrale possa far fatica nei play off, conquistati a tempo di record e che, tranne cataclismi di portata biblica, affronterà quantomeno da seconda. Guardiamoci negli occhi. Come è vero che in estate tutti avremmo firmato una regular season nelle prime quattro, strada facendo abbiamo cominciato ad accarezzare il sogno promozione. Per quella solidità e quella continuità che abbiamo già ricordato, unite alla capacità di rimediare a situazioni apparentemente compromesse e a giornate storte di uno o più protagonisti, mostrando doti morali fuori dal comune. Come non è successo invece a Rimini, in quello che, fino aprova contraria, è però un episodio. Per definizione isolato, per di più occorso a una squadra stanca. Spicciole per chiudere. Complici i due turni di riposo consecutivi e i relativi 22 giorni senza partite ufficiali, il programma della Centrale è stato rivoluzionato: la squadra si ritroverà domani in palestra per una serie di test fisici agli ordini del preparatore Di Giovanni e poi sarà libera fino a lunedì 16. Due giorni dopo ci sarà un’amichevole (forse con Trento) e a seguire allenamenti fino a venerdì 20. Da martedì 24 tornerà la settimana tipo per preparare la sfida di domenica29 marzo ad Agrigento. Il match interno con Napoli di sabato 4 aprile, vigilia di Pasqua, è stato nel frattempo anticipato dalle 20.30 alle 18.

Franco Bassini